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PROSSIMI APPUNTAMENTI CONCERTISTICI AL CANTELLI

Quattro nuovi appuntamenti: “il mondo della chitarra”, “i concerti del cantelli” e un concerto con l’orchestra d’archi
Fabio Spruzzola

Novara - Settimana fitta di appuntamenti concertistici di assoluto valore quella che vedrà scendere sul palcoscenico del Cantelli, in ordine cronologico, Guido Fichtner, Simone BernardiniMaria Ronchini e Fabio Spruzzola (nella foto)

Il primo appuntamento è per Giovedì 16 febbraio, quando alle ore 21.00 avrà luogo la serata speciale in onore di Roland Dyens, il grande chitarrista e didatta che era stato chiamato quale ospite d’onore di questa nuova edizione del festival “il mondo della chitarra” e che è improvvisamente scomparso il 29 ottobre scorso, lasciando sgomenti tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato sia in veste di grande chitarrista concertista sia in veste di straordinario professore (fu professore al Conservatorio Superio di Parigi). Per questo motivo, Guido Fichtner – già docente presso il nostro istituto e per molti anni direttore artistico di questa manifestazione – ha pensato di organizzare una serata per commemorare Roland Dyens. Come spiega lo stesso Guido Fichtner: “Il celeberrimo chitarrista-compositore francese avrebbe dovuto essere parte del programma di quest’anno ma nel mese di ottobre un attacco di cuore lo ha spento lasciandoci senza parole. Non lo si è voluto sostituire e in ricordo suo e del suo lavoro abbiamo deciso di lasciare la data già definita per lui e, in una sorta di concerto virtuale, di ricordarlo insieme attraverso video, dischi, immagini e qualche brano in diretta eseguito da me.”

Il secondo appuntamento è previsto per il giorno successivo, per Venerdì 17 febbraio, quando, sempre alle ore 21.00, a salire sul palcoscenico dell’Auditorio saranno i giovani del Cantelli, impegnati proprio in questi giorni in una masterclass tenuta dal violinista e direttore Simone Bernardini, impegnato con i ragazzi in un progetto tutto dedicato all’orchestra d’archi. Venerdì sera dunque il “saggio finale” sul lavoro svolto, con musiche di J.S. Bach (concerto brandeburghese n. 3 BWV 1048) e W.A. Mozart (Concerto per fagotto KV 191– solista Giangiacomo Sala e la Sinfonia n. 29 KV 209). Simone Bernardini è attualmente membro della prestigiosa orchestra dei Berliner Philarmoniker e porta avanti con convinzione un progetto didattico che coinvolge le giovani formazioni orchestrali, dove porta l’esperienza accumulata in anni di frequentazioni con le più importanti orchestre e direttori.

Sabato 18 febbraio torna invece il tradizionale appuntamento con “i concerti del Cantelli” che vedrà protagonisti i docenti del Cantelli, da qualche stagione si stanno alternando ai migliori allievi. Sabato pomeriggio sarà la volta della violista Maria Ronchini che proporrà un viaggio all’interno dell’universo cameristico-musicale di J. Brahms (Sonata in fa minore op. 120, n. 1 e Sonata in mi bemolle maggiore op. 120, n.2) e R. Schumann (Adagio e Allegro op. 70), accompagnata al pianoforte da Giacomo Ronchini.

Per finire Domenica 19 febbraio, alle ore 17 in Auditorio, con Fabio Spruzzola (nella foto), uno dei docenti di Chitarra del “Cantelli” che proporrà, sempre all’interno del festival “il mondo della chitarra”, un concerto dedicato alla figura diSylvius Leopol Weiss (1686 – 1750), liutista e compositore tedesco contemporaneo di J.S. Bach, che conobbe e di cui fu amico. Spruzzola, i cui studi interpretativi da anni vertono sul repertorio liutistico eseguito con la chitarra, proporrà una antologia selezionata di suo lavori. Weiss è stato il più famoso liutista del suo tempo e ci ha lasciato un notevolissimo numero di composizioni nate per quell'affascinante strumento che è il liuto del barocco tedesco.

Il concerto propone una breve antologia di brani trascritti per lo più da Spruzzola nel tentativo di avvicinarsi all'estetica e alla prassi esecutiva del liuto, così diverso come accordatura e numero di corde dalla chitarra, ma così simile nella produzione diretta del suono e negli affetti che suscita... Musica di altissima qualità che presenta alcuni aspetti della produzione weissiana: il Tombeau, mesto omaggio ad un famoso musicista dell'epoca, l'ouverture alla francese, una suite dalle fosche tinte drammatiche, danze gioiose, una fantasia improvvisativa, una delicata plainte.