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Demografia delle imprese novaresi: positivo il saldo 2016

Si attenuano le criticità per costruzioni e artigianato
Maurizio Comoli

Novara - Si è chiuso con un segno più il bilancio demografico delle imprese novaresi relativo all’anno 2016: il saldo tra iscrizioni e cessazioni effettuate nel periodo gennaio-dicembre risulta pari a un’ottantina di unità, con una variazione annuale del +0,3%. «Per il quarto anno consecutivo la performance novarese risulta l’unica positiva a livello regionale – commenta Maurizio Comoli (nella foto), presidente della Camera di Commercio di Novara – Anche nel 2016 l’andamento demografico di tutte le province piemontesi evidenzia infatti delle flessioni, con l’unica eccezione di Torino, il cui risultato appare improntato alla stabilità. La tenuta del nostro sistema imprenditoriale non può dirsi generalizzata, visti i cali che ancora colpiscono costruzioni e artigianato, ma l’attenuarsi delle perdite rispetto al passato rappresenta comunque un segnale incoraggiante. In un contesto caratterizzato da cambiamenti sempre più rapidi – continua Comoli – la via della ripresa passa dalla capacità di cogliere le opportunità di business offerte dalle nuove tecnologie, adeguando modelli organizzativi e processi produttivi: una sfida particolarmente impegnativa per le piccole e medie imprese che vede l’Ente camerale impegnato ormai da anni nell’offrire iniziative di supporto alla digitalizzazione e all’innovazione aziendali».

Quadro Generale - Sono 1.900 le aziende che tra gennaio e dicembre si sono iscritte al registro delle imprese, mentre 1.824 hanno cessato la propria attività (al netto delle cessazioni d’ufficio), con una consistenza del sistema imprenditoriale novarese che alla fine del 2016 ammonta a 30.557 unità registrate. L’andamento dell’artigianato continua a mantenersi in controtendenza rispetto alla dinamica provinciale: anche nel corso del 2016 le cessazioni hanno superato gli avvii d’impresa, con un saldo annuale corrispondente a -73 unità, ancora negativo, seppur meno intenso del bilancio evidenziato a fine 2015, quando le perdite avevano raggiunto le 122 unità. La progressiva erosione della base imprenditoriale fa sì che la consistenza delle ditte artigiane si attesti a 9.543 unità registrate al 31 dicembre 2016.                        

Dinamiche Settoriali - Sotto il profilo settoriale si conferma la capacità di tenuta dei servizi, che evidenziano risultati positivi in tutti i comparti, pur con entità molto diverse: il saldo più favorevole, in valori assoluti, è quello dei servizi alle imprese (+82 unità), seguito, a distanza, da quello dei servizi alla persona (+15) e dall’alloggio e ristorazione (+9). In lieve incremento appare anche l’agricoltura, che guadagna 12 unità. Si mantiene pressoché stabile, invece, la consistenza delle attività commerciali, con una variazione di -2 unità, mentre il saldo dell’industria permane negativo, ma con variazioni più contenute rispetto al passato. La manifattura, in particolare, perde 12 unità (a fronte di un saldo di -28 unità nel 2015) e le costruzioni arretrano di 40 unità (106 quelle perse nel 2015).

Alla data del 31 dicembre 2016 il sistema produttivo locale risulta costituito da 30.557 imprese, di cui 27.315 attive ed operanti per il 7,9% nell’agricoltura, per il 29,9% nell’industria (di cui 17,6% nelle costruzioni e 12,3% nell’industria in senso stretto) e per il 62,2% nel terziario (di cui 25,2% nel commercio e 37% negli altri servizi).

Forma Giuridica - L’analisi della forma giuridica conferma il dinamismo delle società di capitale, che tra gennaio e dicembre 2016 evidenziano un saldo di +186 unità, pari ad una variazione annuale del +2,8% (a fronte di una media provinciale del +0,3%), facendo così salire l’incidenza delle società di capitali al 22,1% delle imprese registrate complessive. Appare invece negativo il saldo anagrafico delle ditte individuali, con 1.324 unità aperte nel periodo in esame (il 69,7% di quelle totali) e 1.363 cessate (pari al 74,7% di quelle complessive), portando l’incidenza delle imprese con titolare unico al 56,4% di quelle provinciali. Nel 2016, infine, si rilevano 158 iscrizioni e 242 cessazioni relativamente alle società di persone, con una consistenza a fine dicembre di 5.800 unità produttive, corrispondente al 19% del tessuto imprenditoriale novarese.