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Sentieri di luce per... 5.400 visitatori!

Si è chiusa la grande mostra promossa da Fondazione Comunità Novarese Onlus e Fondazione Cariplo, allestita dal 6 maggio al 25 settembre nell’Arengo del Broletto di Novara

Novara - Si è chiusa con oltre 5400 biglietti staccati, l’esperienza della grande mostra “Sentieri di luce. In cammino con Morbelli e Nunes Vais, il percorso pittorico di 49 opere che ha svelato, nell’allestimento curato e realizzato dagli Arch. Ruggero Biondo e Daniele Moro nel Salone dell’Arengo del Broletto di Novara durato dal 6 maggio al 25 settembre, la varietà, la ricchezza e la qualità delle raccolte d’arte di Fondazione Cariplo e dei Musei Civici - Galleria Giannoni. Un viaggio che è stato percorso con due guide d’eccellenza: Angelo Morbelli (autore di Battello sul Lago Maggiore) e Italo Nunes Vais (autore di Ancora un bacio) e che ha rievocato luoghi e modi di un tempo passato; seconda tappa del tour “Open” promosso da Fondazione Cariplo.

Il percorso espositivo, curato dalla storica dell’arte Susanna Borlandelli, con la collaborazione di Lucia Molino, responsabile della Collezione Cariplo, si è snodato in tre sezioni: “Una città di provincia dell’Ottocento”, “Tra città e campagna” e “Viaggio in provincia”; un sentiero ideale che ha portato i visitatori nel centro storico della città, fra le pareti domestiche dei suoi antichi edifici e poi lungo gli scenari orizzontali della pianura fino alle Alpi e tra gli scorci delle più rinomate località lacustri, restituendo un affascinante affresco dello spirito e dei valori di un’epoca.

Un risultato straordinario, quello ottenuto dall’esposizione, nata per mettere in primo piano la vocazione civile e culturale delle Fondazioni di comunità e il loro essere istituzioni che promuovono l’arte come motore di cultura e d’identità: «L’evento – commenta Lucia Molino, responsabile della Collezione Cariplo – si è rivelato una grande occasione di soddisfazione per Fondazione Cariplo e Fondazione Comunità Novarese Onlus che credono nell’importanza del progetto capace di esprimere, in maniera efficace, il comune impegno di tutela di un patrimonio condiviso di cultura e valori».

Un risultato decisamente positivo, quindi, dato non solo dal numero dei visitatori ma anche dalla partecipazione di un numero importante di soggetti che hanno scelto di collaborare e promuovere eventi collaterali alla mostra; eventi che l’hanno resa, sempre più, parte integrante della vita della comunità e un evento “di tutti” e “per tutti”.

Tra questi il calendario di visite guidate ai luoghi Antonelliani, promosso da Agenzia Turistica Locale della Provincia di Novara che, in questi mesi, ha toccato diversi luoghi che ospitano i beni progettati dall’architetto ghemmese e gli itinerari, a giornata intera, organizzati dall’Agenzia Stopover Viaggi suddivisi in due filoni ben precisi “Laghi & Sacri Monti” e “Musei del Novarese”. In concomitanza alla mostra sono state poi organizzate, dall’Archivio di Stato e Associazione Scrinium in collaborazione con il Centro Novarese di Studi Letterari le conferenze “Fra viaggio e paesaggio”, alla scoperta di alcuni aspetti della cultura ottocentesca mentre il Circolo dei lettori ha proposto gli incontri “Da Giotto a Picasso: artisti in viaggio” a cura del Prof. Simone Ferrari, professore associato di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Parma; un vero e proprio viaggio nei secoli della storia dell’arte. Nel mese di giugno, la mostra si è tramutata in speciale location per la “luminescente serata” “Follow the light”, organizzata da FCN in collaborazione con Associazione Creattivi, al fine di creare un momento insolito e dedicato agli “influencer” novaresi, per raccontare la mostra al pubblico dei social e della Rete in maniera alternativa mentre settembre ha ospitato il concerto, con le musiche di Schubert, dedicato all’800 e la serata “Voci dall’800”, con letture di brani di autori simbolo del secolo di riferimento, in collaborazione con Scuola di Teatro Musicale di Novara.

«“Sentieri di luce” – commenta il Segretario Generale della Fondazione Comunità Novarese Gianluca Vacchini – è stato un progetto molto impegnativo ma la fatica è stata ampiamente ripagata dalla soddisfazione. Abbiamo proposto un’operazione culturale e il pubblico ci ha premiati, non solo con il numero di visite ma anche con l’entusiasmo e la partecipazione. Il “Libro degli Ospiti” posizionato alla fine del percorso di visita è ricco di dediche molto intense e di apprezzamenti e ciò che ci ha più colpiti è il sentimento di coinvolgimento espresso. La comunità ha percepito “Sentieri di luce” come qualcosa di proprio, per i luoghi raccontati, per gli autori, per come abbiamo proposto l’evento ed era proprio quello il nostro obiettivo. La città e il territorio si sono stretti intorno alla mostra che ha messo in luce le loro bellezze e la loro Storia».

“Sentieri di luce” è divenuta anche occasione per il restauro di 12 dipinti della collezione Giannoni da parte della Fondazione Comunità Novarese Onlus; dipinti collocati nei depositi cittadini e, prima di questo momento, mai stati fruibili dal pubblico. Dodici le opere restaurate da Federico Barberi e, oggi, patrimonio della comunità a tutti gli effetti: “L’Alpe” di Lorenzo Delle ani, “A merenda” di Raffaele Tafuri, “La pollivendola” di Ruggero Focardi, “La lavandaia” di Carlo Arpini, “Monte Bianco da Verano, di mattino” di Ambrogio Alciati, “La chiesa di Pecetto a Macugnaga” di Eugenio Gignous, “Paesaggio alpestre” di Filippo Carcano (1885 – 1890), “Lo sfoglio della meliga” di Antonio Discovolo, “Monte Leone (Alpe Veglia)” di Federico Ashton (1896 – 1897), “Pascolo alpestre” di Achille Tominetti (1910 – 1917), “Balme” di Cesare Maggi (1924 – 1926), “Donna allo specchio” di Paul Parfonray (1895).

«Il restauro delle opere è uno dei punti fondamentali di questo progetto – spiega il Presidente della Fondazione Comunità Novarese Onlus Cesare Ponti – perché questi beni, grazie al contributo di due fondi costituiti presso la Fondazione e, nello specifico il Fondo Pagani e il Fondo Olearo, da ora in poi saranno a disposizione della comunità che prima d’ora non aveva la possibilità di fruirne. Abbiamo scelto di porgere un doppio Dono alla cittadinanza ossia la mostra e il restauro delle opere e, insieme ai Vice Presidenti Davide Maggi e Giuseppe Nobile e a tutto il Consiglio non possiamo che essere felici della riposta che ci è pervenuta e anche della Rete attiva di soggetti che si è creata perché rispecchia perfettamente la nostra filosofia e il nostro modo di operare e di intendere la filantropia di comunità». Altro valore aggiunto di “Sentieri di luce – In cammino con Morbelli e Nunes Vais” è stato, l’importante progetto di Alternanza Scuola Lavoro messo in campo con gli studenti del Liceo Artistico Musicale e Coreutico “Felice Casorati” di Novara partito dalla realizzazione grafica dell’“Annullo filatelico” dedicato alla mostra e poi diviso in quattro aree tematiche, tutte precedute da momenti di formazione per gli studenti con esperti dei vari settori: Area Comunicazione con l’ideazione e la realizzazione di materiali pubblicitari relativi alla mostra; Area Didattica Museale con attività laboratoriali grafiche, pittoriche e plastiche destinate agli alunni della scuola primaria; Area Documentazione di alcune fasi di restauro delle opere pittoriche attraverso un video girato nel laboratorio del restauratore della mostra; Area Allestimento museografico con la produzione, da parte dei ragazzi, di proposte relative al percorso espositivo. Tutte le attività hanno avuto l’obiettivo di sviluppare, negli alunni, la capacità di assumersi compiti e responsabilità operative appropriate al possibile contesto e di avvicinare gli allievi alle attività artistico - culturali promosse e organizzate sul territorio. I numeri sono decisamente importanti poiché si parla di oltre 200 studenti del Liceo Artistico “Casorati” di Novara, impegnati nei vari progetti di Alternanza Scuola Lavoro e circa 500 allievi tra scuole primarie e secondarie di primo grado, coinvolti nei laboratori.

«Il riscontro positivo ottenuto con i laboratori didattici organizzati fra maggio e giugno ha comportato una ripresa dell'attività anche nel mese di settembre, inizialmente non prevista – spiega la curatrice della mostra Susanna Borlandelli, responsabile anche del Progetto di Alternanza Scuola Lavoro - inoltre la domanda di partecipazione ai laboratori anche da parte di scuole medie ha impegnato alunni e formatori nella predisposizione di nuovi percorsi didattici così si è scelto di approfondire il tema della pittura di paesaggio con soggetto autunnale e quello dell’immagine della città ottocentesca. Gli alunni del Liceo Casorati coinvolti nell’esperienza di Alternanza Scuola-Lavoro hanno lavorato con impegno e grande disponibilità di orari e siamo molto soddisfatti perché questa esperienza ha permesso agli studenti di lavorare sul campo e acquisire competenze in linea con il percorso formativo del loro corso di studi».

«Il lavoro su “Sentieri di luce” è cominciato quasi un anno prima dell’allestimento perché c’è stato un profondo studio del percorso e sicuramente sono stati mesi impegnativi – chiudono dalla Fondazione Comunità Novarese – forse in pochi avrebbero scommesso su risultati così positivi avendo un’esposizione di alta qualità ma non nomi popolari e di richiamo attuale. Invece, il segreto è stato proprio questo: ciascuno si è riconosciuto nelle proprie radici, nei propri luoghi e nelle proprie tradizioni; si è sentito parte di un tutto, di una Comunità che, ogni giorno, noi operiamo per rappresentare nei suoi valori più profondi».