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LUCCIOLE VAGABONDE DEL CAFFÈ CONCERTO

Storie di sciantose e canzonettiste a Napoli e nell'Italia di fine Ottocento di Gianni Lucini: venerdì 23 marzo alle 21 al Museo Civico C.G. Fanchini di Oleggio

Oleggio - 'Lucciole vagabonde del Caffè Concerto' - Storie di sciantose e canzonettiste a Napoli e nell'Italia di fine Ottocento di Gianni Lucini. Appuntamento per venerdì 23 marzo alle 21 presso il Museo Civico C.G. Fanchini in vicolo Chiesa 1 ad Oleggio (No). Le protagoniste di questo libro sono donne i cui nomi, salvo qualche eccezione, si sono persi nel tempo. Eppure sono state dee della bellezza, adorate e amate dal pubblico che talvolta hanno brillato come e più delle grandi protagoniste del Café Chantant francese. Nonostante i nomi esotici e le suggestioni biografiche costruite dai loro impresari sono quasi tutte italiane. Sullo sfondo dei racconti delle loro vite c'è l'Italia, l'Europa, talvolta il mondo, ma c'è soprattutto Napoli, la città nata dall'amore della sirena Partenope che non abbassa la testa neppure di fronte a Parigi. Raggiungere Napoli è il sogno di tutte le ragazze che scappano da casa per cambiare la loro vita. Non provengono soltanto dalla Campania, ma arrivano da ogni parte d'Italia. Sono piemontesi, lombarde, toscane, laziali ecc. Per periodi più o meno lunghi sono state dee. Hanno tenuto in pugno il destino e le passioni di uomini potenti, ma per tante di loro, non per tutte, svanito il periodo delle fortune, la vita è diventata durissima. Molte sono morte dimenticate e in miseria, altre sono state uccise da amanti gelosi, mariti o dalle tragedie della guerra. Alcune vengono addirittura venerate come sante dal popolo perché spendono il loro denaro e la loro fama per assistere poveri, indigenti e marginali. Per l'Italia codina, cattolica e moralista sono e restano peccatrici. Quando vengono uccise la morale comune assolve gli assassini e quando muoiono in circostanze misteriose nessuno indaga sulla loro morte. Idealmente collegato a Luci, lucciole e canzoni sotto il cielo di Parigi questo libro di Gianni Lucini nasce quasi per chiudere un cerchio. Come nel libro precedente non c'è moralismo nel racconto. Anche queste donne rivivono attraverso le loro storie, che non sempre finiscono bene perché la realtà raramente è uguale alle favole.

Conversa con l'autore Elisa Albera. Incursioni teatrali di Eleonora Pizzoccheri. Presso l'atrio del Museo sarà allestita una piccola mostra e alla fine della presentazione sarà possibile partecipare ad una breve visita guida.

Gianni Lucini è giornalista, scrittore, sceneggiatore, autore teatrale, cinematografico e televisivo. Ha pubblicato per Sonzogno, RCS, Hobby e Work, Hachette, Fabbri e molti altri editori.

Eleonora Pizzoccheri è nata il 28 novembre 1988 a Borgomanero. Ha iniziato a studiare teatro nel 2007 e successivamente ha perfezionato la sua formazione teatrale frequentato laboratori e stage con i registi Pierparolo Sepe, Stefano De Luca e Andrée Ruth Shammah. Nel 2015 si è laureata in Scienze dello Spettacolo all’Università Statale di Milano con una tesi sul Teatro Franco Parenti. Nell’ambito dei suoi studi universitari ha avuto modo di frequentare corsi di drammaturgia con Maddalena Mazzocut-Mis e Federica De Rosa. Da diversi anni si occupa di teatro educativo e realizzo laboratori per le scuole e spettacoli pensati per un pubblico di giovanissimi. Nel 2010 è entrata a far parte della Compagnia Teatro dei Passi in qualità di attrice. Con la stessa compagnia si occupa della messa in scena di testi classici e contemporanei.