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NBC, UNA RETE PER IL BUSINESS IN FORTE SVILUPPO

Una trentina i Soci attuali, tra imprenditori e professionisti (+ 20% di adesioni dall’inizio del 2016), che potranno usufruire anche dei servizi di Welfare bit, la prima piattaforma di welfare territoriale

Novara - Continua ad ampliarsi il “network” del Novara Businessmen Club - NBC, che riunisce oggi una trentina di Soci (in maggioranza imprenditori più alcuni professionisti) accomunati dalla volontà di creare nuove occasioni di business e sviluppare cultura di impresa:  «Rispetto all’inizio dell’anno la nostra rete è già  cresciuta del 20%  ed altre domande di persone interessate ad entrare a far parte di NBC stanno pervenendo  - conferma il vicepresidente di NBC, Gabriele Appendino - Lo scorso 21 aprile, al Casale Carducci di S. Pietro Mosezzo, abbiamo organizzato un evento speciale di “b to b” per accrescere ulteriormente la conoscenza reciproca tra i Soci ed alcuni loro selezionati ospiti che, per l’occasione, sono stati invitati. C’erano una quarantina di persone, ognuna rappresentativa di una realtà aziendale attiva in un settore produttivo differente. Visto il grande successo dell’iniziativa, la replicheremo almeno un’altra volta entro la fine del 2016».

Dopo il “b to b”, ai soci di NBC, Club presieduto da Tito De Rosa,  e ai loro ospiti sono state presentate anche le opportunità offerte da Welfare bit, la prima piattaforma territoriale di welfare costruita in Piemonte: «I cosiddetti “flexible benefit” sono una forma di retribuzione al lavoratore dipendente in beni e servizi in natura, che non concorrono a formare reddito da lavoro dipendente - hanno spiegato il dottor Daniele Iatta (Studio Miazzo) e il dottor Angelo Grippaldi (amministratore di Welfare Bit)  - Sono totalmente detassati per l’azienda quindi l’impresa risparmia ed il dipendente, che può scegliere liberamente il servizio  di cui usufruire tra quelli presenti sul portale www.welfarebit.it, è soddisfatto».

I  beni e  servizi a cui si può accedere (in base agli art. 51 e 100 del Tuir) riguardano gli ambiti dell’istruzione e dell’educazione (rette dall’asilo nido all’università e testi scolastici), l’assistenza alla famiglia ed ai figli (centri estivi, babysitting, assistenza domiciliare agli anziani, badanti), la salute (assistenza sanitaria integrativa, visite specialistiche e mediche, spese sanitarie per malattie gravi o handicap), il settore finanziario (interessi su prestiti e mutui, previdenza integrativa), beni/servizi  in natura come buoni pasto e benzina, sconti presso negozi del territorio o catene nazionali, attività connesse altempo libero e sportive. Per identificare gli specifici bisogni/ambiti di spesa dei dipendenti e mettere così a punto un’adeguata offerta di benefit aziendali, Welfare bit (che può contare sulla consulenza di professionisti esperti in ambito fiscale, sindacale, giuslavoristico)ha approntato un questionario ad hoc illustrato nella  “case history” che riguarda la Ditta Mancin Srl, già  analizzata proprio per comprendere quale può essere concretamente il vantaggio offerto ai lavoratori ed il risparmio ottenuto dall’impresa: «Per  1.000 euro di benefit monetizzati si può stimare che l’azienda abbia un costo aggiuntivo di circa 400 euro in termini di oneri sociali, Irap e Tfr mentre a carico del dipendente resta  la medesima cifra in oneri contributivi e fiscali, con un beneficio netto per quest’ultimo di soli 600 euro - hanno proseguito Iatta e Grippaldi -  Utilizzando i “flexible benefit”, impresa e lavoratore risparmierebbero entrambi quei 400 euro. Molto spesso, a causa di alti costi di partenza ed a livello gestionale, le Pmi non hanno però l’opportunità di accedere ad una piattaforma di welfare. NBC, invece, potrà farlo venendo considerata come un’unica grande impresa per la gestione dei benefit».