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Varallo Pop 2015, il Paese delle Idee ha fatto 13

Varallo Pombia - Domenica 12 luglio è calato il sipario sulla XIII edizione del festival artistico- musicale “Varallo Pop”. Raggiante, colorata, esplosiva: tre aggettivi per riassumere una kermesse curata nei minimi dettagli da uno staff di più di 100 volontari, animata da decine di artisti e, soprattutto, premiata da una folla di circa 8.000 persone di ogni età che ha riempito l’area del campo sportivo della frazione Cascinetta a partire da giovedì 9. Nella foresta del divertimento ciascuna serata è stata studiata perché i pubblici più diversi potessero trovare l’habitat a loro più adatto. Obiettivo decisamente centrato: tutte e quattro le serate sono state densamente popolate, con numeri da record in occasione del concerto dei conosciuti Vallanzaska (venerdì 10) e del “Jungle Party” by A Random P, coraggioso esperimento di disco-music all’aperto diretto da giovanissimi dj (sabato 11). Buona anche la partenza con il piacevole jazz dei Wineblood, ottima la chiusura con il ritorno dei grintosi Ostetrika Gamberini, veri animali da palcoscenico, con Timothy Cavicchini.

Ancora una volta alla base del successo del Paese delle Idee un “cocktail” ben dosato di arte, musica e spettacolo, shakerato secondo l’assodata formula “pop”. Fulcro dell’evento, come sempre, la musica live, suddivisa in due momenti: gli acustici sotto il tendone ristoro, condimento ideale per gustare i deliziosi piatti preparati con efficienza dallo staff cucina, e i concerti di punta sull’attrezzatissimo e scenografico palco principale. Hanno allietato le orecchie dei commensali i Kuda, i Bandido Duo, I Joe Beltrame Cool Jazz e i Trio AcusticoLounge, mentre hanno fatto scatenare la platea gli Skapadacà, in apertura ai Vallanzaska, e gli Avanzi di Balera, prima degli Ostetrika. Ruolo chiave anche quello degli spettacoli, piacevoli intermezzi tra una band e l’altra: “Chicago’s gangster”, l’inedito show dell’autoctona “Combriccola del Musical”; le immancabili “Rondinelle”, con la ginnastica artistica; i “Due Per Duo” con una coinvolgente performance di arte di strada e la “Banda del Sogno Perduto”, con la loro animazione circense itinerante.

Un’attenzione particolare ha meritato l’Acropoli, lo storico spazio che dalla nascita del festival ha portato l’arte tra la gente. Ampliata come dimensioni e posizionata in un  punto privilegiato, in questa edizione si è liberata dagli stretti confini dei gazebo coinvolgendo gli spettatori in un percorso tra opere di arti visive realizzate con tecniche diversissime, fotografie e street-art. Prezioso il contributo apportato dall’Associazione HumanitArs14, di Busto Arsizio, presente con le opere di diversi soci e con il CoWorking Art Project, e di tutti gli artisti che hanno esposto i frutti della loro creatività (Enrico Omodeo Salé, Federica Roatta, Kia Ruffato e Federica Gianola, Katia Frizzarin, Mario Lucchini). Area hobbisti e gonfiabili per i bambini offerti dall’associazione Pro Baby sono stati, come sempre, importanti contorno della manifestazione. Presente anche Bricolando, con attività di falegnameria per i bambini, l’Associazione “Il Pianeta dei Clown”, Anpana e Sogit Cureggio.

Un contenitore vivo e attivo costruito da un’instancabile associazione no-profit e alimentato dal calore del numeroso pubblico. Tutto questo è il risultato di un festival studiato nei minimi dettagli, accudito con passione e destinato a crescere ancora. Un evento che richiama avventori anche dalle province limitrofe, nato e cresciuto per valorizzare la vita del paese e per sostenere la beneficenza.