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Nuovi appuntamenti con Novara Jazz all'Opificio e al Conservatorio

Unexpected 4et

Novara - Prosegue la collaborazione con Opificio, il locale di Via Gnifetti, 45/a nato con la vocazione di luogo di spettacolo, oltre che di ristorazione: il 15 gennaio 2015 in scena Unexpected 4et (nella foto), il quartetto “che non ti aspetti”, capitanati da Sabir Mateen, Stefano FerrianAndrea Quattrini e Luca Pissavini propongono la musica di tradizione afroamericana nella sua più totale completezza; Melodius con Massimiliano Rolff e Fabio Giachino, composto da Filippo Cozzi  (sassofono tenore), Gabriele Orsi (chitarra), Massimiliano Rolff (contrabbasso) e Fabio Giachino (pianoforte) il 22 gennaioFunkin' Monks il 29 gennaio, con il loro repertorio costituito da brani inediti e da arrangiamenti di brani di Thelonious Monk, Filippo Cozzi (sax tenore), Vito Emanuele Galante  (tromba), Luca Pissavini (basso elettrico), Gabriele Orsi (chitarra) e Andrea Bruzzone  (batteria) trasportano il suono e il pubblico verso direzioni inedite.

Le serate per “assaporare” il jazz saranno così strutturate: ore 19.30 aperitivo + concerto al costo di 10,00 euro; ore 21.00 cena + concerto al costo di 25,00 euro. I concerti Taste of Jazz si inseriscono all’interno di un circuito Piemonte /Lombardia che prevede concerti da Opificio a Novara, Wood di Arona, presso il Country In a Ivrea e al Vinile di Milano.

Taste of Jazz: Aperitivo + Concerto + Birra Jazz a 10€ oppure Cena + Concerto + Birra Jazz a 25€. Gli appuntamenti Taste of Jazz si inseriscono all’interno di un circuito Piemonte/Lombardia che prevede concerti da Opificio a Novara, presso il Country In ad Ivrea e al Vinile di Milano.

Si torna poi al Conservatorio Cantelli con una coppia considerata tra le più importanti del jazz europeo degli ultimi 40 anni Keith & Julie Tippett sabato 17 gennaio 2015. Tippett è uno dei più importanti pianisti inglesi degli ultimi trent'anni, già componente deiKing Crimson, ha abbandonato la scena del rock progressivo per dedicarsi all'improvvisazione e alla formazione di ensemble orchestrali che hanno coinvolto i maggiori improvvisatori della scena londinese, come Evan Parker e Radu Malfatti, ma anche i grandi musicisti della diaspora sudafricana.