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Confartigianato su tesoretto nella Sanità e pensioni di reversibilità

Adriano Sonzini

Novara - “Se è vero, come ha previsto la Ragioneria di Stato, che nel 2017 vi sarà un tesoretto di almeno un miliardo e mezzo per la sanità, è bene che rimanga a disposizione della sanità e non venga utilizzato dal Governo per fare cassa”. E’ quanto dichiara Andriano Sonzini, presidente ANAP Confartigianato Imprese Piemonte Orientale a seguito delle recenti dichiarazioni del ministro della Salute Beatrice Lorenzin. “Siamo d’accordo con il ministro a proposito del fatto che le inaspettate risorse, per la verità ancora incerte, potrebbero essere utilizzate per lo sblocco del turn over e per i farmaci innovativi. Ma, a nostro avviso, almeno una parte di queste dovrebbe andare – prosegue il presidente Sonzini – ad attenuare il disagio dei circa 9 milioni di italiani che, secondo i dati dei vari Centri studi, non si curano più”. Quella in atto, secondo Sonzini, “è una situazione assolutamente insostenibile alla quale il Governo deve porre rimedio. Naturalmente – conclude il presidente ANAP – vanno individuati i modi per raggiungere questo scopo: e uno potrebbe essere quello di ridurre il costo dei ticket sanitari, almeno per quelle prestazioni alle quali si rinuncia ma che viceversa sono indispensabili per la salute, e tra queste vi sono soprattutto quelle che riguardano gli anziani”.

Altro tema caldo su cui pone l'attenzione Confartigianato è quello delle pensioni di reversibilità: “A nome di milioni di pensionate e pensionati che già godono della pensione di reversibilità e di quelli che potrebbero nel prossimo futuro averne diritto, chiedo al Governo di fare chiarezza immediata su cosa comportano per le famiglie le innovazioni contenute nel disegno di legge delega sulla povertà”. La richiesta viene dal presidente ANAP Confartigianato Imprese Piemonte Orientale Adriano Sonzini, che evidenzia come le notizie date dai media sull’assoggettamento a requisiti reddituali e patrimoniali più stringenti per avere diritto alla prestazione stia facendo crescere nelle famiglie “grande allarme e incertezza”. “Dalle dichiarazioni degli esponenti del Governo non sono emerse rassicurazioni del tutto convincenti e la nostra organizzazione – prosegue Sonzini – riceve quotidianamente decine di telefonate e lettere da iscritti e non iscritti preoccupati che chiedono informazioni su cosa contiene il provvedimento di legge e quali potranno essere le conseguenze per loro. Alla luce di tutto ciò – conclude Sonzini – mentre dichiariamo la nostra contrarietà a un eventuale stravolgimento dell’istituto della reversibilità, che è una norma di carattere previdenziale e, come tale, un diritto che si matura con la contribuzione, sollecitiamo il Governo a chiarire i nodi più controversi e ridare tranquillità ai pensionati e alle loro famiglie. E’ nostro diritto capire quali sono le intenzioni rispetto alla retroattività della norma, all’assoggettabilità delle prestazioni all’ISEE e quali saranno le percentuali di cumulabilità”.