Share |

Demografia delle imprese novaresi

Segnali di tenuta nel primo semestre dell’anno, difficoltà presenti ma più attenuate per artigianato e costruzioni
Maurizio Comoli

Novara - Si è aperto con un segno più il bilancio demografico delle imprese novaresi nel 2016: il saldo tra iscrizioni e cessazioni effettuate nel periodo gennaio-giugno sfiora infatti le 100, pari ad una variazione del +0,3% (+0,62% nel secondo trimestre). «La tenuta emersa nelle precedenti rilevazioni trova conferma anche nel primo semestre dell’anno – commenta Maurizio Comoli (nella foto), presidente della Camera di Commercio di Novara – così come si conferma la maggiore difficoltà manifestata dalle imprese artigiane e da quelle delle costruzioni, sebbene con flessioni più contenute rispetto al passato. Il quadro complessivo appare dunque all’insegna dell’eterogeneità: il consolidamento dei segnali positivi e il recupero delle perdite accusate in questi anni richiederà tempi non brevi, visto anche il rallentamento dei mercati esteri. In questo scenario la vicinanza e il supporto delle istituzioni alle imprese diventano ancor più determinanti – sottolinea Comoli – Ci auguriamo che questa esigenza di prossimità venga adeguatamente preservata dal provvedimento di riordino degli enti camerali, atteso a breve, affinché il processo di riorganizzazione delle camere di commercio valorizzi il loro ruolo di facilitatori dello sviluppo, grazie al loro legame con il territorio, di cui sono parte attiva».

Quadro Generale - Sono 1.141 le aziende che si sono iscritte al registro delle imprese nel primo semestre dell’anno, mentre 1.047 hanno cessato la propria attività (al netto delle cessazioni d’ufficio), con una consistenza del sistema imprenditoriale novarese che al 30 giugno 2016 ammonta a 30.862 unità registrate. L’andamento dell’artigianato, pur mitigato rispetto alle flessioni degli anni passati, appare in controtendenza rispetto alla dinamica provinciale: nel corso del periodo in esame le cessazioni hanno infatti superato gli avvii d’impresa, con un saldo annuale negativo, corrispondente a -63 unità. La progressiva erosione della base imprenditoriale fa sì che la consistenza delle ditte artigiane si attesti a 9.632 unità registrate al 30 giugno 2016.                        

Dinamiche Settoriali - Sotto il profilo settoriale sono i servizi ad evidenziare i risultati più positivi, con entità diverse a seconda delle varie attività: il saldo più favorevole, in valori assoluti, è quello dei servizi alle imprese (+71 unità) seguito, a distanza, dall’alloggio e ristorazione, che guadagna 17 unità, mentre gli altri comparti si mantengono pressoché stabili. Cresce leggermente la consistenza delle attività commerciali, con 16 unità in più nel semestre di riferimento, così come quella dell’agricoltura, che evidenzia un saldo positivo pari a +28 unità. Si assottiglia, invece, la base imprenditoriale delle costruzioni, che arretrano di 40 unità (50 quelle perse nel primo semestre 2015), mentre il bilancio demografico dell’industria manifatturiera appare stazionario.

Per quanto riguarda la composizione settoriale, alla data del 30 giugno 2016 il sistema produttivo locale risulta costituito da 30.862 imprese, di cui 27.594 attive ed operanti per il 7,9% nell’agricoltura, per il 29,9% nell’industria (di cui 17,6% nelle costruzioni e 12,3% nell’industria in senso stretto) e per il 62,2% nel terziario (di cui 25,2% nel commercio e 37% negli altri servizi).

Forma Giuridica - L’analisi della forma giuridica conferma il dinamismo delle società di capitale, che tra gennaio e giugno 2016 evidenziano un saldo di +137 unità, pari ad una variazione del +2,1% (a fronte di una media provinciale del +0,3%), facendo così salire l’incidenza delle società di capitali al 21,7% delle imprese registrate complessive. Appare invece negativo il saldo anagrafico delle ditte individuali, con 467 unità aperte nel periodo in esame (il 40,9% di quelle totali) e 534 cessate (pari al 51% di quelle complessive), portando l’incidenza delle imprese con titolare unico al 56,4% di quelle provinciali. Nel primo semestre 2016, infine, si rilevano 86 iscrizioni e 117 cessazioni relativamente alle società di persone, con una consistenza a fine giugno di 5.999 unità produttive, corrispondente al 19,4% del tessuto imprenditoriale novarese.