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Quel che resta del padre: in ricerca con Massimo Recalcati

Massimo Recalcati

Novara - Edipo? No, Telemaco! Il classico "complesso", che la psicoanalisi chiama in causa per spiegare l'evoluzione della psiche nell'infanzia, sarebbe ormai pronto per essere mandato "in pensione". Lo afferma Massimo Recalcati (nella foto), psicoanalista lacaniano, protagonista, il 29 febbraio, nell'auditorium dell'Istituto Magistrale "Contessa Tornielli Bellini" di Novara, dell'incontro intitolato "Cosa resta del padre. La paternità nell'epoca ipermoderna", primo di cinque appuntamenti "del mercoledì sera", che Passio 2012 dedica alla riscoperta del ruolo paterno, in collaborazione con il Punto informativo dell'Ordine degli psicologi. "I figli di oggi non trovano più, agli incroci della vita, un padre con lui ingaggiare lotte, come Edipo, per affermare la propria identità e conquistarsi un posto nel mondo – spiega Recalcati –. Essi vivono invece l'assenza del padre, lo cercano e lo attendono come Te! lemaco, che dalle sponde di Itaca scruta l'orizzonte, sperando che Ulisse venga a riportare senso e ordine nel caos informe di un mondo che ha smarrito il senso del limite". È il risultato di una lenta evoluzione culturale, partita con l'Illuminismo, proseguita con Nietsche e culminata nella contestazione del '68. Ma, esiliato definitivamente il "padre padrone" del passato, al suo posto è rimasto un vuoto desolante, colmato, nella società dei consumi, da un edonismo autodistruttivo, che fa della ricerca del profitto e del piacere l'unica regola ammissibile. C'è invece un bisogno disperato di "incontrare "padri buoni", cioè "persone capaci di testimoniare il gusto e la bellezza della vita, di incoraggiare e infondere fiducia, e di insegnare a rinunciare al soddisfacimento immediato dei bisogni", per trasformare i "capricci" del bambino in "desideri" adulti, che guidino la vita alla sua realizzazione. "È pe! r questo – conclude Recalcati – che ha ancora senso oggi pregare. Per riscoprire che non siamo autosufficienti, ma alla ricerca di una relazione che ci fondi, e ci apra a un "oltre" che trascenda l'ovvietà scontata della realtà visibile". Ed è il rapporto col divino nella relazione padre-figlio l'oggetto dell'incontro che mercoledì prossimo, 7 marzo, vedrà il filosofo Massimo Diana trattare – alle 18, sempre all'auditorium dell'Istituto Magistrale "Contessa Tornielli Bellini" di Novara (Baluardo Lamarmora 20)– il tema "Abramo e Isacco. La risoluzione dei legami di soggezione al padre".