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Paolo Beldì ospite della Libreria Lazzarelli

Paolo Beldì

Novara - Sabato 15 novembre, alle 18.00, al Teatro Piccolo Coccia, Paolo Beldì, regista di Fabio Fazio e Adriano Celentano, autore storico di Mai dire Tv, presenterà "Due Beldì vedremo... tutto viola". Con prefazione di Gene Gnocchi e Giorgio Panariello. Dialogano con l'autore: Carlo Casoli (Rai), Maria Paola Arbeia (La Stampa), Sandro De Vecchi (Corriere di Novara), Simona Morganti (Tv 7 Gold), Mariano Settembri (Consulente editoriale) e Alessandro Barbaglia. 

"Due Beldì vedremo… tutto viola" è il secondo libro che il noto regista novarese Paolo Beldi dedica alla Fiorentina, suo amore calcistico sin dalla nascita. Il libro raccoglie il materiale di sei stagioni calcistiche attraverso gli editoriali da lui scritti e apparsi dal 2008 alla fine del campionato 2013 -2014 sul magazine Tutto Viola che è compagno dei tifosi della squadra toscana e distribuito in città e allo stadio prima di ogni gara casalinga all’Artemio Franchi. Articoli ricchi di dati ed aneddoti di rara precisione uniti da divertenti e ironiche attenzioni alla realtà calcistica fiorentina e ai personaggi che l’abitano ora e l’hanno abitata negli anni passati sin da quando Paolo aveva i calzoncini da bimbetto e la maglia di Hamrin, suo primo idolo. “Mi sono chiesto spesso - dice Mariano Settembri, amico e consulente editoriale di Paolo Beldì - come mai Paolo, novarese di nascita sia diventato tifoso viola e per anni il dubbio mi è rimasto e credo che l’ostetrica fiorentina dello stesso ospedale in cui siamo nati sia la prima responsabile (nato paonazzo viola e rimasto poi tale per sempre, ci dice un testimone nel libro) e come me se lo sono chiesti in tanti ospiti del libro che raccontano la loro versione e il loro stupore per la scelta del regista novarese motivandole sul piano storico, politico, artistico e non solo”.

Il libro è un susseguirsi di esilaranti e serie testimonianze di amici e tifosi tra cui quelle di Andrea Della Valle, Ricci, Carlo Conti, Gene Gnocchi, David Guetta, Marani, Micheletti, Militello, Monti, Panariello, Pantaleo Corvino, Pupo, Tenerani, Vichi, Vinciguerra, Voglino, Zazzaroni a cui vanno aggiunte quelle degli amici Pieri e La Serpe.
Alcune di queste sono già presenti nel primo libro Un Beldì vedremo… tutto viola (Ed. Romano, 2010).

Paolo Beldì nasce a Novara nel 1954, esordisce come comico radiofonico. Dai primi anni ’80 diviene regista grazie al suggerimento del suo maestro Beppe Recchia. Negli anni ’80 è uno dei registi più attivi della Fininvest grazie ad Antonio Ricci (Lupo solitario, Matrijoska) e alla Gialappa’s Band (Mai dire Banzai). In seguito passa alla RAI, dirige Celentano (Svalutation) e Paolo Rossi (Su la testa di Gino e Michele). Dal 1993 è regista di Quelli che il calcio… In seguito lavora a Va ora in onda, con Carlo Conti e Panariello. Nel 1995 è il regista di Stelle di Natale con Nino Manfredi, Gigi Proietti, Antonio Albanese e Anna Marchesini. Nel 1997 Anima mia con Baglioni e Fazio. Nel 1998 è regista di Qualcuno mi può giudicare, con Caterina Caselli. Nel 1999 è regista con Celentano in Francamente me ne infischio e poi in Rock Politik (nel 2005). Beldì ha curato la regia di 3 edizioni del Festival di Sanremo, nel 1999, nel 2000 (Fazio) e nel 2006 (Panariello). Poi dirige Gene Gnocchi ne La grande notte e Cochi e Renato con Jannacci e Arbore in Stiamo lavorando per noi (Raidue). Nel 2009 è regista di Grazie a tutti, con Morandi. Nel 2010 dirige Gigi questo sono io, show di Gigi D’Alessio su Raiuno, e poi Voglia di aria fresca, con Carlo Conti. Nell’ottobre del 2012 torna a dirigere Celentano in Rock Economy su Canale 5. Nella stagione 2013-2014 lo ritroviamo per la 18° volta al timone di Quelli che il calcio… Convinto di essere Napoleone Bonaparte fi nirà i suoi giorni a Sant’Elena prigioniero dell’Esercito Inglese. Nel 1996 ha pubblicato Perché inquadri i piedi? con Zelig e nel 2010 Un Beldì vedremo…