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NOVARA BUSINESSMEN CLUB, APPROFONDIMENTO SUL DLGS 231/2001

Novara - Il Decreto Legislativo 231/2001 inerente alla "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società' e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell'articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300" è stato il tema dell'ultimo incontro di lavoro del Novara Businessmen Club - NBC, svoltosi lo scorso 29 maggio al Ristorante Convivium di Novara.

Ad illustrarne i contenuti ai 34 imprenditori del territorio soci di NBC (gli ultimi tre ingressi sono stati quelli del notaio Fabio Auteri, del broker assicurativo Antonio Di Carlo e dell'agente di viaggio Stefano Giovini) è stato il dottor Stefano Filippi, consulente Junior dell’associata Data & Consulting Srl rappresentata nel Club dall’amministratore Ottavio Galasso: "Il Dlgs 231/2001 si applica ai reati societari  commessi dai “colletti bianchi” a vantaggio o per conto di una  società - ha spiegato il dottor Filippi - In linea di principio la norma è non applicabile allo Stato, alle Regioni, alle Provincie ed ai Comuni: si rivolge ad imprenditori che esercitano la propria attività attraverso soggetti giuridici societari.  Tra i tanti reati presupposti ci sono quelli contro la Pubblica Amministrazione, come la corruzione oppure i reati societari: falsi in bilancio, ricettazione, reati informatici oppure contro l'ordine pubblico o ancora contro la sicurezza sul lavoro".

La responsabilità di un determinato Ente, come ha evidenziato il dottor Filippi, si concretizza "per i reati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio. A rischiare maggiormente è qualsiasi soggetto che abbia contratti in essere con la Pubblica Amministrazione oppure usufruisca di finanziamenti europei o regionali: gli imprenditori hanno poi sulla loro testa anche il rischio di infortunio per i loro dipendenti".

Pesanti le sanzioni: si va dall'interdizione semplice e alla revoca della licenze in caso di reati gravissimi alle sanzioni pecuniarie dai 25mila ad oltre un milione di euro a cui vanno aggiunti i proventi derivati dal reato commesso, fino alla confisca del profitto tratto e alla pubblicazione della sentenza di condanna.

Due “case history” saliti alla ribalta delle cronache sono quelli dell'acciaieria Thyssen Krupp, dopo la morte di sette operai a causa di un rogo nello stabilimento di Torino avvenuto nel 2007,  e del Comune di Milano che, nella gestione dei propri fondi, ha invece utilizzato derivati a rischio che hanno portato a perdite rilevanti: "Gli imprenditori oggi navigano in un “mare magnum” di certificazioni e fanno i conti con una burocrazia che strangola, specie in alcuni ambiti come ad esempio le normative sulla sicurezza  e sulla privacy, per porre in essere tutte le varie tutele nei confronti delle sanzioni  -  ha  concluso il dottor Filippi  - Queste, negli ultimi anni, si sono per giunta inasprite. Pertanto, nella gestione ordinaria è consigliabile creare in azienda  un risk assessment, un modello di gestione controllo, un sistema disciplinare dotato di meccanismi sanzionatori, un organismo di vigilanza e prevedere verifiche sul corretto flusso di informazioni".

Un argomento, il Dlgs 231/2001, che ha suscitato molto interesse e un partecipato dibattito tra gli imprenditori di NBC, sodalizio nato per fare cultura di impresa e prontoa sfruttare tutte le potenzialità del web e, nello specifico, del proprio nuovo sito internet www.nbcnovara.it per fare business: "Il sito è uno spazio ulteriore  - hanno ricordato il presidente di NBC, Tito De Rosa, e il vice presidente del Club Gabriele Appendino - a disposizione per presentare sé stessi, la propria azienda, proporre convezioni e promozioni in modo da interfacciarsi sempre di più e meglio con le altre aziende che fanno parte di NBC. Vogliamo costituire una vera e propria “rete di imprese” che dialogano, si confrontano, si scambiano idee e referenze al fine di concludere affari".