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Quel podio che esprime orgoglio, felicità e tanta amicizia

Terzo posto al Bancarella per il giovane scrittore novarese Alessandro Barbaglia con il suo romanzo 'La locanda dell'ultima solitudine'

Novara - Alessandro Barbaglia è un personaggio che sembra uscito da un libro. Da uno di  quelle migliaia e migliaia di testi che lui ha letto e riletto nella sua giovane vita. Persona di una cultura e di una capacità di presentare e illustrare sensazioni che in pochi hanno, ha scritto lo scorso anno il suo primo romanzo 'La locanda dell'ultima solitudine'. Un successo incredibile, potremmo dire straordinario, perché è riuscito nella calma e placida provincia novarese a smuovere un esercito di fans davvero scatenati, tipo rockstar, che nei social e negli appuntamenti in cui ha presentato il suo libro gli hanno fatto sentire affetto, appoggio e amicizia. Tutte A come Alessandro... il grande.

E poi è arrivata proprio nella sua Novara la nomina tra i finalisti del prestigioso premio Bancarella; altro fatto fuori dagli schemi che ha regalato gioia e tanta soddisfazione, anche a coloro che magari sono allergici alla lettura ma che si sono fatti coinvolgere da tanto entusiasmo (davvero contagioso).

Lo scorso weekend a Pontremoli si è tenuta la finale del Premio Bancarella e Alessandro, fedele alla sua anima di persona che non può non condividere con gli amici più stretti le sue emozioni, con quelli più fidati ha raggiunto lo splendido borgo in provincia di Massa Carrara a cavallo tra la Toscana e la Liguria, le Alpi Apuane e quelle Marittime, in uno scenario incantevole dove non puoi esimerti dal 'fare' o dall'apprezzare la Cultura. E qui è arrivato il 3° posto. Una posizione di assoluta eccellenza, che è sinonimo di soddisfazione ma anche un carico di responsabilità anche per quelli che saranno i lavori futuri.

"Come è finita? - ha commentato a caldo dai 'social' - A podio! È finita davvero come una grande festa, come il sogno di una notte di mezza estate. Matteo Strukul ha vinto il premio Bancarella, Cristina Caboni è arrivata seconda e noi della Locanda terzi, a pari merito, con Valeria Benatti. È stata una notte meravigliosa. Bellissima. Non tanto per quel che è accaduto - che pure mi pare eccezionale! - ma per il modo in cui è stato vissuto. A Pontremoli c'erano gli amici di una vita, la mia vita, e tanti amici nuovi e favolosi (come il mio fratello magico Stefano Nannizzi Petrolio). Voglio ringraziarvi tutti. Perché è stato bello: molto bello. E io sono grato a tutti per averlo reso così bello. La luna mi pare una fettina di limone. O forse sorride anche lei. Per non essere da meno..."

Grazie Alessandro per essere quel che sei: un artista della cultura, uno scultore delle parole, un pittore di emozioni. Di questi tempi ne abbiamo assoluto bisogno. 

Gianmaria Balboni