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Sentieri di luce. In cammino con Morbelli e Nunes Vais

Dal 6 maggio al 25 settembre nell’Arengo del Broletto di Novara una grande mostra dedicata alla pittura dell’Ottocento promossa da Fondazione Cariplo e Fondazione della Comunità del Novarese Onlus che si inserisce nel più ampio programma di “OPEN”, il tour che in tre anni porterà il patrimonio artistico dell’ente milanese nelle province di Novara, del Verbano e in tutta la Lombardia

Novara - E’ “Ancora un bacio” di Italo Nunes Vais uno dei quadri simbolo della grande mostra “Sentieri di luce. In cammino con Morbelli e Nunes Vais” che sarà ospitata nell’Arengo del Broletto di Novara dal prossimo 6 maggio e fino al 25 settembre e che è promossa da Fondazione della Comunità del Novarese Onlus e Fondazione Cariplo con la collaborazione del Comune di Novara e di alcuni altri soggetti del territorio che si stanno aggiungendo “in corsa”. Nel giorno in cui si celebra San Valentino e, quindi, l’amore che, spesso, si esprime attraverso il gesto più bello e genuino di cui è capace l’essere umano ossia il bacio, l’opera “Ancora un bacio” di Italo Nunes Vais diventa “occasione” per lanciare l’iniziativa; tappa del progetto “Artgate apre alle Fondazioni di Comunità”, promosso da Fondazione Cariplo.

Il progetto Artgate - Dal 2007 Fondazione Cariplo promuove il progetto Artgate, un insieme di interventi volti alla divulgazione della propria Collezione d’arte (766 dipinti, 118 sculture e 53 arredi e oggetti) e articolato in varie proposte culturali, quali l’allestimento di un sito dedicato (www.artgate-cariplo.it), l’esposizione permanente del nucleo ottocentesco presso Gallerie d’Italia - Piazza Scala (Sezione Ottocento), i prestiti di opere d’arte a prestigiose mostre d’arte in Italia e all’estero, la partecipazione ad altri eventi culturali in sinergia con altre istituzioni culturali (ACRI- R’accolte, Google Art Project; FAI, Share your Knowledge). E in attività didattiche rivolte alle scuole (ArtL@b).

In questo scenario si colloca OPEN un’iniziativa che con ‘Artgate apre alle Fondazione di Comunità e al territorio’. Un tour di eventi espositivi, costruiti a partire dalla Collezione Cariplo, che mettono in primo piano e testimoniano l’incessante impegno delle Fondazioni di Comunità a favore del benessere e della crescita cultura della propria comunità.

«Siamo da sempre convinti che le occasioni legate ad iniziative culturali creino opportunità di lavoro, realizzino la coesione sociale e facciano crescere le persone – dice Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo– La tappa novarese è un’opportunità per far conoscere i capolavori della nostra collezione, ma è anche un momento con il quale, incontrando le persone, vogliamo restituire quanto la nostra fondazione ha fatto con la fondamentale attività svolta delle organizzazioni e istituzioni locali, nel settore della cultura, ma non solo. La bella esposizione novarese rappresenta l’esempio tangibile delle possibili esplorazioni di una storia comune che attraversa le diverse realtà territoriali grazie al legame profondo che esiste fra le opere e i luoghi. E vuole testimoniare un’ appartenenza e una memoria condivisa che ci auguriamo possano durare a lungo nel tempo.Dal 1991 Fondazione Cariplo ha sostenuto nel territorio novarese 974 progetti per un importo complessivo di oltre 71 milioni di euro».

La grande mostra di Novara - “Sentieri di luce. In cammino con Morbelli e Nunes Vais” è un percorso pittorico di 40 opere che svela la varietà, la ricchezza e la qualità delle raccolte d’arte di Fondazione Cariplo e dei Musei Civici- Galleria Giannoni. Il “cammino” avrà due guide d’eccellenza: Angelo Morbelli (“Battello sul Lago Maggiore”) e Italo Nunes Vais (“Ancora un bacio”) che permetteranno di sbirciare oltre le pareti domestiche delle case dell’epoca e di scoprirne i costumi. Un suggestivo viaggio nell’Ottocento che rievoca luoghi e modi di un tempo passato, dove affondano le nostre radici.

Il percorso espositivo, curato dalla storica d’arte Susanna Borlandelli, si snoderà in tre sezioni: “Una città di provincia nell’Ottocento” con alcune immagini di Novara e citazioni di vita ottocentesca, “Tra città e campagna” in cui la vita delle comunità rurali si alterna alle attività lavorative e alla quotidianità dalla Bassa fino alle Alpi e “Viaggio in provincia” “in treno” con Nunes Vais o “in battello” con Morbelli che suggerisce di percorrere la provincia lungo le vie d’acqua, per poi risalire alla ricerca dei luoghi già dal XIX secolo erano meta di viaggiatori e di artisti (Cusio, Lago Maggiore, Mottarone, Valle Anzasca, Val Vigezzo).

Un viaggio ideale, insomma, che dalla pittura di paesaggio romantica, attraverso l’età del naturalismo e le sperimentazioni divisioniste, approda all’interpretazione visionaria e simbolista di Paolo Sala e Antonio Ambrogio Alciati.

«Siamo orgogliosi – commenta il Presidente della Comunità del Novarese Onlus Cesare Ponti – di essere tra le prime città ad ospitare il progetto “Artgate”. Uno degli ambiti di cui la nostra Fondazione si occupa è quello del restauro e della valorizzazione dei beni artistici del territorio intesi come contenitori di storia e, insieme, di quella cultura che è propria delle comunità. La mostra diventa, quindi, l’opportunità per offrire alla cittadinanza e a tutti coloro che, da fuori, avranno il desiderio di venire a visitarla e speriamo siano molti un’occasione di riflessione sull’impegno sociale, sulla solidarietà, sulla capacità di donare che, a partire proprio dall’Ottocento, secolo che segna la nascita delle beneficenza e dell’assistenza laica, ha reso grande il nostro generoso territorio. La mostra porterà con sé, non solo il restauro di una decina di opere che la nostra Fondazione ha deciso di sostenere per riportarle alla luce ma anche una serie di eventi collaterali che, speriamo, coinvolgeranno i diversi segmenti della società civile, rendendola, sempre più, un’esposizione di tuttie per tutti».

L’arte come strumento di filantropia - L’intento del progetto è mettere in primo piano la vocazione civile e culturale delle Fondazioni di comunità, il loro essere istituzioni che promuovono l’arte come motore di cultura e d’identità, la coesione sociale come elemento imprescindibile per la diffusione del benessere della collettività. E la viva testimonianza dell’attenzione verso la salvaguardia dei valori di identità e di cultura sono espressi attraverso l’arte, a partire dal grande patrimonio artistico di Fondazione Cariplo, affiancato dai patrimoni delle diverse città.

I capolavori in mostra intrecciano idealmente un dialogo con l'agire filantropico della Fondazione, in particolare richiamano la centralità del suo impegno in ambito sociale, fortemente focalizzato sul benessere delle persone nella propria comunità, in particolare dei giovani e delle fasce fragili della società. Il suo essere istituzione proiettata al “creare e fare cultura”.

Il restauro delle opere da parte di FCN - La mostra diventa occasione per il restauro di una decina di dipinti della collezione Giannoni, attualmente collocati nei depositi cittadini e che saranno inseriti nel percorso espositivo. Nelle sale del Broletto, infatti, come è noto, trova collocazione solo un terzo del numero complessivo di opere donate da Alfredo Giannoni al Comune di Novara tra il 1930 e il 1938 (circa 900 pezzi). L’ulteriore impegno, in questo senso, di FCN ne prova la sensibile attenzione per la salvaguardia del patrimonio locale e ne esplicita l’intento di fare della mostra uno strumento di promozione culturale.

Un ricco calendario di eventi - Il percorso di visita, non si esaurirà all’interno della sala dell’Arengo, ma si aprirà sulla città e sul territorio attraverso un fitto calendario di eventi: visite guidate, cicli di conferenze, itinerari di collegamento con altri monumenti e musei cittadini; il tutto realizzato grazie alla collaborazione di diversi soggetti del territorio. Attraverso il diretto coinvolgimento degli studenti di alcuni istituti del territorio, attraverso i progetti di alternanza scuola lavoro, offrirà l’opportunità di portare l’arte all’attenzione di un vasto pubblico di giovani, proponendo loro di utilizzarla come risorsa di studio e per sperimentare percorsi di apprendimento in ambito culturale e artistico.

E’ in procinto di cominciare un incredibile viaggio che saprà rileggere la storia, i luoghi e i monumenti; il tutto “riletto” attraverso la speciale lente d’ingrandimento dell’impegno sociale e della solidarietà. Tutti in carrozza, si parte.