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NovaraJazz 2015, ultima settimana

Da XOL feat. Peter Brӧtzmann a Roberto Ottaviano con Giovanni Falzone fino agli Hackney Colliery Band, passando attraverso StreetJazz, documentari e presentazioni editoriali

Novara - NovaraJazz riparte mercoledì 10 giugno con un’altra serata che fonde musica la settima arte. All’Opificio a partire dalle 21.30  il documentario “Soldier of the road – A portrait of P. Brötzmann” di Bernard Josse, dedicato proprio al protagonista del concerto di NovaraJazz di giovedì 11 giugno: Peter Brötzmann. Un film che sfugge alla struttura lineare del documentario biografico. Si alternano interviste, concerti, documenti di repertorio. Il film affronta molti aspetti della vita di Brötzmann: l’infanzia, lattività di pittore, il difficile rapporto con il padre. Brötzmann si interroga anche sull’origine della sua ispirazione: “Forse è il blues che ognuno ha dentro”, è la sua risposta. Ingresso libero, evento realizzato in collaborazione con Associazione Culturale NovaraCineFestival.

L’appuntamento anticipa così il grande concerto di giovedì 11 giugno  alle 21.30 al Conservatorio Cantelli. Una anteprima assoluta “Something else!”, XOL feat. Peter BrӧtzmannXOL (Guy Bettini – tromba; Luca Pissavini – contrabbasso;Francesco Miccolis - batteria) è un progetto di musica creativa costruita sull’improvvisazione. Ogni singolo musicista mette in gioco la sua personale esperienza tenendo conto delle necessità drammaturgiche del trio, ognuno è interprete e compositore allo stesso tempo. La musica di XOL non lascia indifferenti, imbevuta di tradizione e allo stesso tempo completamente originale, un’opera d’arte sonora che raggiunge i cuori (XOL in senegalese significa “cuore”) e stimola la consapevolezza. Per questo tour, XOL si arricchisce della presenza di un musicista eccezionale, fondatore e icona incontestata del free-jazz europeo: il sassofonista Peter Brötzmann, che ha saputo reinventare in maniera completamente personale i canoni del free-jazz afroamericano, portando sui palchi di tutto il mondo progetti dal devastante impatto emotivo che oggi sono considerate pietre miliari del jazz contemporaneo. Concerto realizzato grazie al sostegno di Pro Helvetia - Fondazione Svizzera per la Cultura.

Venerdì 12 giugno inizia alle 18.00 alla Cascina Bullona di Magenta (MI) con il Tramonto in Jazz di Gianni Gebbia Magnetic Trio, Gianni Gebbia  (sassofono), Gabrio Bevilacqua (contrabbasso), Carmelo Graceffa (batteria). “Magnetico” è il sound e l'interazione tra i tre musicisti che, partendo da composizioni originali, creano climax ipnotico ed atmosfere tese e vibranti dove varie influenze si mescolano dall'avanguardia al minimalismo, free jazz e musica del Sud d'Italia.  

Alle 18.30 ancora spazio alle presentazioni di libri: nella nuova sede del Circolo dei Lettori nel Cortile del Broletto, arriva aNovaraJazz il giornalista e critico musicale, Claudio Sessa a presentare in anteprima assoluta la sua ultima pubblicazione, Improvviso singolare. Un secolo di jazz, edita da Il Saggiatore.

Il Cortile del Broletto di Novara inizia a prendere vita dalle 19.00 con il DeeJazz Warm Up.

Alle 21.30 salgono sul palco del Cortile del Broletto il sassofonista Roberto Ottaviano in “Worlds of Steve Lacy” con Giorgio Vendola al contrabbasso, Enzo Lanzo alla batteria e special guest il trombettista Giovanni Falzone, accompagnati dalle proiezioni di GianMaria Di Pasquale, concerto in tributo al grande Steve Lacy, il sassofonista jazz e compositore riconosciuto come uno dei più importanti interpreti jazz di sempre. Ottaviano scava nel cuore di Steve Lacy, il jazzman newyorkese che lascia una grande eredità a dieci anni dalla sua scomparsa. Nella triade con John Coltrane e Sidney Bechet, Steve Lacy rappresenta la perfetta evoluzione del sax soprano nella storia del jazz. Le sue composizioni dalle andature metriche capricciose, con quelle melodie a tratti spigolose e spesso costruite su pochissime frasi reiterate in modo quasi geometrico, rappresentano l’ideale prosecuzione della lezione di Thelonious Monk, del quale Lacy fu discepolo e collaboratore prezioso tra gli anni ‘50 e ‘60.

Alle 22 in Piazza delle Erbe è ancora tempo per il DeeJazz Set di DJ D e la sua selezione di brani tutti da ballare. E alle 23 nel Cortile del Broletto arrivano da Londra We Free Kings. Circa 10 anni fa una strana voce ha cominciato a diffondersi per le vie della City, un gruppo di DJ aveva cominciato ad organizzare, in un piccolo pub chiamato “The 3 Kings” delle serate in cui si ascoltava solamente jazz. I tre DJ con la passione per i suoni vintage e per il vinile. Sono Fred BolzaDuncan Brooker e Francis Gooding. Con il loro cocktail di musica, con il loro look rétro, We Free Kings hanno creato una perfetta colonna sonora che va dal jazz allo swing, dal bebop al cool, dall’hard bop all’east coast jazz, dal west coast jazz, al funky e al latin.

Sabato 13 giugno il Jazz&Wine Brunch è ospitato nello splendido giardino di Palazzo Natta Novara. Ad esibirsi il trombettista e compositore Giovanni Falzone, tra i più acclamati della nuova scena jazz italiana.

Alle 17.30 il Tramonto in Jazz è al Mulino Vecchio di Bellinzago con Hobo. Una formazione agile, dalle sonorità intense, sospese e delicate, che danno vita a una musica itinerante capace di trasformare spazi e luoghi in un’inconsueta avventura sonora. La musica di Hobo è caratterizzata da una nutrita varietà di linguaggi di frontiera, con marcate influenze avantrock e novecentesche, con incursioni classiche e popolari.

Si torna al Broletto di Novara dalle 19.00 con il DeeJazz Warm Up e i vinili di Fabrizio Poli.

Alle 21.30 prende il via al Broletto una vera e propria London NightHackney Colliery Band con le proiezioni GianMaria Di Pasquale. Una brass band da East London a Novara. Formatisi nel 2008, per il desiderio di riprodurre la musica “che piacesse ai piedi tanto quanto alle orecchie”, la HCB è un esemplare unico nella East London. Come tutte le brass band che si rispettino è composta da trombe, tromboni, sassofoni, sousaphone e percussioni; è totalmente acustica, ma in grado di scoperchiare i tetti delle case. Che sia per suonare davanti al mondo intero, come per la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Londra del 2012 o con Amy Winehouse in uno dei suoi ultimi live, o per poche centinaia di persone in un club, si può essere certi di una cosa: l’energia è sempre alta e anche la voglia di muovere i piedi a tempo. Il gruppo è formato daNick Ashwood (tromba, flicorno), Steve Pretty (tromba, melodica), Tom Richards (sassofono tenore), Mike Lesirge (sassofono alto/baritone), Jonathan Sweeney (trombone), Magnus Dearness (trombone), Jeff Miller (sousaphone), Luke Christie (rullante, charleston e piatti), Olly Blackman (grancassa, blocco di legno, piatti e cimbali).

Alle 22 in Piazza delle Erbe è ancora tempo per il DeeJazz Set di DJ D e la sua selezione di brani tutti da ballare. E alle 23 ilCortile del Broletto veste ancora la Union Jack con il ritorno dei suoni retrò e dei vinili jazz dei londinesi We Free Kings,Fred Bolza, Duncan Brooker e Francis Gooding.

E per chi non è stanco il weekend si conclude con Afterparty allo 049 in Piazza Martiri, venerdì 12 e sabato 13 giugno damezzanotte in avanti ancora affidati alle sapienti mani di We Free Kings.

L’ultima domenica di NovaraJazz 2015 si apre alle 10.00 nel Cortile del Broletto con l’inaugurazione mostra Primavera Vintage Vinile, una esposizione/mercato del disco usato e da collezione, appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, visitabile fino alle 20.00.

Il brunch è a mezzogiorno, come consuetudine, al Parco Beldì di Oleggio con i Floating Forestun collettivo di musicisti che percorrono da anni vie non battute nell'improvvisazione e nella scienza ritmica, legati alla zona dei grandi laghi del Piemonte. Il genere è principalmente free jazz dalle forti tinte etniche, con una presenza sempre più evidente di elettronica e noise, sia nelle esibizioni dal vivo che come remix dei brani pubblicati da parte di produttori elettronici della scena italiana (Bienoise, Sonambient, T.e.s.o.). Floating Forest nasce nel 2013, assecondando l’esigenza di fissare della musica improvvisata e impulsiva. L'etichetta, fondata da Davide Merlino (vibrafono e percussioni), Alberto Ricca\Bienoise (live electronics, produzione), Andrea Cocco (batteria) e Federico Donadoni (basso elettrico\contrabbasso), si pone l'obiettivo di produrre, distribuire e dare visibilità ad espressioni di frontiera. Ai fondatori si aggiungono il chitarrista e compositore,Alberto Barberis, e l’autore delle grafiche, Andrea Buzzi.

Alle 18.00 l’ultimo Tramonto in Jazz è al Cortile del Broletto con il concerto di Claudio “Wally” Allifranchini e la big jazz band della Scuola di Musica Dedalo di Novara. Un sodalizio ormai consolidato anche quello tra NovaraJazz e la Scuola di Musica Dedalo di Novara. L’obiettivo comune è la diffusione della buona musica suonata, coinvolgendo anche i giovani artisti e dandogli una guida nella loro formazione musicale. Claudio “Wally” Allifranchini, parte di una lunga generazione di strumentisti, oltre alle numerosi attività e collaborazioni musicali, è docente alla Scuola di Musica Dedalo di Novara del corso di Musica d’Assieme ad Indirizzo Jazzistico. Per NovaraJazz capitanerà una big band di studenti con trombe, trombone, sassofoni, clarinetto, chitarre elettriche, contrabbasso, piano, batteria e voce.

StreetJazz - Il legame tra musica e città diventa sempre più stretto in questa dodicesima edizione. NovaraJazz sarà infatti la colonna sonora del centro storico di Novara da lunedì 8 a domenica 14 giugno oltre 50 concerti in strada realizzati in collaborazione con Conservatorio di Como, Torino, Alessandria, Scuola di Musica Dedalo, Civici Corsi Jazz di Milano. Musica e città diventano una cosa sola con NovaraJazz, colonna sonora delle vie del centro città. StreetJazz scende nelle strade novaresi con artisti che suoneranno in acustico e renderanno ancora più piacevole il passeggiare nel centro. L’artista avrà la possibilità di creare una sintonia con il pubblico che si fermerà ad ascoltarlo e di instaurare complicità con i passanti. Dal lunedì al venerdì le esibizioni sono a situazioni legate ai diversi orari di socialità che scandiscono la quotidianità: vale a dire, l’orario del pranzo, dell’aperitivo, della cena o del dopo cena. Il sabato e la domenica il jazz si fa largo tra la gente distribuendosi nell’area pedonale cittadina per tutto il pomeriggio. La musica si integrerà con il contesto urbano della città, ne valorizzerà gli angoli delle vie e delle piazze, e tutto il centro sarà il grande palcoscenico a cielo aperto.