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PRESENTATO A PALAZZO NATTA LO STUDIO SULLA LOGISTICA

Novara - “Nei prossimi dieci anni, mentre si realizzeranno i corridoi ferroviari che collegheranno l’Italia al mercato europeo e mondiale, occorrerà lavorare sull’efficienza logistica del Paese”: questi i presupposti del Piano Nazionale della Logistica 2012-2020. “Sono in un centro nevralgico della logistica italiana – dichiara l’ex Sottosegretario al Ministero dei Trasporti, Bartolomeo Giachino, a Novara, ospite della Provincia per presentare il libro frutto degli studi di anni nel settore – e credo sia il luogo ideale per affrontare quest’argomento. Siamo in un contesto nazionale di crisi, in cui a fronte di un sistema Italia che cresce sempre meno, anche il sistema Piemonte registra pesanti flessioni. Per invertire la tendenza bisogna far ripartire nuovi e potenti motori. Quello della logistica è sicuramente un motore di crescita, non l’unico ma certamente uno dei più importanti. I dati presentati ieri da Confindustria - il Sole 24ore titola “E’ la crisi peggiore della storia” - sono realtà e ci sono treni che non ci possiamo più permettere di perdere: quello della Tav, che collega l’est e l’ovest dell’Europa, e quello del corridoio Genova-Rotterdam, l’asse che collega nord e sud europei. Novara in questo disegno è assolutamente strategica: intercetta il flusso da Verona verso Spagna Francia e Inghilterra; e potrebbe essere funzionale al traffico merci da Genova di cui è il naturale retroporto: è questa la rete del futuro in cui investire. Di più: la TAV è un’opera decisiva per lo sviluppo del nostro territorio, darà un impulso imponente allo sviluppo economico del Nord. Collegherà Paesi che producono il 40% dell’economia europea. Gli studi del Piano Nazionale della Logistica promossi dalla Consulta nazionale dell’autotrasporto e della logistica prevedono che, soprattutto grazie alla TAV, si genereranno dai 20 ai 30 mila posti di lavoro nel settore. Sarebbe dunque un errore politico rinunciare a un’opera foriera di così ingenti ricadute in termini occupazionali e di crescita economica”.

Gli fa eco Vito Bonsignore, Vice Presidente Gruppo PPE al Parlamento Europeo, che sottolinea come l’ossatura per alcune direttive ci sia già e come basterebbe davvero poco per riuscire a rilanciare il settore. “Se il Sempione è fermo – dichiara infatti – ci sono responsabilità ben definite; Domo 2 al momento è sottoutilizzata, sfruttata per il solo 15% delle sue possibilità: la linea è insufficiente, ma ciononostante su questa direttrice si sono create opportunità, strutture che devono essere sfruttate. Se fino a Tortona il tracciato è definito, da lì si aprono i dubbi e le incognite: opzione Gottardo (che penalizzerebbe il Piemonte) o opzione Sempione? Le risposte devono arrivare in fretta, perché stiamo parlando dell’ultima occasione non solo per il Piemonte, ma anche per il nostro Paese”.
“Dobbiamo far sentire la nostra voce – Paolo Rovellotti, presidente della Camera di Commercio di Novara evoca i ricordi di politici e amministratori del passato cui oggi il nostro territorio deve alcune fondamentali infrastrutture – le risorse sul nostro territorio ci sono, ma quello che non riusciamo a fare è trovare chi ascolti la nostra voce”. 
“200mila unità movimentate su un’area di 66mila metri quadrati con una stima di sviluppo tripla nei prossimi dieci anni – Maurizio Comoli, presidente del CIM, presenta così una delle più operative strutture logistiche nel nord Italia. Occorreranno nuovi spazi, e un investimento di circa 150milioni di Euro, che siamo anche in grado di auto-finanziare, ma quello che chiediamo è che le risposte in termini di programmazione e di rete giungano in forme e tempi più idonei alle dinamiche dell’economia odierna”.
“La nostra storia, quella del Piemonte e di Novara, è costellata da ottimi propositi puntualmente disattesi – è la disamina di Giuseppe Cerutti, Presidente della Sitaf – uno su tutti il collegamento CIM-Malpensa per il quale si movimentarono tutti a più livelli; l’opera e le relative infrastrutture furono anche inserite nei Piani Regolatori dei Comuni interessati e poi non se ne fece nulla. Ora abbiamo ancora una possibilità ma servono scelte urbanistiche veloci”.
“In Francia il divieto europeo di rinnovare le concessioni ai gestori delle Autostrade in cambio di migliorie alle tratte – aggiunge – è stato aggirato con la possibilità di allungare la tratta in cambio, appunto del rinnovo delle concessioni. Non potremmo completare così il collegamento con Malpensa? Soprattutto in considerazione del fatto che il progetto esiste già. E non potrebbe essere così Caselle la terza pista di Malpensa?”
“Da Presidente della Provincia, mi domando: quali sono, nel settore della logistica, le specificità di Novara e del territorio novarese? E quali le opportunità da cogliere? – Diego Sozzani chiude così la serie di interventi - Novara ha accesso diretto a due grandi autostrade: la Torino – Venezia e la Genova-Gravellona Toce. Novara è anche una delle due gradi stazioni ferroviarie di smistamento del Piemonte. La stretta cooperazione tra i centri intermodali potrebbe essere funzionale allo sviluppo e all’incremento del traffico merci da e per il Nord Europa. Novara potrebbe svolgere un ruolo centrale se andassero in porto i progetti di potenziamento del corridoio 24 Genova – Rotterdam ed il completamento dell’Alptransit. Condivido il punto di vista dell’On. Giachino sulla Tav. Nel frattempo, però, Novara dovrà trarre benefici dal suo insistere lungo il corridoio 24 Genova – Rotterdam solo se questa collocazione non rimarrà semplicemente un dato geografico, ma adeguate infrastrutture, idonee a sostenere una logistica efficiente, allacceranno concretamente, fisicamente il Novarese a questo corridoio. Come vedete, perché ciò accada è necessario che sia realizzato un collegamento ferroviario moderno tra Novara e Domodossola. Questa priorità non è più differibile. 
Ritengo che questo progetto debba celermente diventare realtà, e pertanto chiedo a quanti concordano con me e rivestono responsabilità amministrative, indipendentemente dall’appartenenza politica, di impegnarsi generosamente e congiuntamente perché questa prospettiva si concretizzi in modo spedito. Per quanto è nelle mie competenze, garantisco che i miei sforzi andranno in questa direzione”.
Dal confronto odierno un impegno a breve, su iniziativa delle Province di Novara e del VCO: far confluire in un imminente tavolo istituzionale Regione Piemonte, e le Ferrovie. Invitati, naturalmente deputati e consiglieri regionali “Con l’obiettivo di far sentire la voce del novarese”.