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Gente di stoffa arriva ad Oleggio

Oleggio - “Gente di stoffa” prosegue il suo tour e inaugura il 2014 all’ombra del campanile di Oleggio. Dopo il debutto ufficiale al Piccolo Coccia di Novara il 30 novembre 2013 e la prima tappa a Galliate lo scorso dicembre, il volume “Gente di stoffa - Storie di creatività novarese” della giornalista novarese Barbara Bozzola approda a Oleggio. La presentazione, che avrà inizio alle 17.30 e si terrà allo Spazio 33 Art Cafè, un suggestivo locale nell’area verde del Parco Beldì, è realizzata in collaborazione con l’associazione Free Tribe. Accanto all’autrice e alla giornalista Anna Carluccio che modererà l’incontro, anche Aquilino, Michele Brusati, Jacopo Colombo, Antonella Ferrara, Corrado Scaglia e Cinzia Seccamani; protagonisti del libro e provenienti dalle zone di Oleggio e Bellinzago. Il libro, che contiene centouno interviste ad altrettanti personaggi novaresi, ideate, realizzate e scritte dalla giornalista Barbara Bozzola, è una caleidoscopica galleria di persone che in modi diversi contribuiscono a rendere vivo il nostro territorio. Dalle sue emergere un ritratto interessante e positivo delle energie che innervano il Novarese. Sono centouno piccole storie del talento e della creatività di altrettanti artigiani, scrittori, registi, illustratori, musicisti, ballerini, studiosi, giocolieri, fotografi, artisti in senso lato e geniali interpreti dell’innovazione che hanno un comune denominatore, o meglio, due: il talento e la passione. Alcuni nomi sono già noti al pubblico, ma la maggior parte sono piccole grandi scoperte effettuate da Barbara Bozzola in anni di attività giornalistica. Le interviste sono vere e proprie storie personali in cui la vita s’intreccia con l’arte, la capacità di inventarsi spazi nuovi e con molto altro: c’è chi a Novara (o nella sua provincia) è nato e poi l’ha lasciata per realizzare un sogno e chi, al contrario, è partito da terre lontane per approdare qui. È una finestra sul mondo novarese interessante e stimolante, una chiave di lettura positiva del nostro tempo e di una realtà che, nonostante la crisi, non vuole arrendersi.

«Mi piace pensare a questo libro - commenta Barbara Bozzola - come ad una grande coperta patchwork, simile a quelle che imbastiva la mia nonna e che io conservo ancora. Una trapunta composta di tante pezze vivaci, cucite una ad una, con pazienza. Centouno scampoli tutti diversi, tutti colorati, tutti preziosi allo stesso modo perché indispensabili. Per creare l’insieme. Un campionario, insomma, di vite umane e professionali che avevano l’urgenza di essere raccontate. Un libro che vuole porsi come un piccolo forziere in cui le eccellenze di una società, i suoi panni più pregiati, vengono messe in mostra non solo per essere ammirate ma soprattutto per essere avvicinate, comprese, vissute».