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Straordinario successo al Coccia per il Centro Danza Buscaglia

Novara - Straordinario successo venerdì sera per il Centro Danza Buscaglia con lo spettacolo “White Star… cento anni dopo…”  al Teatro Coccia. Unica in Italia, la rinomata scuola novarese ha portato in scena un musical dedicato alla storia dell’affondamento del Titanic. Un’attenta regia ha distribuito con il giusto pathos le 18 coreografie ispirate ai momenti, ai personaggi e ai luoghi del transatlantico che con la sua tragedia non solo ha cambiato le regole della navigazione marittima, ma ha segnato la fine di un’intera epoca, trascinando in mare con il suo relitto la fragilità delle illusioni umane. Ottima anche la regia delle luci, che hanno reso l’atmosfera ancora più trascinante. Fiore all’occhiello della rappresentazione, sono stati i costumi, ispirati a foto e racconti dell’epoca. Anch’essi frutto di studio, ricerca e di un massiccio lavoro sartoriale, hanno vestito di stupore uno spettacolo di forte impatto emotivo e scenico. La rappresentazione, già intensa ed entusiasmante, è stata arricchita poi con la partecipazione degli allievi della scuola di teatro Dimidimitri di Novara e alcuni ballerini della scuola del Balletto di Torino, visto il legame con il Centro Danza Buscaglia stretto in questo ultimo anno scolastico. Non ultime le esibizioni canore di Sandro Romani e Marina Tornaghi, allievo tenore e insegnante mezzo soprano, toccanti nelle versioni di due brani riadattati appositamente per la trama. Dalla partenza dal molo di Southampton, al caldo infernale della sala macchine, dall’italianissimo ristorante di lusso, ai concerti dell’orchestra, dagli eleganti ufficiali di bordo fino all’impressionante scontro con l’iceberg e all’inabissamento… tutto ha reso il racconto coinvolgente e appassionante con la danza, leggera e poetica per sua natura, che ha legato alla perfezione gli ingredienti di questa serata davvero emozionante. Ardua e rischiosa era l’idea di portare in scena un racconto così difficile e delicato, ma il Centro Danza Buscaglia è riuscito a non cadere nel pietismo, nel dramma angoscioso e nell’imitazione cinematografica, proponendo una versione fresca e rispettosa, omaggio alla memoria di un evento straordinario che ancora oggi tocca i nostri cuori.