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Germano Galli e l’Italia nel... pallone

Trecate - Germano Galli lo conoscono un po’ tutti a Trecate. In una realtà come la nostra ci sono delle figure che nell’immaginario collettivo sono insostituibili e tra queste troviamo l’edicolante. Con la madre Margherita gestisce da tempo l’esercizio di via Macallè. Ma le sue Passioni (quelle con la P maiuscola) sono anche altre: il Toro, i film d’autore e la storia del Novecento. Sabato 19 marzo alle 17.30 a Villa Cicogna presenterà il suo ultimo libro, il terzo, intitolato ‘La storia nel pallone’. Com’è nata l’idea? “Sono partito dall’intenzione di far coesistere due mie grandi passioni: il calcio e la storia del Novecento. Possiamo definirla una rilettura di quasi un secolo di storia, dall’avvento del fascismo ai giorni nostri, filtrata attraverso le vicende di una cinquantina di personaggi legati al football, che va visto come parte integrante della società italiana”.

Raccontaci le tappe per realizzarlo. “La scintilla è scoccata circa due anni e mezzo fa; ho iniziato a raccogliere un corposo accumulo di materiale cartaceo come ritagli di giornali, quindi ho iniziato la stesura su pc, integrata da informazioni recuperate su Internet. Continuavo ad aggiungere dati finché mi sono autoimposto di procedere alla correzione. Alla fine ho consegnato la versione definitiva alla casa editrice ed ora... eccolo qua!”.

Differenze e analogie con ‘Italia di quoio’ (volutamente con la ‘q’, ndr) tuo primo libro? “L’unica analogia che riscontro è che in entrambi il tema calcistico è centrale. In ‘Italia di quioio’ si analizzavano in un tour virtuale le maggiori piazze del calcio con protagoniste principali le tifoserie. ‘La storia nel pallone’ invece incarna ambizioni più descrittive, cercando di non uscire dai binari dei fatti storici e delle vicissitudini connesse ai vari personaggi narrati”.

Già in mente di cosa tratterai nella tua quarta fatica letteraria? “Penso al mondo del cinema, naturalmente sempre intrecciato con la convulsa storia del Belpaese”.

Che idea ti sei fatto di quegli anni? “Sono particolarmente legato ai primi capitoli, concernenti la dittatura fascista, l’entrata in guerra e la Resistenza partigiana. Mi sono così immerso in un mondo di soprusi, arretratezza, eroismo e fanatismo che mi hanno molto affascinato”.

Infine, un grazie a? “Un caloroso ringraziamento a mia moglie Brigida per il suo sostegno morale e informatico e all’associazione LiberaMente per il prezioso aiuto in vista della presentazione di sabato. A Luca Checchia il compito di introdurre; ci saranno anche Chiara Manfredda e Alberto Bertazzo. A loro tre un sincero grazie”.

Dove trovare il libro ‘La storia nel pallone’? “Per ora presso l’edicola Civaschi in via Macallè, ma in futuro anche in altre edicole trecatesi e librerie di Novara e dintorni”.

(dal Bollettino Trecatese)