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The Wild Web 2017: i bambini digitali

Tecnologie informatiche: le nuove baby sitter? Martedì 11 aprile un importante convegno per riflettere sui pericoli della Rete per i più piccoli, indirizzato a genitori ed insegnanti

Novara - Torna l’appuntamento con “The Wild Web”, il convegno che, come ormai tradizione, è inserito tra le iniziative del Progetto Per Tommaso, promosso da Rotary Club Val Ticino di Novara e sostenuto da Fondazione della Comunità del Novarese Onlus. Per l’edizione 2017 il focus si sposta sui più piccoli e sull’uso (e abuso) che i genitori possono fare delle nuove tecnologie. Gli operatori coinvolti da tempo nel “Progetto per Tommaso”, le psicologhe Dott.ssa Antonella Protti, Dott.ssa Penelope Pella e le ostetriche Anna Ceffa e Laurita Tanzi, hanno rilevato nella loro pratica clinica con i bambini e rispettivi genitori, come non solo siano gli adolescenti, oggi, ad essere immersi nell’universo delle tecnologie digitali ma quanto lo sia sempre più tutta la fascia dell’età evolutiva. Quanto osservato sul campo è confermato dai dati ISTAT, che rilevano come l’uso di Internet, attraverso tablet e smartphone nella fascia d’età 6/10 anni, sia passato dal 18% del 2007 al 44,4% del 2014, mentre, nella fascia prescolare, nell'uso del personal computer sia passato dal 13,8% al 22%. Gli studiosi concordano tutti sul fatto che il digitale abbia determinato una svolta epocale, (al pari della comparsa della scrittura e della stampa), i cui effetti, sul lungo periodo, non sono, oggi, prevedibili al 100%. Molteplici, invece, sono già attualmente le ricerche che evidenziano i rischi derivati dall’uso eccessivo e/o scorretto delle nuove tecnologie digitali con l’obiettivo, quindi, non di distogliere i bambini da queste ultime bensì ma di avviarli ad un uso consapevole. L’azione di consapevolezza vede coinvolti in primis i genitori ai quali è indispensabile offrire esperienze di “educazione digitale” così che possano cogliere le opportunità, smascherare le “trappole” e diventare, così, utilizzatori critici.

L’occasione di riflessione è fissata per Martedì 11 aprile alle 21 nell’Auditorium del Liceo delle Scienze Umane Contessa Tornielli Bellini in Baluardo La Marmora 10 a Novara per il convegno “The wild web - I bambini digitali. Tecnologie informatiche: le nuove baby sitter?”, dedicato a genitori ma anche ad insegnanti, che prevede gli interventi di Paolo Attivissimo (giornalista informatico e scrittore) e Lucia Colombo (responsabile del servizio di Psicologia Asl Novara).

«Riteniamo che sia molto importante indagare quali sono gli effetti positivi e quali gli effetti negativi dell’uso di tablet e smartphone in tenera età - commenta il Presidente della Fondazione della Comunità del Novarese Onlus Cesare Ponti– perché spesso ci si concentra sulle potenzialità educative di questi mezzi ma senza guardare l’altra faccia della medaglia. Crediamo che il convegno che quest’anno si organizza nell’ambito del Progetto per Tommaso sia un’occasione davvero utile per i genitori e per tutti coloro che hanno a che fare con i più piccoli e che frequentemente non sono del tutto consapevoli dei rischi a cui si può andare incontro su più fronti».

I protagonisti della serata.

Paolo Attivissimo affronterà il tema dei giochi online (possibilità di acquisti nei giochi, dipendenza, violenza eccessiva, adescamento da parte di pedofili), della perdita della manualita' e dei pericoli generici della Rete (possibilità di localizzazione, uso dei social, privacy, immagini) approfondendo poi la problematica del cyberbullismo e della necessità dei controlli parentali. Il giornalista fornirà una sorta di “mappa” con le età e le modalità giuste per un uso opportuno e utile della Rete e degli apparecchi elettronici.

Lucia Colombo illustrerà gli elementi chiave rilevati dagli operatori del “Progetto per Tommaso” in questo ambito, incrociandoli con i dati Istat e con le ricerche più recenti. Saranno chiarite le problematiche cognitive, affettive e relazionali che si possono presentare, in età evolutiva, connesse ad un uso scorretto e/o eccessivo delle nuove tecnologie e diversi consigli saranno forniti alle famiglie in merito alle modalità di utilizzo e all’importanza della consapevolezza dei mezzi, da parte degli adulti.

«L’immagine che abbiamo utilizzato per i materiali grafici – commenta Susanna Borlandelli del Rotary Club Val Ticino Novara– è stata anche questa volta ricavata dal concorso “Un logo per Tommaso”, che negli scorsi anni ha coinvolto gli studenti del Liceo Artistico Musicale e Coreutico “Felice Casorati” i quali hanno predisposto tutto il materiale promozionale riguardante il progetto, logo compreso. In particolare la locandina dell’evento, che suggerisce molto efficacemente le tematiche proposte quest’anno, è stata progettata da Beatrice Fiore. Anche in questo modo, coinvolgendoli come parte attiva della creazione, vogliamo rendere i ragazzi i primi protagonisti dell’iniziativa».

Durante la serata di martedì 11 aprile alle relazioni degli ospiti si alternerà la presentazione dei risultati della pluriennale attività sul territorio. L’ingresso al convegno è gratuito e libero al pubblico.

Cos’è il Progetto per Tommaso. Nasce nel 2010 per iniziativa del Rotary Val Ticino, a seguito di un tragico evento. Si sviluppa in collaborazione con l’ASL Dipartimento Materno Infantile di Novara ed è sostenuto dalla Fondazione Comunità Novarese, che ne ha promosso anche una raccolta fondi. Ha come finalità quella di educare all’utilizzo corretto degli strumenti informatici e di prevenire l’abuso e i rischi legati alla navigazione in Rete. Lo scopo è quello di accompagnare gli adolescenti in una “navigazione internet” sempre più sicura. Il progetto coinvolge direttamente i ragazzi, puntando alla formazione di gruppi di peer educators selezionati tra gli studenti e le studentesse delle classi del triennio della Scuola secondaria di secondo grado che, una volta preparati, riversano contenuti ed esperienze nelle classi del biennio dell’istituto di appartenenza. Da anni i peer educators sono inoltre chiamati a fare informazione anche nelle scuole medie della città di Novara e del territorio. 

Che cos’è la peer education? La peer education, cioè l’educazione alla pari, rappresenta il naturale passaggio di conoscenze, di emozioni e di esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo ad altri membri di pari status. Il percorso di formazione dei gruppi di peer educators è gestito da figure professionali dell’ASL coordinate dal Direttore del Dipartimento Materno Infantile dott. Carlo Alberto Zambrino, da esperti informatici, da rappresentanti delle Forze dell’Ordine. L’argomento è introdotto con lezioni frontali in aula e comprende poi attività guidate quali role playing, dibattiti e attività in piccolo gruppo.

Attività e risultati attuali del Progetto per Tommaso - Dal 2010 sono stati coinvolti diversi istituti superiori: il Liceo Scientifico Antonelli, l’IIS Pascal di Romentino, il Liceo Classico e Linguistico Carlo Alberto, il Liceo Artistico e Musicale e Coreutico Casorati, il Liceo delle Scienze Umane Tornielli Bellini e l’Istituto Tecnico Mossotti con 382 peer educators formati e 7.106 studenti raggiunti. Sono state raggiunte dal progetto anche alcune scuole medie inferiori (Novara, Galliate, Cameri, Cerano, Trecate, Vespolate, Biandrate) per un totale di 900 studenti coinvolti. I dati sono riferibili fino al  2015-2016, poiché la fase di restituzione per l’anno scolastico in corso non è ancora terminata. In questi anni sono stati organizzati diversi momenti formativi: in primis, nel 2014 il convegno “Il web non è il Far West” coordinato dal Miur con Save the Children e Telefono Azzurro che ha raccolto intorno ad una tavola rotonda i massimi esperti e i vari attori che si occupano di sicurezza nell’utilizzo della rete e di tutela dei minori su internet e social network. Nel 2015 si è tenuta la prima edizione di “The Wild Web - Per un uso consapevole dei social network” il nuovo format diretto a genitori ed insegnanti, cui è seguita l’edizione del 2016, dove si è cercato di dare sempre più spazio agli alunni delle scuole coinvolte.