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2 milioni di case italiane in cattive condizioni, ventimila nel Novarese e VCO

Rapporto Confartigianato: “Con bonus edilizia spinta per ristrutturarle”

Novara - Un quinto delle case italiane è vecchio e in cattive condizioni. Nel nostro Paese infatti, 2.051.808 edifici residenziali, pari al 16,8% del totale, sono in mediocre e pessimo stato di conservazione. Una percentuale che sale al21,1% per gliedifici costruiti prima del 1981, mentre la quota di riduce al 4,7% per gli edifici nati tra il 1981 e il 2011.

A livello provinciale, le percentuali sono del 12,3% e del 16,3% per il Novarese e il VCO. Nel Novarese gli edifici residenziali pre 1981 bisognosi di intervento sono il 15,7% del totale; nel VCO il 19%; per gli edifici più recenti, le percentuali scendono al 2 % e 1,8 %, rispettivamente.

Lo rileva un’analisi condotta da Confartigianato. In totale in Italia si contano 12.187.698 edifici residenziali - l’84,3% degli edifici totali – con 31.208.161 abitazioni.

Nel Novarese gli edifici residenziali sono oltre ottantamila, con oltre duecentomila abitazioni, nel VCO sono poco meno di sessantamila, per centocinquantamila abitazioni. Gli edifici comprendono case unifamiliari, ville, villette, case a schiera, palazzine in complessi residenziali e condomini o palazzine con negozi o sedi di attività economiche in genere a piano strada. I tre quarti (74,1%) degli edifici residenziali italiani sono stati costruiti prima del 1981 ed hanno quindi 35 anni ed oltre di vita, mentre le realizzazioni più recenti sono il rimanente 25,9%. Nel Novarese e VCO le percentuali “pre 1981” sono più alte, con il 75,4% e l’84% rispettivamente

“E’ indispensabile – spiega Michele Nicolazzi, delegato della Sezione Edilizia di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale - rendere stabili e permanenti, nella misura indicata nella legge di Stabilità 2016, gli incentivi fiscali che consentono di raggiungere più obiettivi: riqualificazione del patrimonio immobiliare, risparmio ed efficientamento energetico e difesa dell’ambiente, rilancio delle imprese delle costruzioni, emersione di attività irregolari”.

“Le cattive condizioni delle case, oltre a mettere a rischio la sicurezza dei cittadini, contribuiscono a gonfiare la bolletta energetica delle case. Secondo la rilevazione di Confartigianato, infatti, il comparto residenziale determina il 28,8% dei consumi finali di energia. Più di quanto assorbono i trasporti su strada (27,7%) e l’industria (22,7%)” prosegue Nicolazzi.

“La spinta a migliorare la condizione delle abitazioni di molti italiani arriva dai bonus fiscali per ristrutturazioni e risparmio energeticoprevisti dalla legge di Stabilità. Secondo Confartigianato, la filiera dei settori delle costruzioni e dell’indotto manifatturiero conta complessivamente 680.354 imprese e 1.664.426 addetti. In maggioranza si tratta di piccole aziende: 594.828 micro e piccole imprese fino a 20 addetti dell’edilizia, installazione di impianti e fabbricazione dei mobili, che danno lavoro complessivamente a 1.343.467 addetti. A questi si aggiunge l’indotto manifatturiero in cui operano altre 85.526 imprese e 320.959 addetti (19,3% dell’intera filiera). Nel Novarese e VCO tra Costruzioni e indotto si contano circa ottomila aziende, con poco meno di 20mila addetti”. Precisa Amleto Impaloni, direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale.