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Cyber virtù/Cyber pericoli

Se n'è parlato alla Sala del Compasso di Novara grazie a Confartigianato. Presentato anche il progetto WE DO FABLAB
Presentazione di WE DO FABLAB

Novara - Rete e mondo virtuale protagonisti alla Sala del Compasso della Cupola di San Gaudenzio, per la prima Settimana del Sociale di Confartigianato. Ne hanno dibattuto ieri sera in una tavola rotonda sul tema Cyber virtù e cyber pericoli la senatrice Elena Ferrara, il procuratore della Repubblica di Novara Marilinda Mineccia, psicologo Alberto Pellai, il presidente del  WE Do FAB LAB Massimiliano Ferré e Michele Govanardi, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale. Moderatore don Giuseppe Guaglio. Aprendo il confronto sul ruolo della tecnologia e dei social nella nostra vita, Alberto Pellai ha ricordato come esista “una parte che ci fa bene  e una parte che non abbiamo previsto … nel mondo reale controlliamo più facilmente noi stessi, nel mondo virtuale perdiamo il controllo che abbiamo nel mondo reale”. Social che vanno veloci, che ci connettono con il mondo, ma “la velocità è un nemico del nostro cervello” ha ammonito ancora Pellai “la parte del nostro cervello che va velocemente è quella emotiva, che non pensa … ‘non ci avevo pensato’ è la giustificazione più diffusa di chi compie atti riprovevoli sul web e sui social”.

La senatrice Elena Ferrara è intervenuta richiamando i motivi ispiratori della legge sul cyber bullismo di cui è stata prima firmataria, ammonendo sulla “bulimia da social” che prende molti giovani che cercano su queste piattaforme il proprio “riconoscimento sociale”. Solo una “comunità educante” – ha concluso – ci può salvare.

Il mondo dell’impresa alle prese con il digitale è stato invece rappresentato dall’intervento del presidente di Confartigianato: “Anche il mio lavoro è cambiato, è diventato da manuale a digitale” ha affermato Giovanardi che ha ricordato le opportunità del piano Industria 4.0 per l’accesso alle nuove tecnologie per le imprese.

Massimiliano Ferré ha auspicato che i giovani possano sviluppare meglio le competenze informatiche e logiche (“Occorre insegnare in modo intelligente la programmazione, esistono modalità con giochi e interazioni”)  per un accesso responsabile e maturo alla tecnologia e un uso consapevole degli strumenti elettronici.

Il Procuratore della Repubblica Marilinda Mineccia ha sottolineato come Internet manchi di profondità e come “vada insegnata la comunicazione emotiva” e indicato successivamente alcune forme di reati comuni sulla rete, come il ransomware, un virus che limita l'accesso del dispositivo che infetta, richiedendo un riscatto (ransom in Inglese) da pagare per rimuovere la limitazione.

La tavola rotonda è stata preceduta dall’illustrazione dell’attività del WE DO FABLAB, che ha sede a Bellinzago Novarese, è un Faber lab, “E’ uno spazio di co-working e co-making, non solo una condivisione di spazi e lavoro ma fiducia fra le persone. Un luogo del fare tecnologico e dell'artigianato digitale. Uno spazio culturale aperto a tutti!” come ha ricordato il presidente Massimiliano Ferrée sviluppa corsi, iniziative e promuove cultura sul territorio. Collabora con il Comune di Bellinzago Novarese ed è affiliato ad ANCOS Confartigianato (www.wedofablab.it).