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Novara e le sue Linee della cultura

In città il nuovo Piano della Segnaletica Turistica e Culturale

Novara - Azione centrale e decisamente significativa per il Comune di Novara, all’interno del progetto “Cultura e Aree Urbane – Sistema Culturale e Casa Bossi”, finanziato da Fondazione Cariplo, è quella della costruzione (e installazione) della nuova Segnaletica informativa e direzionale per i Beni Culturali. La riorganizzazione della segnaletica interesserà più settori del Comune di Novara e prevede la realizzazione di diverse tipologie di manufatti, ideati con una nuova ed accattivante immagine coordinata; la progettazione è stata affidata, attraverso un bando di gara, ad un’Associazione Temporanea di professionisti novaresi (composta da Daniele Moro come capogruppo, Ruggero Biondo, Susanna Borlandelli,  Lucia Ferraris, Francesca Garagnani, Luca Maio e Laura Maestri). La segnaletica, che coinvolgerà l’intero centro di Novara, a partire dal nucleo storico di fondazione sino alle prime espansioni novecentesche, nasce con l’idea di rendere la città un vero e proprio Museo “a cielo aperto”. La realizzazione di un nuovo insieme ordinato della segnaletica rappresenta, infatti, uno dei tasselli fondamentali per lo sviluppo di una rete integrata di fruizione turistica e, di conseguenza, per il rilancio della città.

«La produzione di una nuova segnaletica – commenta l’Assessore alla Cultura del Comune di Novara Paola Turchelli - chiara, leggibile e moderna è un’azione che perfettamente si adatta all’idea di “Sistema”. Le informazioni sui luoghi della nostra città potranno essere trasmesse in maniera più efficace a cittadini e turisti e tutti i gioielli della sua storia che Novara conserva diverranno più visibili e fruibili, acquisendo ancora maggior valore».

Il progetto si pone, innanzitutto, l’obiettivo di generare un senso di appartenenza sia nel turista sia nel cittadino, fornendo informazioni chiare e complete in una chiave moderna, ma durevole e riconoscibile. Novara, infatti, offre, all’interno del suo tessuto urbano, un ricco patrimonio di architettura, paesaggio e cultura da promuovere attraverso una tipologia di segnaletica visibile ma perfettamente integrata nel territorio che, un domani, potrà essere ulteriormente implementata sia nelle caratteristiche tecniche, sia nel raggio d’installazione.

«Abbiamo scelto d’intitolare il nostro progetto “Le linee della cultura” – spiegano i progettisti– perché propone percorsi, cinque nello specifico, composti di “stazioni” a cui fermarsi, che idealmente sono simili a quelle della metropolitana. Le “stazioni” indicano monumenti e beni culturali e suggeriscono anche passeggiate piacevoli da percorrere e luoghi d’interesse commerciale ed enogastronomico».

Una “mappa” intensa ma semplice da comprendere, quindi, perché nata sulla falsariga delle “cartine” delle metropolitane, usate nelle grandi città europee. Una scelta grafica internazionale, intuitiva e immediata che utilizza, prima di tutto, i colori come elementi riconoscibili.

Il nuovo Piano della Segnaletica prevede la creazione di cinque percorsi tematici differenti, organizzati secondo uno schema cronologico:

1)      Dall’antichità al Medio Evo

2)      Il Quattrocento e il Cinquecento

3)      Controriforma e Barocco

4)      L’800 e la figura dell’Antonelli

5)      Il ‘900 tra Liberty e Moderno

Attraverso i cinque percorsi, saranno descritti la storia e lo sviluppo della città, in modo chiaro e sintetico. «I percorsi  - continuano i progettisti– rappresentano suggerimenti di visita per chi intende ottimizzare il proprio tempo trascorso in città. Il Piano della Segnaletica propone l’esposizione delle informazioni sui principali Beni attraverso testi semplici, di facile lettura e di lunghezza contenuta. I testi saranno presenti anche in lingua inglese e la tecnologia del QR Code, riportato sui pannelli, consentirà di approfondire le informazioni oltre che scegliere lingue differenti».

I percorsi saranno contraddistinti da colori che renderanno la segnaletica intuitiva e d’immediata comprensione. Ogni Bene sarà contrassegnato da un numero progressivo che lo identificherà all’interno del percorso di visita; sembra giusto specificare immediatamente che alcuni edifici o Beni Architettonici che hanno avuto grande importanza nello sviluppo della città o che ancora oggi risultano importanti per diversi aspetti funzionali (tra cui caserme, opifici o grandi palazzi storici del XX secolo) sono stati esclusi: la scelta è stata quella di valorizzare quei Beni che rientrano negli interessi di un visitatore tipo che ha, presumibilmente, tempi di visita non troppo estesi.