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L'Eni dice stop alla cessione di Versalis

I commenti di Barini, Ferrara e Rossi

Novara - Stop alla vendita di Versalis. Rilanciare chimica verde per la buona occupazione e il futuro del Paese «Una buona notizia per migliaia di lavoratori e il riconoscimento della validità delle ragioni di chi si opponeva al progetto». Lo dichiara Fabrizio Barini coordinatore provinciale degli Ecologisti Democratici di Novara alla notizia dello stop alla vendita di Versalis, società attiva nella chimica verde, da parte di Eni. Una decisione presa alla luce dell’impossibilità, da parte di Eni, di ricevere sufficienti garanzie dall’acquirente, su investimenti, tutele occupazionali e sviluppo di nuovi prodotti. Dal prossimo semestre Versalis tornerà ad essere consolidata integralmente all’interno del gruppo Eni. «Avevamo espresso grande preoccupazione – continua Barini – alla notizia della trattativa per la vendita di Versalis che a Novara impiega circa 40 persone presso il Centro di ricerche Donegani. Ci auguriamo che Eni riprenda con ancora maggiore vigore il piano investimenti basato sull’innovazione e la ricerca di nuovi progetti green. L’unica via per dare un futuro alla società, ai lavoratori e alle loro famiglie. Invitiamo il nuovo sindaco di Novara e i parlamentari del territorio ad attivarsi rapidamente nei confronti di Eni per conoscere i piani circa il futuro del gruppo Versalis».

«Ho immediatamente condiviso – dichiara invece la Senatrice democratica Elena Ferrara – con il capogruppo Pd in Commissione Industria e relatore dell'indagine sulla chimica verde, Salvatore Tomaselli, un primo moto di soddisfazione, poiché è stata evitata la svendita di Versalis. Una negoziazione che, in quei termini, avrebbe rappresentato una soluzione non priva di criticità e con poche garanzie, soprattutto sul piano dello sviluppo e del mantenimento dei progetti avviati, nonché per la tutela occupazionale. Insieme al collega Tomaselli continueremo a monitorare il caso Versalis, per accompagnare le scelte future, in ottica di rafforzamento del settore e nell'interesse dei lavoratori. Confermo quindi – conclude Ferrara – la mia attenzione anche per i risvolti sul territorio novarese, dove questa notizia avrà certamente suscitato interesse, da parte di chi ne è direttamente coinvolto».

«Apprendo con soddisfazione la notizia che Versalis rimarrà italiana, anche per i risvolti sul piano occupazionale, su cui l'azienda non sembra intenzionata a intervenire – commenta il consigliere regionale democratico, Domenico Rossi – Svendere la società chimica di Eni sarebbe stata una scelta sbagliata, come avevamo condiviso con i sindacati, sin dall'inizio delle trattative con il fondo americano Sk, nell'incontro dello scorso febbraio a Novara. Un tema su cui mi ero impegnato anche in Consiglio con il pieno appoggio di tutto il Partito democratico in Regione, presentando un ordine del giorno, approvato a marzo a Palazzo  Lascaris. Alla luce di questo nuovo contesto – aggiunge Rossi – mi auguro che ENI investa sempre di più sul settore della chimica e in particolare della chimica verde, che rappresenta il futuro per lo sviluppo del Paese, nonché per il territorio novarese, dove Versalis ha collocato il suo principale centro di ricerca nello storico Istituto Donegani che impiega circa 40 persone».