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L'Amadeus e il maestro Cavallaro conquistano la chiesa di San Francesco

Trecate - Una splendida serata di musica, meditazione e... cultura. Sabato 31 marzo alle 21 nella chiesa di San Francesco, probabilmente l'edificio sacro più amato e ricco di arte di Trecate, il maestro Gianmario Cavallaro ha diretto il Coro Amadeus - Città di Trecate per lo Stabat Mater, capolavoro di Pergolesi, che ha musicato il noto testo scritto da Jacopone da Todi. Come spiegato dal parroco don Ettore Maddalena, Jacopone visse nel Medioevo; era persona ricca ed aveva una vita agiata cui non mancava nulla. Un giorno quando si trovava con la giovane e bella moglie ad una festa di nozze avvenne una tragedia e la consorte morì. L'uomo devastato dal dolore, scoprì, prima della sepoltura di lei, che portava il cilicio. Cominciò allora un percorso di meditazione e preghiera che lo portò ad essere un grande devoto di Maria, la Madre di Gesù. A lei dedicò proprio lo Stabat Mater, che descrive in 12 piccoli passi il dolore della Madonna, ma anche un messaggio di speranza per la morte del Figlio che da lì a pochi giorni sarebbe diventata resurrezione. Pergolesi molti secoli più tardi musicò lo scritto e l'Amadeus l'ha presentato ad un pubblico davvero molto numeroso (tutti i banchi della chiesa 'esauriti' e molta gente a seguire il concerto in piedi). Bravissime anche le soliste Agnese Jurkowska (soprano) e Annamaria Giumentaro (mezzo soprano).

Nella seconda parte della serata l'Amadeus Kammerchor, insieme all'Orchestra, ha invece presentato il Gloria di Vivaldi, "perché - come ha detto ancora don Ettore - dopo il dramma della morte di Cristo, dobbiamo glorificarne la resurrezione". Anche in questo caso tanti applausi per tutti e un regalo: "All'uscita - ha concluso don Fabrizio Coppola - troverete un ramoscello d'ulivo. E' il segno della pace e della speranza che entri in tutte le case". 

Molto soddisfatta dell'esito delle tre Meditazioni in Musica l'assessore alla Cultura e vice sindaco Antonella Marchi: "Pur essendo una scelta coraggiosa, perché non di facile ascolto per tutti, abbiamo avuto grandissimi risultati in termini di pubblico. Vorrei ringraziare in particolare la Parrocchia per la collaborazione, l'Ufficio Cultura e la funzionaria dottoressa Marta Sogni per l'impegno e il 'custode' della chiesa di San Francesco, Carlo Zeno Duca, per l'estrema disponibilità".