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Accordo tra Ain e Unicredit per il finanziamento di 14^ mensilità, eventuali premi e anticipo ferie

Il presidente dell'Ain, Fabio Ravanelli

Novara - Associazione Industriali di Novara e Unicredit hanno sottoscritto un accordo che consente alle aziende associate di ottenere, a condizioni molto competitive, un finanziamento a breve termine per supportare gli esborsi di natura fiscale, retributiva e contributiva relativi al pagamento della quattordicesima mensilità, ove prevista da contratto, degli anticipi ferie o di eventuali premi.

«Già a fine 2011 – spiega il presidente dell’Ain, Fabio Ravanelli – avevamo stipulato un accordo con Unicredit che ha permesso alle imprese associate di ottenere un finanziamento analogo per supportare gli esborsi di fine anno, quali tredicesime, stipendi, imposte e contributi. Vista l’attuale situazione economica e finanziaria abbiamo pensato di proporre l’accordo anche per il sostegno delle spese da sostenere nel mese di luglio. L’accordo, che è stato sottoscritto pochi giorni prima dell’assemblea annuale dell’Ain, presenta condizioni addirittura migliorative, in termini di spread, rispetto a quelle del dicembre scorso».

I finanziamenti non potranno superare la durata semestrale e saranno indicizzati all’Euribor a 3 mesi, con l’aggiunta di uno spread in funzione della classe di rating assegnata all’azienda: 2% per la classe 1 (“Sicurezza massima”), 2,15% per la classe 2 (“Sicurezza elevata”), 2,50% per la classe 3 (“Sicurezza”), 2,75% per la classe 4 (“Ampia solvibilità”), 3,50% per la classe 5 (“Solvibilità regolare”) e 4% per la classe 6 (“Discreta solvibilità”). L’importo massimo finanziabile è di 500mila euro, con un limite di 6.000 euro per dipendente. Le domande di finanziamento potranno essere presentate fino al 31 luglio 2012.

«L’accordo con Unicredit – aggiunge Ravanelli – costituisce un ulteriore tassello di quel sistema di servizi e di opportunità che l’Ain offre alle proprie aziende associate per aiutarle a superare le difficoltà finanziarie di questa delicata fase, contribuendo il più possibile a evitare loro problemi di liquidità e di “credit crunch”».