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Fp Cgil sul caso Eurotrend

Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Paolo Del Vecchio, segretario generale di Fp Cgil Novara Vco: "Le ultime vicende seguite al recesso dall’appalto della Cooperativa Sociale Eurotrend portano inevitabilmente a ragionare del perché si è arrivati fino a lì, ma ancora di più a ragionare su come il servizio pubblico non sia in grado di prevenire determinate conseguenze, e ancora più a monte del perché la politica, e cioè quella che fa le scelte, non vuole decidere di ribaltare la situazione e di riprendersi in mano la gestione diretta dei servizi alla persona. Perché, per veramente salvaguardare, rispettare e valorizzare la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori e garantire servizi di qualità ai cittadini, non ci si può accontentare di essere, in maniera roboante, soddisfatti di aver risolto il problema in 48 h… Dovrebbe essere la norma e non un elemento di valore che sta sopra a tutto. Perché la situazione critica, sia economica che gestionale, di questa cooperativa era nota da tempo, e il servizio è stato da noi costantemente informato sia dei disservizi che tale cooperativa creava, sia della grave situazione economica che essa presentava. Si deve quindi ritornare a ragionare su come è veramente messa la Pubblica Amministrazione, che è il luogo in cui DEVONO essere garantiti i diritti di tutti e per farlo deve essere ben strutturata, con il personale necessario ad operare con qualità ed efficienza, ben organizzata, ben valorizzata e non sottofinanziata. Da anni a causa dei tagli procurati dalle scelte politiche a partire da quelle di centro destra con le leggi Brunetta (purtroppo ancora attuale ministro della funzione pubblica) si è distrutta la pubblica amministrazione che si ritrova con forti carenze di personale, pensionamenti poco sostituiti, ed alta età media dei dipendenti in servizio, il più delle volte messi essi stessi in difficoltà dalla mole enorme di lavoro da fare. Se la Politica non ridà centralità al pubblico, allora i fatti come quello di Eurotrend, ma ce ne sono tanti altri in tutta Italia ed in molti altri settori, continueranno a ripetersi e non solo per “colpa” del privato che gestisce male ma la prima causa di tale situazione deriva dalla Politica che ha scelto e continua a scegliere di non investire sulla Pubblica Amministrazione. La politica locale, di tutti i partiti, non può limitarsi a scaricare responsabilità sulle “scelte” politiche Regionali o Nazionali: al governo oggi ci sono TUTTI i più grandi partiti attuali, ed alla Opposizione c’è uno dei partiti che comunque è nelle maggioranze di molte giunte comunali, provinciali regionali. E allora se non si battono per sollecitare le loro istanze superiori per cambiare le cose, è l’ennesima conferma che essi stessi sono complici attori del “loro” progetto di destrutturazione del sistema pubblico a favore di un privato che, come prova il fallimento di Eurotrend, non è altrettanto efficace ed efficiente come la narrazione “politica”, sì politica, vuole fare intendere. Il sindacato si mobiliterà, ma se la politica ad ogni livello non cambierà, attraverso nuove scelte il suo disegno di ristrutturazione e allargamento del perimetro pubblico allora casi come quello di Eurotrend continueranno a verificarsi a scapito delle retribuzioni delle lavoratrici e lavoratori, della qualità dei servizi, cioè di coloro che “subiscono” le scelte di chi ha deciso di governare. E la politica si accontenterà di “aver risolto il problema in 48 h”.. che tra l’altro non sarà neanche così ma sarà un processo lungo recuperare la fiducia di chi lavora, e di chi usufruisce dei servizi".