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Come cambia l’occupazione nelle imprese novaresi?

Novara - Un mercato del lavoro caratterizzato da andamenti eterogenei, con difficoltà soprattutto sul fronte dell’occupazione dipendente: questo il quadro che emerge dall’analisi dei dati di fonte SMAIL ed Excelsior presentata giovedì 7 febbraio presso la Camera di Commercio di Novara.

«Le previsioni di assunzione di personale dipendente si confermano in ribasso anche per il primo trimestre dell’anno, così come era emerso dai dati Excelsior relativi all’intero 2012, che segnalavano invece disponibilità ad assumere superiori alla media da parte delle imprese esportatrici ed innovatrici – ha commentato Paolo Rovellotti, presidente della Camera di Commercio di Novara – È proprio su queste voci, internazionalizzazione ed innovazione, che si concentra il 60% delle risorse stanziate dall’Ente camerale per il 2013, pari complessivamente a 3,6 milioni di euro, cifra superiore rispetto al preventivo 2012. Nel corso dell’anno – aggiunge Rovellotti – verrà inoltre realizzato il progetto Risorse per i nuovi mercati, un’iniziativa che punta a formare giovani e imprese, rafforzando le loro competenze in tema di proiezione internazionale ed incentivando la messa a punto di strategie di accesso e consolidamento sui mercati esteri».

Pietro Aimetti, Vice Presidente del Gruppo Clas, è quindi entrato nel merito dell’analisi, illustrando le principali variazioni relative all’occupazione provinciale negli ultimi cinque anni e le previsioni di assunzione per il trimestre in corso.

I dati SMAIL, in particolare, evidenziano un calo degli addetti (che includono imprenditori e dipendenti) pari al -5% tra giugno 2012 e giugno 2007; flessione che scende al -13,4% in riferimento alla componente artigiana.

A livello settoriale l’andamento si rivela alquanto eterogeneo: nel quinquennio di riferimento l’occupazione appare in discesa nell’industria (-11,7%) e nelle costruzioni     (-13,3%); stabile in riferimento all’agricoltura e in leggero aumento nei servizi (+1,8%), con incrementi a due cifre per il comparto dell’alloggio e ristorazione e per quello della sanità e assistenza sociale.    

Restringendo l’analisi al periodo giugno 2012/giugno 2009 emerge come l’occupazione generata dalle nuove imprese nate nel triennio sia leggermente inferiore a quella delle imprese nel frattempo cessate: le maggiori sofferenze, con una perdita di oltre 2.200 addetti, provengono dunque da imprese attive già esistenti. Nel periodo di riferimento si riduce, inoltre, la quota di imprenditori under 35, che scende dal 16,3% al 13,6% del totale.

Per quanto riguarda i programmi di assunzione previsti dalle imprese novaresi, i dati Excelsior indicano per il primo trimestre dell’anno in corso una previsione di 1.160 entrate di lavoratori, sia subordinati sia autonomi, a cui si contrappongono circa 1.520 uscite (dovute a scadenza di contratti, pensionamento o altri motivi), con un conseguente saldo negativo pari a circa 350 unità.

La componente penalizzata è quella del lavoro dipendente, per la quale si prevedono, nell'arco del trimestre, 670 assunzioni e circa 1.440 uscite, vale a dire circa 770 posti di lavoro in meno.

Questa contrazione è parzialmente compensata da variazioni positive con riferimento alle altre modalità contrattuali, per le quali - come in genere avviene a inizio anno, quando tipicamente si stipulano i nuovi contratti - il numero di contratti attivati dovrebbe superare ampiamente quello dei contratti in scadenza: +190 unità è il saldo previsto per i contratti di somministrazione, +110 quello delle collaborazioni a progetto, e +120 quello degli altri contratti (collaborazioni occasionali e incarichi a professionisti con partita IVA).

Considerando le sole assunzioni dipendenti, si osserva un aumento della richiesta di esperienza specifica rispetto al trimestre precedente, richiesta che interesserà il 69% delle assunzioni totali (quota superiore di 11 punti alla media regionale). In particolare, al 30% dei candidati sarà richiesta un’esperienza nella professione e al 39% un’esperienza almeno nel settore dell’impresa.

La quota di assunzioni dipendenti difficili da reperire passa dall’11% del quarto trimestre dell'anno scorso al 15%, in linea con la media regionale.

I problemi nel trovare personale vengono imputati in misura quasi paritaria all’inadeguatezza della preparazione dei candidati (7%) e alla scarsa presenza delle figure ricercate (8%). Fra i diversi settori, le difficoltà di reperimento risultano più marcate nelle industrie metalmeccaniche ed elettroniche e nei servizi alle persone, dove circa una figura su cinque risulta difficile da reperire.

Tutti i materiali presentati nel corso dell’incontro sono disponibili sul sito camerale all’indirizzo www.no.camcom.gov.it/SMAIL.