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Nel primo trimestre occupazione camere in calo rispetto al 2010 e prenotazioni primaverili più tiepide

Novara - Avvio d’anno in chiaroscuro per la performance turistica novarese: le vendite delle camere del comparto ricettivo registrano il 41,5% di occupazione a gennaio (+5,5 punti percentuali rispetto al 2010) ed il 38,7% a febbraio (+0,2 punti percentuali), ma subiscono un rallentamento nel mese di marzo, scendendo al 33% con una perdita annua di -13,5 punti percentuali. Il calo delle vendite del mese di marzo è concentrato in particolare nelle località di campagna (-20,1 punti percentuali) e legato presumibilmente ad una riduzione dei movimenti turistici motivati da interessi commerciali. «Dal confronto con il primo trimestre dello scorso anno emerge un calo complessivo del -4,6% – spiega Paolo Rovellotti, presidente dell’Ente camerale – risultato negativo, ma comunque superiore alla media regionale. Le prenotazioni per le vacanze pasquali si dimostrano incoraggianti, mentre quelle primaverili appaiono ancora contenute: promuovere una politica turistica partecipata è la strada da percorrere per sostenere gli operatori e far emergere l’offerta ampia e globale del territorio novarese, con le sue diverse opportunità di scoperta ed esperienza». I dati dell’Osservatorio turistico provinciale, promosso dalla Camera di Commercio e realizzato dall’Istituto Nazionale per le Ricerche Turistiche, rivelano un inverno più mite per il settore alberghiero che, nel primo trimestre ottiene dei tassi di occupazione sostanzialmente in linea con l’anno precedente: a gennaio sono vendute il 41,4% di camere disponibili (+1,2 punti percentuali rispetto al 2010), a febbraio il 46,6% (+2,9 punti percentuali) e a marzo il 52,8% (+0,1%). Durante il periodo invernale il turismo si muove verso le città, che vendono in media il 51,6% delle camere disponibili rafforzando l’appeal anche rispetto all’anno precedente (+8,2%). Le altre aree-prodotto registrano, invece, risultati più contenuti: le località di campagna si attestano sul 29,3% di occupazione (-10,5%) e le destinazioni lacuali sul 29,3% (-7,7%).

L’occupazione camere nel weekend dei 150 anni dell’Unità d’Italia

Durante il weekend dei 150 anni dell’Unità d’Italia gli operatori del ricettivo hanno venduto, in media, il 30,2% delle camere disponibili; la festività non ha dunque rappresentato per il sistema ricettivo un’effettiva opportunità, non traducendosi in un incremento delle vendite mensili (marzo 33% di occupazione).

Nel weekend sono state scelte soprattutto le imprese alberghiere (34,7% di camere occupate), in particolare gli hotel a 2 stelle situati nei centri urbani (38%), registrando al contempo una buona performance delle destinazioni lacuali (36,3%).

 

Le prenotazioni per il periodo di Pasqua 2011

Nel periodo della Settimana Santa le prenotazioni delle camere ricevute dagli operatori del Novarese, pari al 34,6%, sono complessivamente più elevate di quelle registrate nel resto della regione (30,5%), ma inferiori ai livelli medi nazionali (41,8%).

In base alle prenotazioni il lago risulterà il prodotto leader delle festività pasquali (46,5% di prenotazioni già registrate, superando il 40% dell’intero mese di aprile) e le scelte ricettive continueranno a premiare l’hôtellerie (40,4% delle prenotazioni) rispetto al comparto extralberghiero (3 camere prenotate su 10).

 

Le prenotazioni per il periodo aprile-giugno 2011

Sulla base delle prenotazioni registrate dalle strutture ricettive novaresi, la stagione primaverile si presenta con meno certezze rispetto allo scorso anno, contando il 37,1% di camere prenotate per aprile, il 12,7% per maggio ed il 10,7% per giugno. Per aprile, infatti, si prevede ancora un turismo concentrato nel capoluogo e nei centri di interesse storico-artistico (48,2% di camere prenotate).

Sono le strutture alberghiere a ricevere la quota di prenotazioni più consistente, in particolare gli hotel a 4 stelle, che contano già il 56,3% di camere prenotate per aprile, il 38,3% per maggio ed il 37,3% per giugno, segnalando ancora poco anticipo per le prenotazioni verso le tipologie di alloggio extralberghiere.