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Chi è Confartigianato… si occupa di te

Al via nel Piemonte Orientale la prima Settimana del Sociale

Novara - “Dopo tanti annunci, oggi ci siamo. La Settimana del Sociale di Confartigianato si avvia ed entra nel vivo con questo primo incontro” così il presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, Michele Giovanardi, ha aperto i lavori, la mattina di sabato 14 ottobre, all’Auditorium del Conservatorio Cantelli di Novara, del convegno di presentazione del calendario di eventi dedicati al tema del sociale e che da lunedì 16 a domenica 22 ottobre si dipanerà nelle nostre province. Un sociale fatto di relazioni “fra persone ed enti”, come ha sottolineato tra l’altro il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, intervenuto in apertura di lavori, insieme all’assessore regionale Augusto Ferrari (che ha evidenziato come la Settimana del sociale di Confartigianato “ben si inserisca dentro al processo in tema di welfare” nel quale sta l’azione della Regione Piemonte, e annunciato come imminente la pubblicazione dei bandi regionali per finanziare progetti di inclusione sociale) e al sottosegretario al Welfare Franca Biondelli (che ha ricordato gli interventi legislativi in tema di sociale, come la legge sul ‘dopo di noi’ e quella sull’autismo). La funzione sociale delle imprese artigiane, con il loro investire sulle persone attraverso il lavoro e l’apprendistato è stato invece il tema centrale dell’intervento del presidente nazionale di Confartigianato Imprese, Giorgio Merletti.

Molto atteso l’intervento del relatore della mattinata, l’imprenditore sociale Johnny Dotti, preceduto dall’illustrazione del programma della Settimana del Sociale a cura del direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, Amleto Impaloni.  Johnny Dotti ha tracciato una serrata disamina del nostro recente passato, dal pre crisi alla società liquida, in cui “tutto si riposiziona perché cambia il contesto e oggi non sappiamo ancora dove andare”. Possiamo scegliere, ha affermato Dotti tra un futuro e una società “più efficiente e più sicura ma sostanzialmente ipermedializzata e con una libertà di fondo che è libertà di scelta, di consumo, con una società che non esiste più in cui non ci sono più legami sociali  … e un impegno a costruire un nuovo contesto, un nuovo legame sociale”. Con l’organizzazione di una Settimana del Sociale, Confartigianato “si prende una responsabilità pubblica, perché welfare non è solo assistenza ma scelta di legame sociale, è rigenerare comunità perché la società, la nostra, non esiste più”.

Ricca la partecipazione alla successiva  tavola rotonda dal titolo  “A chi compete il nuovo sociale” . Moderata da Massimo Cavino, professore ordinario di Diritto Costituzionale dell’Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro, ha visto la partecipazione di Franco Zanetta (Presidente Fondazione Banca Popolare di Novara per il territorio, che ha ricordato l’impegno e i progetti per il sociale della Fondazione da lui presieduta) di Franco Francavilla (Dirigente Tecnico Ufficio Scolastico Regionale, che ha auspicato una coprogettazione fra scuola e impresa, peruna alternanza scuola lavoro di qualità)  di Federico Moine (Esperto Terzo Settore, che ha analizzato le riforme normative che stanno ridefinendo il settore) di Emanuele Urbani (Medico, che ha illustrato le opportunità della tecnologia al servizio della domanda di salute e assistenza medica) di Davide Anni (Volontario in  servizio Civile con ANCOS, che ha illustrato i due progetti che, nel campo sociale, lui e l’altra volontaria in servizio nella sede di Novara – Manuela Cuccu – stanno portando a compimento).

In chiusura gli interventi di Davide Moccia, consulente, e di Mario Vadrucci, direttore nazionale INAPA Confartigianato, che hanno illustrato alcuni aspetti concreti del lavoro di Confartigianato peril nuovo sociale, come la APP “Visitami”, per la ricerca e prenotazione di visite mediche, attiva da poche settimane anche nelle nostre province,  e la piattaforma “Tre cuori” per la gestione degli interventi di welfare.

L’accoglienza all’evento è stata realizzata grazie a un progetto di alternanza scuola lavoro con l’istituto Tecnico Economico Mossotti di Novara.