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Concorso per 4.000 infermieri e poi il 118 rischia grossi disservizi per mancanza di personale

“Una situazione inaccettabile e vergognosa dovuta alle scelte sbagliate della Regione che ha puntato sulla mobilità e non fa assunzioni. Il 118 rischia di saltare per aria”

Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Nursing Up, Delli Carri e Amerio: "La Centrale operativa del 118 è allo sbando più completo. Tra maternità e malattie praticamente non è più possibile coprire i turni con la normale alternanza di personale e così i singoli sono costretti ad allucinanti servizi di tantissime ore consecutive. Tutto ciò perché con il blocco del turn over e delle assunzioni non c’è personale sufficiente per garantire una corretta distribuzione dei carichi di lavoro che preveda anche che qualche professionista, per maternità o perché sta male, possa saltare delle giornate. Andando avanti così non sono da escludere, nelle prossime settimane, seri problemi del servizio”. La denuncia arriva da Claudio Delli Carri e da Roberto Amerio, segretario e dirigente del Nursing Up, il sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, per sottolineare la situazione di totale caos che regna nella centrale operativa del 118. Una situazione che per il sindacato è ancora più incomprensibile e assurda se si pensa alla lista di 4.000 infermieri che hanno fatto il concorso a Novara e sono senza impiego. “Con le decisioni assurde della Regione – aggiungono Delli Carri e Amerio -, che ha impostato le sue scelte di riorganizzazione del sistema solo sulla mobilità, senza prevedere nuove assunzioni che invece sono vitali in questo momento, il rischio concreto, reale, è che il 118 subisca clamorosi disservizi. Da una lato abbiamo 4000 mila infermieri che hanno fatto il concorso a Novara e dall’altro altra abbiamo un servizio vitale che rischia seri problemi di funzionamento per mancanza di personale. Una follia. Aspettiamo forse che qualcuno che ha necessità urgente possa telefonare al 118 e ricevere il servizio necessario con tempi più lunghi di quelli che sarebbero opportuni, con tutte le conseguenze del caso? Non capiamo assolutamente che cosa si aspetti ad agire prima che ad andarci di mezzo siano la salute e il servizio reso ai cittadini”.