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INDUSTRIA 4.0 – LA PRIORITÀ DELLE COMPETENZE

Le nuove frontiere della Logistica e della Supply Chain
Fabio Ravanelli

Novara - La quarta rivoluzione industriale impone senza sconti di mettersi in rete per diventare più competitivi. In particolare le Piccole e Medie Imprese (PMI) devono poter cogliere le innovazioni di Industria 4.0 sapendo che sono indissolubilmente intrecciate con la logistica, che – nel nuovo scenario degli ultimi anni - assume un ruolo centrale e a pieno titolo si può definire logistica 4.0. Ecco perché PMI, aziende di IT e operatori logistici, debbono imparare a fare sistema, migliorando così le richieste sempre più flessibili e sofisticate da parte del consumatore finale.

Se ne parlerà a Novara il prossimo 22 novembre, dalle 14 alle 18, all’Associazione degli industriali di Novara (AIN), durante il 2° convegno  promosso da ISCA International Supply Chain Academy (già SCM Academy) CONFINDUSTRIA Piemonte, in collaborazione con AIN e INVITALIA Assistenza Tecnica Ministero dello Sviluppo Economico, in cui verranno analizzate le necessità e suggerite le migliori strategie per dare priorità alle competenze:dalle innovazioni tecnologiche e organizzative alle opportunità di supporto, pubbliche e private, per i necessari investimenti.

Dopo la riuscita esperienza del primo convegno il 24 maggio scorso a Torino sullo stesso tema, continua la formula dell’incontro concreto pensato al servizio degli operatori e delle PMI, questa volta in media partnership con Il Sole 24 Ore. Durante il convegno, che offrirà spunti ed esempi per sostenere il miglioramento della logistica perché l’intera filiera del made in Italy possa essere più competitiva sullo scacchiere globale, verranno dettagliate anche le procedure per richiedere le agevolazioni del Mise a favore degli investimenti per l’innovazione. Lo scenario di industria e logistica 4.0 vedrà alternarsi interventi di ISCA, CONFINDUSTRIA Piemonte e altri protagonisti istituzionali in tema di attività produttive, trasporti e distribuzione, arricchito da case history di grandi e piccole aziende di produzione, distribuzione e sanità,con approfondimenti sulle possibilità offerte dalle tecnologie abilitanti, fino alla tavola rotondaImprenditori e manager sono pronti a gestire la logistica 4.0?”. Il programma è a questo link all’indirizzo https://www.isca-academy.net/convegno-22-novembre-novara. Obiettivo è veicolare le imprese ad adeguarsi al nuovo modo di fare impresa nella quarta rivoluzione industriale.

Non c’è tempo da perdereIl recente G7 dell’industria alla Venaria Reale (Torino) ha rivelato l’impellente necessità di uniformarsi ai piani di Industria 4.0. Bruxelles ha lanciato una piattaforma comune per la condivisione delle migliori prassi eper mettere in sinergia grandi progetti.Sono 15, a oggi, i programmi europei per Industria 4.0: a lanciarli per ora sono stati Germania, Italia, Francia, Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Spagna, Ungheria, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Portogallo, Svezia. Dalle analisi incrociate di Adapt, Politecnico di Milano e I-Com la Germania risulta avanti per il trasferimento tecnologico, l’Italia per sostegno fiscale alle imprese.  Ma occorre conoscere questi meccanismi. Un recente sondaggio condotto da PwC su oltre 400 aziende italiane per comprendere l’importanza riconosciuta all’industria 4.0. Le aziende nel mondo investono ogni anno oltre 900 miliardi di dollari per l’industria 4.0 e l’indagine rivela, anche in Italia, un'attenzione crescente verso l’Iot (l’Internet delle cose). "C’è, insomma, un grande interesse delle aziende, ma la cultura aziendale va rafforzata", come sostiene Domenico Netti, presidente ISCA Academy. Nella surveyPwC il 37% degli imprenditori italiani prevede di investire nei prossimi 5 anni sino al 3% del proprio fatturato in tali progetti, il 34% ha indicato di voler allocare il 4%-5% del fatturato, il 22% una percentuale superiore tra l’8% ed il 9% del fatturato, mentre il 7% investirà almeno il 10%.       

ISCA International Supply Chain Academy (già SCM Academy)  Associazione no profit di imprenditori e manager internazionali. Nasce per diffondere la cultura della Supply Chain avanzata e per aiutare le imprese ad accrescere efficienza e competitività nel mercato globale attraverso l’innovazione tecnologica ed organizzativa.

Dichiarazioni di Fabio Ravanelli (nella foto), presidente CONFINDUSTRIA Piemonte:"Diversamente dal passato in questa quarta rivoluzione industriale l’introduzione delle nuove tecnologie non avviene con dinamiche spontanee e di mercato, ma è sostenuta e fortemente accelerata da piani strategici nazionali, a conferma della sua epocale rilevanza. In altre parole oggi, per tenere l’azienda al passo con i livelli competitivi, non basta (o, quantomeno, potrebbe non bastare) la naturale attitudine imprenditoriale, ma occorre bensì l’azione congiunta e coordinata dell’intero sistema nazionale, dal governo, alle pubbliche amministrazioni, al sistema educativo, alle associazioni di categoria. Il modello AMAZON ci dimostra a quale livello di competitività può giungere un’azienda che, saltando integralmente il processo produttivo, ha puntato tutto il suo business sulla capacità logistica. Un’azienda che, dall’iniziale modello di business basato sugli “intangibles” oggi rappresenta un modello industriale in termini di investimenti impiantistici nel campo della robotica e automazione. Proprio la logistica è quel segmento del tessuto produttivo sul quale, con ampio anticipo, si sono viste le prime rivoluzionarie applicazioni delle nuove tecnologie digitali e la dotazione infrastrutturale avrà un ruolo determinante nella nostra capacità competitiva. Confindustria si sta impegnando su queste tematiche con uno sforzo sistemico di portata straordinaria. Da una parte, con la partecipazione attiva ai tavoli di coordinamento con Governo ed istituzioni (posso affermare con soddisfazione che il piano Calenda è frutto di un lavoro “a quattro mani”); dall’altra parte con il varo di un programma strategico che coinvolgerà l’intera organizzazione, a livello sia di Associazioni Territoriali che Associazioni di Categoria, e con la costituzione di una nuova struttura dedicata, quella dei Digital InnovationHub.

Dichiarazioni di Domenico Netti, presidente ISCA Academy: "La logistica è sempre stata la spina dorsale dell’economia: la  stessa globalizzazione sarebbe stata inconcepibile senza le reti logistiche che abbracciano il mondo. La digitalizzazione favorisce il decentramento del sistema produttivo mondiale attraverso la creazione si sottosistemi autonomi,interconnessi e ubicati dove sono disponibili le migliori competenze.  I sottosistemi produttivi e i consumatori, localizzati in qualsiasi parte del pianeta, sono connessi e generano continuamente volumi enormi di dati (bigdata) che a loro volta producono ulteriori cambiamenti nel sistema sociale e produttivo. Il risultato è l’aumento della velocità delle innovazioni. Alla logistica è assegnato il ruolo fondamentale di portare le innovazioni dalla fase di laboratorio a quella operativa e di consumo su scala mondale.  In questo scenario, gli obiettivi virtuosi dell’industria 4.0sarebbero inconcepibili senza l’asse portante della logistica impegnata nella gestione efficiente delle reti e nell’adeguamento delle infrastrutture di supporto. Nel contesto italiano, gli operatori logistici devono incrementare la loro conoscenza tecnologica di pari passo  con la diffusione delle innovazioni . L’obiettivo potrà essere raggiunto solo con la crescita delle competenze; questasarà favorita dall’aggregazione di piccole realtà imprenditoriali, in soggetti, aventi la massa critica necessaria per generare e gestire  knowhow e innovazione, nella produzione e nei servizi. Questo evento, che vuol essere un'occasione di approfondimento e discussione sulle competenze 4.0, si colloca appieno nell'impegno di ISCA a supporto degli operatori logistici, nei loro processi di crescita dimensionale, tecnologica e organizzativa".