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Serata a parlare di tornado e di ricordi Made in Usa

Galliate - Si è tenuta la sera di venerdì 25 ottobre, presso la Sala Consiliare del Castello di Galliate e per il quarto anno consecutivo, la presentazione del viaggio a caccia di tornado negli USA di Valentina Abinanti. Una folla di circa 100 persone ha ammirato i suggestivi video ed ha ascoltato il racconto dell'avventura che ormai da 7 anni Abinanti compie nelle Grandi Pianure. Assieme ai suoi compagni di viaggio provenienti da diverse parti del mondo, Germania, Slovenia e Australia, ha percorso 37000 km in soli 40 giorni, visitando 13 stati tra cui Kansas, Oklahoma, Texas, Colorado. Gli ultimi 25 giorni di permanenza in particolare sono stati massacranti: temporali praticamente ogni giorno rendevano impossibili periodi di pausa ed era normale percorrere anche 1000-1500 km al giorno.

La prima parte del convegno è stata dedicata a tutti i temporali documentati, con ampio spazio a video e foto. C'è stato anche modo per puntualizzare un evento su cui molte cose sono state dette in Italia: il tornado EF5 che il 20 maggio ha colpito Moore, Oklahoma, causando la morte di oltre 20 persone. Abinanti ha spiegato come la zona in questione non sia per nulla nuova ai tornado ed anzi, viene annualmente martoriata dalla distruzione di questi vortici, anche se per fortuna spesso di intensità inferiori. Ha sottolineato che le persone erano state sì allertate ed erano pronte da giorni all'eventualità che eventi violenti si scatenassero in quella giornata, ma la dinamica di sviluppo del tornado è stata talmente rapida che il preavviso dell'arrivo del tornado è stato di pochi minuti.

Sempre nella prima parte sono stati anche menzionati due eventi tornadici significativi che hanno riguardato il nord Italia quest'anno: il 3 maggio tra Modena e Bologna vi sono stati 2 tornado (in forse un terzo), uno dei quali ha toccato, seppur per pochi istanti, il grado EF4 in quanto ha abbattuto delle costruzioni in muratura. L'altro tornado degno di nota è quello di Trezzo sull'Adda (BG), che il pomeriggio del 29 luglio ha causato danni appartenenti al livello 3 della scala Enhanced Fujita.

La seconda parte della serata è stata invece interamente dedicata al tornado che il 31 maggio ha colpito le campagne di El Reno, Oklahoma "un evento storico, che ha infranto record precedentemente esistenti e ne ha riscritti di nuovi. Una giornata dalla quale molte cose dovranno cambiare, anche nel mondo dei cacciatori di temporali". 

I dati, corredati da foto e video, riguardanti le fattezze di questo tornado hanno lasciato di stucco i partecipanti in sala: un tornado largo 4,2km, massime dimensioni mai registrate, con raffiche fino a 540 km/h che improvvisamente devia dalla sua direzione di spostamento originaria, compiendo una manovra di 90°, ingrandendosi ed intensificandosi in meno di 30 secondi, travolgendo così decine di cacciatori di tornado.

Il gruppo di Valentina non è mai stato in diretto pericolo, perchè su una opzione di strada che offriva una rapida via di fuga, ma spiega come per molti invece la caccia si sia tramutata in un incubo. "Vorrei sottolineare come queste persone non siano degli improvvisati. Si tratta di cacciatori che lo fanno anche per lavoro, con esperienza decennale...ma qui siamo di fronte ad un evento unico nella storia. Quando sei a 3km da un tornado lo consideri distanza di sicurezza, ma quando il cielo letteramente sopra di te arriva al suolo e diventa tornado in meno di 30 secondi, ci sei dentro e non c'è nulla che tu possa fare."

E' poi un momento molto toccante quello in cui ricorda i 3 ricercatori morti in questo tornado: Tim Samaras, il figlio Paul Samaras e Carl Young, i primi 3 che hanno perso la vita facendo questa attività. 

"Tim era una leggenda dello studio ai tornado. Era la persona più coscenziosa e più prudente che tutti noi conoscessimo ed è per questo che siamo rimasti sconvolti quando abbiamo appreso la notizia. Non avrebbe mai messo in pericolo se stesso nè chiunque altro del suo gruppo, figuriamoci quel giorno che c'era il figlio di 24 anni con lui" prosegue poi con un evidente nodo alla gola "hanno perso visuale suo tornado perchè era stato totalmente avvolto dalla pioggia. Quando si sono resi conto di essere in una posizione pericolosa, non c'era più nulla potessero fare, perchè sebbene non fossero ancora avvolti dal tornado vero e proprio, i venti che spiravano verso di lui erano talmente forti che l'auto non ripartiva più."

I video del tornado di Valentina e del suo gruppo, hanno poi messo in evidenza l'incredibilità dell'evento.

L'Abinanti ha infine chiuso la serata annunciando la pubblicazione a brevissimo di un suo primo libro "è la mia biografia meteorologica: come e perchè ho iniziato a cacciare tornado e tutte le mie avventure di questi anni laggiù nelle Grandi Pianure."

Per restare quindi informati sui prossimi eventi e sull'imminente uscita del libro, questo è il sito di Valentina Abinanti www.tornadoseeker.com e la pagina Facebook https://www.facebook.com/tornadoseekervalentinaabinanti.