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Premio Barozzi: il meglio della Novaresità

Serata di Gala la sera di lunedì 10 ottobre nell'Auditorium della BpN
Marta Calcaterra con il consigliere Unvs Carlo Granata, il presidente Unvs Tito De Rosa, il sindaco Federico Binatti e il consigliere delegato allo Sport Giovanni Varone

Novara - Il Premio Barozzi è una di quelle iniziative che qualificano una città, anzi un intero territorio. Giunto all'11^ edizione, si è svolta la consegna dei riconoscimenti la sera di lunedì 10 ottobre in un auditorium della Banca Popolare di Novara pressoché esaurito. In molti non hanno infatti voluto mancare a questo appuntamento voluto e organizzato dall'Unione Nazionale Veterani dello Sport - sezione Umberto Barozzi Novara, per un premio con cadenza biennale che attesta il meglio nel settore dello Sport e dell'Arte. Una giuria di qualità, composta tra gli altri dal presidente Unvs Tito De Rosa, dai giornalisti Marco Graziano (cui è toccato l'onere-onore di presentare la serata), Renato Ambiel e Sandro Devecchi, dagli assessori Federico Perugini e Valentina Graziosi, dal regista Vanni Vallino e dal notaio Nunzia Giacalone, ha nominato gli otto assoluti protagonisti della 'novaresità', preceduti ciascuno dall'intervento di un padrino o madrina, che ha raccontato alcuni lati sconosciuti e curiosi del premiato. E così in quest'11^ edizione il 'Barozzi' (un'opera scultorea a cura dell'artista milanese Alfredo Mazzotta) è stato assegnato a: Mario Ferrari (Azzurra Hockey Novara, per il merito di aver fatto 'resuscitare questo sport in città che tanti fasti e glorie ha conosciuto in passato), Renata Rapetti (direttore artistico del Teatro Coccia, teatro di tradizione che in controtendenza con quanto accade nel resto d'Italia aumenta gli spettacoli in cartellone e non li annulla...), Eleonora Lo Bianco (Nazionale Volley femminile, definita dal tecnico Pedullà la miglior palleggiatrice al mondo, e desiderosa di vestire - un giorno - la casacca dell'Igor Volley Novara e giocare finalmente in casa), Marta Calcaterra (soprano protagonista in numerosi e prestigiosi teatri italiani di opere e anche operette che ottengono sempre un grande successo in virtù della sua splendida voce, non ultima l'Aida alla 'prima' del Coccia), Pablo Andrès Gonzalez (giocatore che ha totalizzato tantissimi e importantissimi gol con la casacca del Novara, prima di trasferirsi la scorsa estate ai 'cugini' dell'Alessandria) e Scuola di Musica Dedalo (cui va il merito di avvicinare a questa disciplina oltre un migliaio di giovani; inoltre l'orchestra Daidalos ha deliziato il pubblico in sala proponendo brani di Mozart, Haydn, Beethoven e Haendel). Un altro momento molto toccante è stato il Premio 'nazionale', quello che viene dato a personalità novaresi che in Italia e all'estero hanno ottenuto risultato notevoli. Quest'anno la scelta è andata sul giornalista Alberto Toscano ("cari ragazzi, con le opportunità di viaggio che ci sono oggi, appena preso il diploma o la laurea andate a 'farvi le ossa' all'estero! E poi ricordo che Parigi, ma non solo la capitale francese, è la... periferia di Novara") e sull'ex cestista azzurro, oggi tecnico già campione d'Italia con il Sassari, Romeo Sacchetti, il quale senza mezzi termini ha bollato come assoluta 'cretinata' la rinuncia di Roma alle Olimpiadi 2024: "un appuntamento che è sempre ricco di fascino e suggestione e lo possono confermare gli olimpionici presenti in sala" (incassando l'approvazione di tutta la sala e in particolare dei campioni olimpici Mario Armano e Cosimo Pinto). In circa due ore la serata ha scivolata via. Al termine foto di rito e l'arrivederci al 2018 per la dodicesima edizione. Intanto scatta il toto-Barozzi: chi saranno i premiati tra 24 mesi?

Gianmaria Balboni