Share |

Novara Jazz: il programma delle 'anteprime'

Soulful Torino Orchestra

Novara - Giunto alla nona edizione, ritorna Novara Jazz, un palcoscenico unico nel cuore di Novara per il grande jazz, l’improvvisazione, le sperimentazioni elettroniche e le contaminazioni tra le arti. Organizzata dall’Associazione Culturale Rest-Art, questa edizione si presenta dopo una lunga stagione winter, grande novità del 2011, che dall’autunno fino a oggi ha portato in città nomi quali Louis Moholo, Dave Liebman, Daniele Cavallanti e Tiziano Tononi, The Thing, Ken Vandermark e Ab Baars.

Come ogni anno, gli eventi si svolgeranno a Novara, con il ritrovato cortile del Broletto, cuore medievale della città appena restaurato, a ospitare i principali eventi serali, affiancato dalle storiche location degli Auditorium del Conservatorio Cantelli e dell’Istituto Musicale Brera. Mentre durante le giornate saranno invase dal festival le strade e le piazze della città, per poi spaziare in splendidi luoghi scelti in tutta la provincia che ospiteranno i concerti e gli eventi correlati previsti dal 31 maggio al 10 giugno, con una speciale anteprima il week-end precedente.

Si anticiperà in provincia venerdì 25 maggio con eventi quali la norvegese Mari Kvien Brunvoll ad Ameno, FMS Trio ad Oleggio, e il giorno dopo il festival torna a Novara con un grande concerto della Soulful Orchestra (nella foto) al Palasport, in occasione dei mondiali di Kendo in città, preceduto dal concerto di Stefano Ferrian’s Nutimbre per un originale Jazz&Beer al Croce di Malto di Trecate. Domenica 27 il tour di “jazz&” si conclude a Robecco sul Naviglio con il Tramonto in Jazz Jazz&Wine affidato a Adovabadàn Jazz Band.

Giovedì 31 l’apertura del festival sarà affidata alla prima data italiana del sestetto Touch And Go del promettente batterista californiano Vijay Anderson, con lui Ben Goldberg al clarinetto, Darren Johnston alla tromba, Sheldon Brown al sax, Aaron Bennett al sax e Lisa Mezzacappa al contrabasso.

Touch And Go, nato originariamente come organico per suonare composizioni di altri musicisti, il gruppo ha poi trovato un suo naturale sviluppo grazie alla interessante scrittura del leader e alla flessibilità degli strumentisti coinvolti, i sassofonisti Sheldon Brown e Aaron Bennett, l’ottimo clarinettista Ben Goldberg, il trombettista Darren Johnston e la contrabbassista Lisa Mezzacappa. L’idea di base di Anderson è quella di scrivere avendo in mente le singole personalità dei suoi compagni di avventura e questo, unitamente alla capacità di sintetizzare con grande efficacia la lezione di maestri come Monk, Ornette Coleman, Ellington, ma anche il sottovalutato John Carter  e Roscoe Mitchell, con cui il batterista ha studiato al Mills College. Con una linea di fiati coloratissima e in grado di scambiarsi i ruoli e un tandem ritmico di incandescente propulsione, il sestetto propone una musica che sfugge agli inutili steccati delle definizioni stilistiche per esplorare i processi creativi con la massima libertà di combinazioni formali. Gran parte del merito va certamente a Anderson, nome di cui in Italia magari si parla poco, ma che ha suonato con moltissimi colleghi di rango, da Wadada Leo Smith a John Tchicai e che con un approccio di innata multidisciplinarietà sa aprire la musica dei suoi gruppi al rischio dell’inaspettato. Touch And Go!

Il Novara Jazz è diretto da Corrado Beldì.