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Ecco il nuovo WolverNight

68 pagine - 50 copie stampate, 3 euro; PDF offerta per chi vuole da 1 euro con paypal a macy69@tiscali.it Numero speciale sui Baustelle con 50 pagine a loro dedicate... e poi Motta - Diego Palazzo - Tony Gatlif - Michael Kiwanuka - The Doors - Punky Reggae Party - Paolo Benevegnù - Gulino - De Andrè

Verbania - La fanzine WolverNight nasce sul finire del 1990 con la scusa di avvicinare il gruppo punk tedesco Jingo De Lunch che si sarebbe esibito in quel periodo presso la discoteca "Sandokan" a Gravellona Toce. Massimiliano Stoto (Macy) appassionato di musica e fumetti s'inventa qualche recensione, un nome ispirato dai suoi supereroi Marvel preferiti (Wolverine & Nightcrawler), stampa cinquanta copie e si presenta al locale con gli amici Sergio e Donato. Ottenuta l'intervista che farne? Un secondo numero? Ma si.... e comincia un'avventura che per quasi venti anni e 43 numeri ufficiali (altri sei sono in realtà solo "speciali" dell'Associazione Perchè No?) ha, nel bene e nel male, caratterizzato con il Perché No? e 4 / 5 gruppi locali - che hanno raggiunto una visibilità nazionale - la scena rock underground provinciale.

La fanzine per i primi 7 numeri ha avuto una cadenza mensile e poi ha diluito le proprie uscite diventando storicamente semestrale.
Con l'ingresso in redazione di Michele Griggi e Alberto Nobili dopo i primi numeri la fanzine ha cominciato a crescere per contenuti e diffusione. Dalle 50 copie del primo numero prevalentemente diffuse a Verbania ha raggiunto tirature anche di 650 copie diffuse in tutta Italia.
Da sempre scritta con la generosità degli appassionati piuttosto che con la competenza e specificità dei fans e dei giornalisti, WN non si è mai specializzata in generi parlando sempre delle cose che piacevano agli autori, si è occupata principalmente di musica rock, non disdegnando di parlare anche di cinema, libri, fumetti e concedendo spazio a varie espressioni letterarie come poesie e racconti.
Con la redazione allargata a Sauro Zani, Marco Massarelli e Davide Rossi assieme al precedente trio, la fanzine ha probabilmente vissuto il suo periodo migliore per proposte e contenuti.
Dopodichè un lungo e lento declino con le uscite diradate e la conseguente diminuzione di copie stampate. Poi con una redazione formata da Stoto Massimiliano, Giorgio Ferroni e Agostino Roncallo negli ultimi anni questa squadra ha prodotto un paio di numeri sino al 2008  (tiratura 150 copie), che hanno significato solo un tentativo di ridefinire un progetto che aveva perso l'orientamento creativo.
WolverNight cessava nel 2009 con un numero 50 già praticamente pronto ma che non troverà luce.
WolverNight ha anche promosso il cd dei gruppi della zona "Instabile e lubrificante" (1996) e i libri di Luca Antonini "Sprut Sprut" (1994) e "Candida" (1995).
Poi encefalogramma piatto per 10 anni sino agli ultime mesi dove, con un colpo di coda, rinasce (una reunion sigh) una redazione formata da Massimiliano Stoto, Alberto Nobili, Giorgio Ferroni, Sauro Zani, Michele Griggi, Marco Massarelli e Angelo Monte con l’idea di riprendere le pubblicazioni della fanza (sia cartacea che on line).
Una "bieca" scusa per uscire di casa la sera, ritrovarsi a bere birra tra amici e sparare cazzate sul r’n’r…  incidentalmente (forse), questo porterà a nuove uscite e a nuove imprese di WolverNight.
Esce infatti il numero 51 a novembre 2019 dedicato in gran parte a Bruce Springsteen e, adesso a giugno 2020 un nuovo numero  di 68 pagine di cui 50 dedicate ai Baustelle.