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Concorso enologico Calice d’Oro dell’Alto Piemonte

Novara - Azienda agricola Bianchi Cecilia di Briona, Il Roccolo di Mezzomerico e Rovellotti Viticoltori in Ghemme sono le aziende vincitrici della quinta edizione del Concorso Enologico Calice d’Oro dell'Alto Piemonte, organizzato dalla Camera di Commercio di Novara in accordo con gli Enti camerali di Biella, Verbano Cusio Ossola e Vercelli e con la collaborazione dell’Associazione Enologi Enotecnici Italiani, partner tecnico dell’iniziativa. Le operazioni di selezione, divise in due sessioni, si sono svolte venerdì 27 novembre presso l’Ente camerale novarese.

Ad aprire la manifestazione è stato Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara: «La partecipazione al concorso rappresenta già un premio perché esprime una ricerca della qualità e una volontà di confronto e miglioramento: oltre a “essere”  – ha sottolineato Comoli– è altrettanto importante che anche gli altri ci riconoscano e su questo fronte i dati relativi alle vendite di vino italiano all’estero forniscono segnali confortanti, con una diminuzione tendenziale in volume nel primo semestre 2015, ma un aumento in valore, indice di una più elevata qualità percepita».       

Sono inoltre intervenuti Pier Benedetto Francese, presidente della Camera di Commercio di Vercelli e il vice prefetto Marco Baldino, mentre Giacomo Moretti di Assoenologi ha illustrato le diverse fasi delle operazioni di selezione. I 42 vini dell’edizione 2015 sono stati così suddivisi nelle categorie previste dal regolamento: 10 in Colline Novaresi, Coste della Sesia e Valli Ossolane d.o.c. bianchi; 19 in Colline Novaresi, Coste della Sesia e Valli Ossolane d.o.c. rossi e rosatie 13 in Nebbioli da invecchiamento (Boca, Bramaterra, Fara, Gattinara, Ghemme, Lessona, Sizzano).

I campioni sono stati prelevati e catalogati dalla Camera di Commercio di Novara e successivamente resi anonimi dal dottor Marco Baldino, pubblico ufficiale. È quindi avvenuta la formazione, per sorteggio, delle tre commissioni di valutazione, ognuna delle quali composta da un giornalista e sei enologi (di cui due operanti nelle province interessate dal Concorso), sotto la presidenza dell’Associazione Enologi Enotecnici Italiani.

Ogni vino è stato valutato dalle commissioni ed il risultato finale di ogni campione è stato calcolato, dopo aver eliminato la scheda con il punteggio più alto e quella con il punteggio più basso di ogni commissione, attraverso la media aritmetica delle 15 schede rimanenti.

A tutti i vini che hanno conseguito il punteggio complessivo di almeno 80 centesimi, corrispondenti all’aggettivazione “ottimo” in base al metodo di valutazione Union Internationale des Oenologues, è stato assegnato un diploma di merito. Al vino di ogni categoria che ha ottenuto il miglior punteggio, purché raggiunto il minimo di 85 centesimi, è stato attribuito il trofeo “Calice d’Oro 2015”.