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Odifreddi presenta: Come stanno le cose - Il mio Lucrezio, la mia Venere

Venerdì 30 maggio alle 18.00 al piccolo Coccia in occasione della rassegna della Libreria Lazzarelli dedicata alla mente
Piergiorgio Odifreddi

Novara - Venerdì 30 maggio alle 18,00, nella prestigiosa sede del Teatro Piccolo Coccia di piazza Martiri della Libertà 2 a Novara, il matematico più irriverente d'Italia Piergiorgio Odifreddi presenterà Come stanno le cose. Il mio Lucrezio, la mia Venere. (Rizzoli). L'incontro con l'autore sarà anche l'occasione per discutere di Sulle spalle di un gigante: e venne un uomo chiamato Newton (Longanesi), la pubblicazione più recente di Odifreddi che racconta la vita, le opere e le follie di un grande genio. Chiuderà la rassegna, sabato 7 giugno alle 18,00 Eugenio Borgna che presenterà il libro di recente pubblicazione La fragilità che è in noi (Einaudi).

Il libro: duemila anni fa un uomo guardò alla cultura del futuro, e ne anticipò una buona parte in un'opera visionaria e avveniristica: l'uomo era il poeta Lucrezio, l'opera il poema "De rerum natura". Tutte le grandi teorie scientifiche di oggi (l'atomismo fisico-chimico, il materialismo psicologico, l'evoluzionismo biologico) sono esposte e difese nei suoi canti. Tutte le grandi superstizioni umanistiche di ieri (la filosofia non epicurea, la letteratura non realistica, la religione non deista) sono criticate e attaccate nelle sue invettive. Il "De rerum natura" costituisce dunque, allo stesso tempo, un'opera di divulgazione scientifica e una testimonianza laica: esattamente le due chiavi di lettura del mondo alle quali ha legato il suo nome anche il "matematico impertinente" Piergiorgio Odifreddi. Ma allora chi meglio di lui potrebbe condurre il lettore nei meandri del poema antico, e mostrare che la scienza moderna è in larga misura una serie di postille a Lucrezio? "Come stanno le cose" affianca a una nuova traduzione in prosa del capolavoro di Lucrezio un commento illustrato di Odifreddi che ne mostra le connessioni ideali o fattuali con l'intera cultura, umanistica e scientifica. Si scopre così che le parole di un letterato classico e i pensieri degli scienziati contemporanei convergono nell'offrire una grandiosa visione del mondo.

Venerdì sarà anche l'occasione di sentir parlare il matematico impertinente del suo lavoro più recente: Sulle spalle di un gigante. E venne un uomo chiamato Newton. Ultimo sognatore, ossessionato alchimista, paranoico pensatore intollerante alle critiche, profondo filosofo della Natura per il quale la verità era figlia del silenzio e della meditazione. Nessuna di queste definizioni riesce però, da sola, a dare l'idea della sua prodigiosa e multiforme attività. Chi fu, veramente, Isaac Newton? Piergiorgio Odifreddi risponde alla domanda con questo libro strutturato in due parti: la prima dedicata all'uomo; la seconda allo scienziato e all'impressionante lavoro da lui compiuto, quasi sempre in perfetta solitudine

Piergiorgio Odifreddi è un matematico, logico e saggista italiano. I suoi scritti, oltre che di matematica, trattano di divulgazione scientifica, storia della scienza, filosofia, politica, religione, esegesi, filologia e di saggistica varia.

La rassegna si concluderà sabato 7 giugno alle 18.00 lo psichiatra Eugenio Borgna che presenterà la sua pubblicazione più recente La fragilità che è in noi (In uscita a fine maggio per Einaudi).

I prossimi appuntamenti:  - Piccolo Coccia 30 maggio ore 18,00 Piergiorgio Odifreddi presenterà: Come stanno le cose. Il mio Lucrezio e la mia Venere (Rizzoli). - Piccolo Coccia 7 giugno ore 18.00 Eugenio Borgna presenterà: La fragilità che è in noi" (Einaudi).