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Gabbiano di Fiume. Acqua con acqua: missione compiuta

Trecate - Ci scriove Giancarlo Antonietti, presidente del Gruppo Amici '52: "C'è la gioia di essere sano e giusto, ma c'è soprattutto l'immensa gioia di servire ( Madre Teresa ). E’ con immensa gioia quanto oggi vi annuncio. Le copie del libro di Davide Guaglio, “Gabbiano di fiume”, si sono esaurite in soli due mesi, con largo consenso di critica ed apprezzamenti. Abbiamo raccolto libere offerte oltre ogni più rosea aspettativa. La costruzione del Pozzo per l’acqua potabile in BURKINA FASO è stato interamente finanziato. Non solo, avendo raggiunto un importo superiore alle nostre attese, abbiamo deciso con Novara Center di contribuire anche alla realizzazione di un secondo Pozzo, in un altro villaggio. Così racconta Federico Rizzi, Presidente del Novara Center: “Nel Burkina Faso Nord Orientale, da 30 anni, Suor Alma Comi opera e risiede nella Missione di Diabo. Tutti i giorni riceve delegazioni, provenienti dai Villaggi limitrofi, con la richiesta disperata di aiuto per avere acqua potabile. Le richieste sono ormai una trentina. Ogni Villaggio è formato da un migliaio di persone, la metà sono bambini. Suor Alma non li illude. Senza finanziamenti la costruzione di un pozzo non è realizzabile. Per ragioni climatiche, il periodo ideale per la perforazione è il mese di Gennaio, essendo stagione “secca”. Infatti con l’arrivo delle grandi piogge i mezzi pesanti non sarebbero in grado di percorrere le piste fangose. Per cui tutto si ferma. Occorre un mese e mezzo circa per completare la perforazione e costruire la recinzione perimetrale, in muratura, per proteggere il pozzo dagli animali. Completata la perforazione è necessario avviare le analisi per la certificazione di potabilità, presso la capitale Ouagadougou”. Non abbiamo avuto esitatazioni: anche la costruzione del secondo pozzo dovrà iniziare immediatamente. Progetto M.B19 – Pozzo + Pompa per villaggio - (Burkina Faso ) loc. Ziela/Teyonghin –“Acqua con Acqua -Amici52- Gabbiano di fiume”. Nuovo Progetto M.B31 – Pozzo + Pompa per villaggio – ( Burkina Faso ) Villaggio ancora da definire – –“Acqua con Acqua -Amici52- Gabbiano di fiume”. Il merito va a tutti coloro che hanno acquistato i libri, a chi ha provveduto alla loro diffusione in questi soli due mesi e... a chi ha creduto sin dall’inizio al nostro sogno... un grazie di cuore alle Parrocchie ed Amministrazioni comunali di: Trecate, Garbagna, Nibbiola e Tornaco per il sostegno al progetto. In particolare la Comunità di Tornaco ha accolto il progetto facendolo proprio: grazie all’Amministrazione per aver concesso a titolo gratuito l’utilizzo del teatro per l’allestimento del Musical “Infinitamente” organizzato da Amici 52 sempre a favore del progetto; a Parrocchia, Pro Loco, Biblioteca e Sportiva di Tornaco per aver raccolto ulteriori offerte a sostegno del Pozzo. Un grazie particolare e doveroso va anche alla Direzione della raffineria Sarpom, per l’accoglienza, la sensibilità ed il generosissimo contributo. Chi volesse continuare a sostenere Novara Center può inviare direttamente le offerte a: Banca popolare di Novara – Agenzia 1 – Novara IBAN : IT20 V050 3410 1010 0000 0004 025 Causale “progetto Pozzo Burkina Faso M.B31” - Email: novaracenteronlus@fastwebnet.it. Concludo lasciando spazio per alcune considerazioni dell’amico e autore del libro, Davide Guaglio: “Questo vecchio gabbiano spelacchiato si è alzato in volo, credendo di raggiungere da solo le coste dell’Africa, mentre un immenso stormo di altri gabbiani si è levato in cielo per condividere con lui questa avventura meravigliosa! Non si è mai soli e ciascuno è parte di un Grande Progetto che non sempre sappiamo comprendere o percepire al primo battito d’ali. Faccio mio un pensiero di P. Massimo Casaro, missionario del PIME, mio amico e maestro di vita, sulla compassione. E’ necessario essere “un cuore pensante”, perché solo partendo dalla consapevolezza del dolore che passa anche attraverso il cuore, si può sperare che le forze distruttive non prendano il sopravvento nel mondo. La carità, dunque, non si risolve nel fare, ma si fonda e si esprime nel com-patire, quel modo squisitamente, divinamente umano, di rimuovere ogni distanza tra sé e l’altro da sé, che non sia quella della relazione. Anche quando la vicinanza ci contagia di dolore, ci espropria del nostro benessere, delle nostre certezze, ci espone al dubbio, alla fatica, ci rende più consapevoli del nostro limite, affranti dalla nostra impotenza. Possiamo, infatti, “dare la vita” se, più radicalmente, la condividiamo. Grazie ancora a tutti, dal profondo del mio cuore, per aver sostenuto il progetto con generosità e sincera amicizia”".