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UNA MOSTRA RACCONTA L’ESPERIENZA DEI MUSEI ALL’APERTO

Alessandro Canelli

Novara - L’Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Novara, nell’ambito del bando sulla promozione della Creatività giovanile, ha sostenuto e finanziato il progetto “Censimento dei beni culturali posti all’aperto”. L’iniziativa ha visto come capofila il Comune di Cavallirio in partenariato con altri soggetti del territorio: Comuni, Oratori, Scuole, Associazioni, Soprintendenze.

I risultati del progetto sono presentati in questi giorni in una mostra, fino a lunedì 23 aprile, presso il quadriportico di Palazzo Natta, sede della Provincia.

Il progetto generale ha raggiunto importanti obiettivi, attraverso una sorta di “caccia al tesoro”, che ha coinvolto molti Istituti scolastici; sia di scuola primaria sia di scuola secondaria, di primo e secondo grado.

Le ricerche sono state svolte in modo analitico in cinque Comuni della Provincia: Boca, Cavallirio, Grignasco, Maggiora, Prato Sesia. Il progetto pilota ha visto otto studenti, oltre a quattro laureati in Beni Culturali, selezionare nei cinque Comuni circa 200 opere; altri due giovani hanno invece inserito i dati in un database.

Il progetto generale, nel suo complesso, è stato possibile grazie alla presenza attiva dei Rotary. Si sono occupati della realtà novarese il Rotary Club Novara, il Rotary Club Borgomanero Arona e la Commissione Distrettuale.

L’iniziativa presenta carattere e rilevanza interregionale. “Questo progetto - ha spiegato l’Assessore provinciale alla Cultura, Alessandro Canelli (nella foto) - consente di raggiungere diversi obiettivi: far conoscere i tesori dimenticati o nascosti del nostro territorio, permettere quindi una loro catalogazione anche in funzione di futuri interventi conservativi e avvicinare i giovani al mondo dell’arte, rafforzando così la loro coscienza identitaria ed il loro legame con il territorio in cui vivono”.

La XIV settimana dei Beni Culturali, indetta a livello nazionale, è un momento culturale importante e necessario per risvegliare l’interesse nei confronti del nostro patrimonio. Uno strumento sicuramente utile per i ragazzi affinché, se opportunamente guidati, comprendano in concreto il rapporto che sempre intercorre fra un’opera d’arte, un segno artistico e la realtà storica che l’ha generata e prodotta.