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Demografia delle imprese novaresi: il bilancio del 2012 “tiene”

Paolo Rovellotti

Novara - Continua a rallentare, pur mantenendosi positivo, l’andamento demografico del sistema imprenditoriale novarese, che nel corso del 2012 acquista 193 unità, con un lieve calo del ritmo di crescita rispetto al 2011: i dati della rilevazione Movimprese-Infocamere, elaborati dalla Camera di Commercio di Novara, segnalano infatti il passaggio da un tasso di sviluppo del +0,7%, registrato a fine 2011, all’attuale +0,6%.

«Il nostro tessuto produttivo continua a tenere - commenta Paolo Rovellotti, presidente dell’Ente camerale (nella foto) – ma con evidenti segnali di difficoltà: il tasso di natalità ha conosciuto una lieve, ma ulteriore diminuzione, avvicinandosi al risultato del 2009, il più basso degli ultimi dodici anni; la performance delle società di capitali, pur migliore di quella complessiva, si è dimezzata rispetto alla scorso anno. Ciò di cui le imprese hanno maggiormente bisogno in questo momento – aggiunge Rovellotti – è un sistema creditizio che premi e sostenga le potenzialità di reddito di progetti innovativi e un’autentica semplificazione degli adempimenti burocratici: l’amministrazione pubblica deve tener conto di queste circostanze e dare una risposta concreta agli imprenditori, i quali, nonostante tutto, non demordono e continuano a operare».

Sono 2.185 le aziende che si sono iscritte al registro delle imprese tra gennaio e dicembre 2012, mentre 2.017 hanno cessato la propria attività. Le cessazioni salgono peraltro a 2.432 se si includono anche quelle effettuate d’ufficio nel corso dell’anno, pari a 415, con una conseguente riduzione della consistenza del tessuto imprenditoriale locale, scesa a 31.843 unità registrate (a fronte delle 32.065 di fine 2011).

Sotto il profilo settoriale, l’andamento demografico generale delle imprese novaresi continua ad essere sostenuto principalmente dal terziario, che evidenzia un saldo attivo dello stock di imprese registrate per quasi tutti i comparti. Chiudono l’anno con un bilancio negativo, invece, edilizia, manifatture ed agricoltura: le costruzioni, in particolare, perdono 85 unità produttive; la consistenza dell’industria manifatturiera si riduce complessivamente di 39 unità, con un calo di 46 imprese nel comparto della meccanica ed elettronica, mentre l’agricoltura conosce una diminuzione decisamente più contenuta, pari a -6 unità. Le attività economiche che conoscono gli incrementi più significativi, in termini assoluti, sono l’alloggio e ristorazione (+103 unità), il commercio (+101 unità), i servizi alle imprese (+70 unità) e i servizi alle persone (+33 unità). 

Chiude l’anno in passivo l’artigianato novarese, che a fine 2012 evidenzia un saldo demografico pari a -127 unità, vedendo scendere la propria consistenza a 10.554 imprese.

«Rispetto al 2011 è diminuito il numero delle cessazioni, ma anche quello delle iscrizioni – spiega Adriano Sonzini, presidente della Commissione Provinciale per l’Artigianato – La crisi è una realtà comune, ma viene avvertita in maniera amplificata dagli artigiani, soprattutto nel settore dell’edilizia, che nel corso del 2012 ha perso ben 117 unità produttive».

Alla data del 31 dicembre 2012, pertanto, il sistema produttivo locale risulta costituito da 31.843 imprese, di cui 28.851 attive ed operanti per il 7,8% nell’agricoltura, per il 32,2% nell’industria (di cui 19,6% nelle costruzioni e 12,6% nell’industria in senso stretto) e per il 59,9% nel terziario (di cui 24,9% nel commercio e 35% negli altri servizi).

Dall’analisi della forma giuridica emerge come le società di capitale, che rappresentano il 19,4% delle imprese registrate nel Novarese, evidenzino tra gennaio e dicembre 2012 un ritmo di crescita del +1,7% (a fronte di una media provinciale del +0,6%), variazione che in termini assoluti si traduce in un saldo di 102 unità, equivalente ad oltre la metà del saldo complessivo dell'anno. Si mantiene stabile, invece, la dinamica delle ditte individuali (+0,2%), che durante il 2012 aprono 1.529 sedi, pari al 69,8% delle iscrizioni complessive, ma concentrano, nel contempo, il 73,8% delle cessazioni (1.489 in termini assoluti), con un’incidenza sul totale delle imprese novaresi registrate pari al 56,8%. Nel 2012, infine, si rilevano 266 iscrizioni (12,2% del totale) e 264 cessazioni (13,1%) relativamente alle società di persone, con una consistenza a fine dicembre di 6.767 unità produttive, corrispondente al 21,3% del tessuto imprenditoriale novarese.