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Mimprendo Italia

Entro il 25 settembre le proposte di progetti aziendali innovativi che saranno sviluppati da team universitari
Luca Ponzio

Novara - Le imprese novaresi hanno tempo fino al prossimo 25 settembre per registrare il loro progetto innovativo e aderire a “Mimprendoitalia”, l’acceleratore di innovazione che mette in relazione le esigenze di sviluppo delle aziende con le potenzialità intellettuali e creative degli universitari che è promosso dai Giovani Imprenditori di Confindustria e dalla Conferenza dei Collegi Universitari di Merito e a cui aderisce il Gruppo Giovani Imprenditori (Ggi) dell’Associazione Industriali di Novara. «L’iniziativa – spiega Luca Ponzio, presidente del Ggi dell’Ain – è alla sua terza edizione nazionale e consente alle aziende di proporre un’idea o intuizione innovativa a team di sviluppo multidisciplinari che saranno costituiti selezionando i migliori laureandi, dottorandi o neolaureati delle università italiane. Come hanno sperimentato direttamente anche alcune aziende associate all’Ain, si tratta di un’opportunità concreta per generare, secondo un approccio di “open innovation”, nuovi modelli, prototipi, studi di fattibilità ottimizzazioni e miglioramenti di interesse aziendale. Nelle aziende italiane, infatti, ci sono spesso tante belle idee che però molte volte restano nel cassetto: le incombenze del momento, la crisi che pare non voler mollare la presa, la rapida obsolescenza delle competenze, frenano gli imprenditori e la creatività che contraddistingue il nostro Paese. C’è poi un mondo fuori dalle aziende, quello dell’università, ricco di giovani a caccia di esperienze qualificanti, caratterizzati da un’innata capacità di connettere velocemente informazioni e conoscenze e dalla possibilità di generare soluzioni inedite a problemi noti. Infine c’è “Mimprendoitalia”, l’iniziativa che crea un “link” tra questi due mondi spesso lontani e incapaci di interagire in modo efficace, al fine di creare valore per entrambi. Si tratta di una competizione di sei mesi di durata, durante i quali ogni team in gara affianca un imprenditore nello sviluppo della propria idea, offrendo valore aggiunto in termini di accesso ai risultati della ricerca scientifica, di produzione creativa e di progettualità multidisciplinare. Ogni team si coordina grazie a una piattaforma tecnologica dedicata e viene supportato dalla rete di coaching dei Collegi Universitari di Merito». Nelle precedenti edizioni sono stati coinvolti 480 universitari su 1.700 candidati di 28 atenei italiani e sono stati sviluppati 121 progetti innovativi. Per il 70% dei componenti dei team si è trattato del primo vero contatto diretto con un imprenditore e nel 97% dei casi questa esperienza è diventata il fiore all’occhiello del proprio curriculum. «I risultati – prosegue Ponzio – si vedono anche dal lato azienda: in un sistema economico sempre più “knowledge-based”, dalla contaminazione tra mondo imprenditoriale e universitario sono nati casi di successo come Experenti (www.experenti.it), la piattaforma di realtà aumentata made in Italy che ha mosso i primi passi come progetto Mimprendo fino a ottenere un investimento di 700mila euro per attività di sviluppo negli Stati Uniti, oppure veri e propri progetti industriali, come lo sviluppo di una valvola per applicazioni criogeniche di Fema (www.femasrl.it)».

In questa prima fase della nuova edizione di Mimprendo, le aziende interessate possono presentare i loro progetti innovativi registrandosi sul portale web www.mimprendo.it. Gli universitari potranno poi candidarsi per essere selezionati nei team di sviluppo e partecipare all’assegnazione di un premio fino a 10mila euro.

«Mimprendo – conclude Ponzio – ha avuto molto successo nelle scorse edizioni perché ha implementato una metodologia che trasforma alcune parole-chiave in fatti concreti, riconosciuti e apprezzati da aziende e universitari: valorizza il merito, accelera l’innovazione, non disturba la vita dell’azienda e avvicina le imprese all’università in una logica di complementarietà formativa di cui abbiamo molto bisogno».