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Piccoli e grandi tesori artistici

Sabato 4 novembre la Schola Cantorum "San Gregorio Magno" di Trecate ha tenuto un concerto nella Chiesa Parrocchiale di Casalvolone

Trecate - Sabato 4 novembre la Schola Cantorum "San Gregorio Magno" di Trecate ha tenuto un concerto nella Chiesa Parrocchiale di Casalvolone, un piccolo comune del Novarese. La chiesa romanica, dedicata a S. Pietro Apostolo, è l'antica “plebem de Casali”, citata nella bolla di papa Innocenzo II al vescovo Litifredo di Novara del 1133. La costruzione ha natali antichi e venne consacrata dal vescovo Riccardo nel lontano 1118-1119. Ma torniamo ai tempi nostri. Si è trattata di un’occasione particolare, quella di sabato scorso, alla quale è intervenuto anche il vescovo di Novara. L’intera giornata è stata dedicata all’inaugurazione dei portali, ma il protagonista del concerto è stato soprattutto l’organo da muro in cassa lignea del XIX secolo. Lo strumento, ricordiamolo, figura nel catalogo generale dei beni culturali. Nella serata, nonostante una pioggia scrosciante e le temperature ormai decisamente autunnali, la chiesa pian piano si è riempita. Il coro, diretto dal maestro Mauro Trombetta ha proposto diversi brani: dalla Cantata 147 di Bach, evidente esempio di una gioia deliziosa e contenuta, all’esplosione dell’ Alleluja di Haendel, passando attraverso alcune pagine mozartiane, tra cui il celeberrimo Lacrimosa. Da un famoso Requiem, quello di Mozart, si è giunti a quello più intimo di Puccini, scritto in occasione del quarto anniversario della morte di Giuseppe Verdi. Tra le pagine sacre è stato inserito anche qualche pezzo appartenente al repertorio lirico, come la solenne preghiera dal Mosè di Rossini, durante la quale il maestro Trombetta ha rivestito anche il ruolo di solista. Particolarmente toccanti le preghiere dedicate a Maria: Maria mater gratiae dal Transitus animae di Perosi e La vergine degli Angeli, inno religioso che chiude il finale dell'atto II de La forza del destino di Giuseppe Verdi, eseguito con notevole interpretazione vocale dal soprano Maria Grazia Nobili. Al termine di ogni triade il coro ha lasciato spazio all’esecuzione del maestro Alberto Sala, che con innegabile virtuosismo ha eseguito all’organo, appena restaurato, tre brani di grande effetto: la famosa Toccata e fuga in re minore di Bach, la preghiera di Mendelssohn e la Ciacona di Pachelbel. A conclusione del concerto è stato proposto il Dolce è sentire, tratto dalla colonna sonora del film “Fratello sole e sorella Luna”. Un pezzo più vicino agli orecchi contemporanei che suscita sempre un forte impatto emotivo. Il pubblico ha ringraziato coro, solista, organista e direttore con una stading ovation e il vescovo, monsignor Franco Giulio Brambilla, visibilmente ammirato, ha invitato la corale a cantare in Duomo.

Tra i prossimi appuntamenti ricordiamo il Gloria di Vivaldi, sabato 11 novembre, a Magenta e il Requiem di Mozart, domenica 12 novembre, a Turbigo.

M.D.