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TRIO DI PARMA IN CONCERTO AL CANTELLI

SABATO 4 FEBBRAIO ORE 17 NELL'AUDITORIO – INGRESSO LIBERO

Novara - Un concerto davvero imperdibile quello proposto dall’ISSM “G. Cantelli” che ogni anno ospita all’interno della propria rassegna non solo i più talentuosi allievi, ma anche docenti di livello e, come in questo caso, anche concertisti di fama internazionale. Il Trio di Parma sarà infatti protagonista il prossimo sabato 4 febbraio in auditorio alle ore 17 (ingresso libero) per un programma tutto incentrato su BeethovenAlberto Miodini al pianoforteIvan Rabaglia al violino e Enrico Bronzi al violoncello  affronteranno due capolavori cameristici di Beethoven: ilTrio op.1, n.1 e il Trio Op. 70, n.1 “degli spettri”.  Beethoven compose un gran numero ti Trii per questa formazione: 12, oltre a quindici variazioni  e a due Trii in sun solo movimento. I più famosi ed eseguiti di questi sono proprio quelli dell’Op. 70.  Proprio con i Trii dell’Op. 1 Beethoven si presenta al grande pubblico imponendo la propria personalità e visione della musica. Queste composizioni destarono un certo clamore, tanto che lo stesso Haydn presente il sala la sera della prima esecuzione si complimentò, dichiarando che in quelle composizioni c’erano “tante cose buone”. Pur non distaccandosi dalla lezione di Mozart e di Haydn, questo primo Trio è dunque rivelatore del genio musicale di Beethoven. Un genio che certamente si palesa anche nel più celebre Trio n.1 dell’Op. 70, meglio noto con il titolo “degli spettri” per via di un secondo movimento che sembra guardare alle atmosfere del Macbeth di Shakespeare. Del resto, questo riferimento è suffragato anche dal fatto che furono trovati alcuni abbozzi di questo secondo movimento  in un quaderno di appunti inerenti una progettata e mai realizzata opera incentrata proprio sul capolavoro di Shakespeare.

Il Trio di Parma si è costituito nel 1990 nella classe di musica da camera di Pierpaolo Maurizzi al Conservatorio "A. Boito" di Parma. Successivamente il Trio ha approfondito la sua formazione musicale con il leggendario Trio di Trieste presso la Scuola di Musica di Fiesole e l'Accademia Chigiana di Siena. Nel 2000 e' stato scelto per partecipare all'Isaac Stern Chamber Music Workshop presso la Carnegie Hall di New York. Ha ottenuto i riconoscimenti piu' prestigiosi con le affermazioni al Concorso Internazionale "Vittorio Gui" di Firenze, al Concorso Internazionale di Musica da Camera di Melbourne, al Concorso Internazionale della ARD di Monaco ed al Concorso Internazionale di Musica da Camera di Lione. Inoltre nel 1994 l'Associazione Nazionale della Critica Musicale ha assegnato al Trio di Parma il "Premio Abbiati" quale miglior complesso cameristico.   Il Trio di Parma è stato invitato dalle più importanti istituzioni musicali in Italia (Accademia di S.Cecilia di Roma, Società del Quartetto di Milano, Amici della Musica di Firenze, Gran Teatro La Fenice di Venezia, Unione Musicale di Torino, GOG di Genova, Amici della Musica di Palermo, Accademia Filarmonica Romana,...) e all'estero (Filarmonica di Berlino, Carnegie Hall e Lincoln Center di New York, Wigmore Hall di Londra, Konzerthaus di Vienna, Sala Moliere di Lione, Filarmonica di S. Pietroburgo, Teatro Colon e Coliseum di Buenos Aires, Los Angeles, Washington, Amburgo, Monaco, Dublino, Varsavia, , Rio de Janeiro, San Paolo, Lockenhaus Festival, Barossa e Melbourne Festival, Orta Festival,...). Ha collaborato con importanti musicisti quali Vladimir Delman, Carl Melles, Anton Nanut, Bruno Giuranna, Alessandro Carbonare e Eduard Brunner; ha effettuato registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI e per numerose emittenti estere (Bayerischer Rundfunk, NDR, WDR, MDR, Radio Bremen, ORT, BBC Londra, ABC-Classic Australia). Ha inoltre inciso le opere integrali di Brahms per l'UNICEF, di Beethoven e Ravel per la rivista Amadeus, Schostakovich per Stradivarius (premiato come miglior disco dell'anno 2008 dalla rivista Classic Voice) ed infine Pizzetti, Liszt, Schumann e Dvorak per l'etichetta Concerto. Il Trio di Parma, oltre ad un impegno didattico costante nei Conservatori di Novara, Gallarate e al Mozarteum di Salisburgo, tiene corsi alla International Chamber Music Academy di Duino e alla Scuola di Musica di Fiesole. Ivan Rabaglia suona un Giovanni Battista Guadagnini costruito a Piacenza nel 1744 ed Enrico Bronzi un Vincenzo Panormo costruito a Londra nel 1775.