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Un protocollo per monitorare aeroporti e zone a rischio

La Provincia chiede trappole “spia” per individuare tempestivamente insetti alloctoni ed evitare infestazioni

Novara - L’assessore regionale Giorgio Ferrero è intervenuto giovedì 23 luglio in un tavolo di confronto dedicato alla popillia japonica convocato dalla Provincia di Novara tramite il Settore Agricoltura. Presenti i referenti del Servizio fitosanitario regionale, le associazioni di categoria agricole, il Parco del Ticino, l’Ordine degli Agronomi, il Consorzio dei fiori tipici del Lago Maggiore, delegati dei Comuni colpiti dal coleottero. Il presidente della Provincia Matteo Besozzi e il consigliere delegato all'agricoltura Massimo Bosio hanno chiesto “interventi immediati per contrastare l’avanzata del coleottero e un protocollo per monitorare costantemente gli aeroporti e le altre zone a rischio per individuare immediatamente specie alloctone, come la popillia, e poter agire immediatamente, evitando poi di dover gestire la situazione in regime di emergenza”.

All’assessore Ferrero è stato chiesto inoltre di individuare maggiori risorse (e di garantire un maggior numero di trappole e un eventuale rastrellamento manuale dei coleotteri) e di mettere a punto regole che limitino il movimento di terra e di fieno dal Parco del Ticino per evitare la dispersione delle larve. Intanto in tutti i Comuni colpiti dal coleottero è stato distribuito un volantino informativo: le segnalazioni di avvistamenti, possibilmente corredati con fotografie degli insetti e delle piante colpite, devono essere inoltrati al Servizio fitosanitario regionale alla mail piemonte.fitosanitario@regione.piemonte.it.

Nella riunione è emersa anche l’esigenza di un’informazione puntuale, ma non allarmistica: riguardo il florovivaismo, ad esempio, è stato ribadito che “in nessuna azienda florovivaistica novarese sono stati rinvenuti coleotteri o larve, nonostante le prescrizioni stringenti che impongono controlli per evitare una eventuale diffusione del coleottero tramite l’esportazione di piante all’estero”.

Dall’assessore Ferrero sono, in conclusione, arrivate alcune risposte: “Necessario costituire un gruppo di lavoro che si occupi del monitoraggio, con il contributo di tutti i soggetti interessati. Il nostro obiettivo è lavorare per debellare la popillia – ha aggiunto - porterò la questione al Comitato ministeriale delle politiche agricole, valutando la possibilità di individuare forme di indennizzo per le aziende più colpite”.