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Servizio civile: l’esperienza dei ragazzi

I giovani a ottobre hanno iniziato il percorso di volontariato. In provincia di Novara quelli coinvolti sono in tutto 25

Novara - Sono 25, di cui 17 donne e 8 uomini, i volontari che la Provincia di Novara ha avviato al Servizio civile lo scorso ottobre. Ogni anno, il Servizio civile nazionale offre, a ragazzi e ragazze maggiorenni che non abbiano superato il 28° anno di età, la possibilità di vivere un’esperienza di cittadinanza attiva della durata di dodici mesi svolgendo attività socialmente utili. Si tratta di un’esperienza altamente qualificante, sia sul piano della crescita personale, che in quello professionale, in quanto si ha modo di sviluppare o consolidare competenze successivamente spendibili nel mondo del lavoro. Nei primi mesi in servizio, i volontari sono pertanto obbligati a frequentare corsi di formazione generale (a cura della Provincia) e corsi di formazione specifica (presso l’ente ospitante).

“I nove progetti attivati in Provincia di Novara fanno riferimento a quattro principali aree di intervento: la promozione culturale; l’assistenza alle persone anziane o con disabilità; la protezione ambientale in collaborazione con i parchi naturali e il potenziamento dei servizi di comunicazione tra enti pubblici e cittadini. – spiega la consigliera delegata ai giovani, Laura Noro – Teniamo molto al fatto che per i ragazzi questa esperienza sia importante e trasmetta l’amore per l’impegno civico”.

Giunti a metà del loro anno formativo, abbiamo chiesto ad alcuni dei volontari in servizio di raccontarci la loro personale esperienza.

Martina Brusa racconta la sua esperienza presso l’ANFFAS di Novara, il centro diurno per i disabili. Insieme a lei, presta servizio civile anche un’altra ragazza. Sono in tutto due educatrici, due oss e un coordinatore. Per lei questa è un’esperienza immersiva, un percorso tra volontariato e professionalità che riesce a darle una formazione specifica in quell’ambito. Ha conosciuto bene il servizio che sta svolgendo e anche i settori affini al suo. È iscritta all’università, alla facoltà di Scienze dell’educazione. Spiega che all’ANFFAS si svolgono attività educative, dal mattino fino alle 16.30 di pomeriggio. Insegnano ai ragazzi ad autogestirsi e quindi a diventare autonomi, cercano di aprirli all’esterno, sollecitandoli anche intellettualmente. Fanno raccontare le loro esperienze, li fanno scrivere, organizzano spettacoli teatrali, lavori manuali come ad esempio laboratori con la creta. I ragazzi disabili che frequentano quel centro sono la maggior parte adulti, infatti il più giovane ha 23 anni, ma potrebbero partecipare alle iniziative anche i più piccoli. All’inizio, racconta Martina, aveva un po’ di timore, poi è stata subito messa a suo agio poiché sono tutti molto collaborativi e per lei questa è diventata un’esperienza formativa molto importante.

Giorgia Rabellotti, insieme ad un altro ragazzo, presta il suo servizio civile alla biblioteca di Oleggio. Per lei è un’esperienza nuova ma superpositiva, lo descrive come un ambiente giovane e dinamico. È iscritta all’università, studia presso la facoltà di Beni culturali. Nella biblioteca si effettua servizio di prestito-libri ma anche ulteriori attività come il progetto “Nati per leggere”, organizzato per bambini dagli 0 ai 10 anni. Ci sono inoltre molte attività culturali tra cui le presentazioni dei libri. Vengono proposte varie letture, anche a tema come ad esempio durante le feste di Halloween o Carnevale e altre letture inventate dagli stessi volontari come le “Storie a cavallo”, incentrate sui colori, per bambini dai 4 ai 6 anni. In questo ambiente ci sono molti ragazzi che si impegnano a formare chiunque voglia iniziare il loro percorso di volontariato. Si imparano cose nuove e si ha sempre più voglia di imparare. Hanno lavorato ad un progetto su Enzio Julitta per poi allestire uno spettacolo per i cinquanta anni dalla fondazione.

Thomas Bertone ha iniziato a svolgere il Servizio civile presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) del Comune di Borgomanero. E' un'esperienza positiva poiché fin da subito gli è piaciuto entrare a contatto con le persone che si rivolgono al suo ufficio per qualsiasi problematica. E' uno sportello che offre un servizio comunale grazie al quale i cittadini trovano informazioni e risposte. Lo scopo principale è quello di migliorare il rapporto tra il cittadino e l'Amministrazione comunale, in particolare la comunicazione, i servizi e le prestazioni erogate. I servizi svolti dall'URP sono: ricezione delle segnalazioni e dei reclami dei cittadini e monitoraggio delle risposte dagli uffici; collaborazione con gli altri uffici per la verifica della qualità dei servizi erogati; aggiornamento del sito internet; utilizzo di banche dati, modulistica e servizi; diffusione dei comunicati stampa e del Notiziario Comunale; informazioni sugli eventi e sulle iniziative; informazione sui servizi comunali attraverso schede informative online; informazioni su altri enti presenti sul territorio; informazioni su argomenti in ambito giovanile; aggiornamento offerte lavorative della zona; navigazione su web per ricerche degli utenti. 

Paola Pizzigoni ha iniziato il Servizio civile verso i primi di novembre presso il Parco delle Lame del Sesia dove ha potuto conoscere delle persone meravigliose che sono come la sua seconda famiglia. Il primo giorno era un pochino impaurita, soprattutto per il fatto che fosse la sua prima vera esperienza lavorativa di così tanto rilievo, ma con il tempo ha imparato a fare tantissime cose e la sua timidezza è del tutto sparita. Ha appreso come catalogare gli alberi, distinguendone quelli sani, quelli malati e quelli morti; inoltre ha fatto una vera e propria immersione nella natura rintracciando e distinguendo le tipologie solo dal fogliame o dal frutto che producono. Non è stata solo sul territorio del parco ma ha vissuto anche il lato burocratico dell’Ente stesso, specialmente in questo momento di fusione tra due Istituzioni completamente diversi, capendo l’importanza delle persone che lavorano in ufficio e non solo quelle che vigilano il parco. Racconta che quando ha iniziato questo progetto era un pochino titubante sul fatto di andare così lontano ogni giorno, ma ora grazie a questo servizio civile ha capito che cosa è in grado di fare e ha anche scoperto quello che in realtà vorrebbe che fosse la sua prossima esperienza lavorativa da portarsi avanti negli anni.

Dennis Cova, vive a Gozzano. Da novembre svolge il servizio civile presso la biblioteca Fondazione A. Marazza di Borgomanero. Il progetto si chiama “Giovani protagonisti alla Marazza”, quest’ultimo punta a rafforzare le attività animative e didattiche nonché implementare e qualificare i servizi attivi presso la sezione ragazzi della Biblioteca. Nello specifico, le attività che svolge sono le più svariate: dal doposcuola dei ragazzi delle medie ai laboratori del progetto “Nati per Leggere” rivolti alla prima infanzia; organizza le visite della biblioteca per i bambini e si occupa di tutto ciò che riguarda il backstage della biblioteca (allestimento sale, catalogazione, programmazione delle attività etc.) Ha scelto il Servizio civile per fare un’esperienza che fosse formativa e che fosse utile per il suo futuro. La fondazione Marazza, invece, l’ha scelta durante gli anni del liceo poiché aveva già avuto modo di svolgere uno stage formativo presso la Biblioteca di Gozzano. In quel caso si trattò di un’esperienza di pochi mesi. Sentiva di aver interrotto un percorso che poteva dargli ancora tanto sotto il profilo della crescita personale. Giunto a metà del suo anno di servizio civile si sente molto arricchito da questa esperienza. Consigliare una lettura, invogliare un bambino a leggere il suo primo libro, strappare un sorriso allo studente sommerso da troppi compiti che a fine giornata scopre che ci si può divertire anche con lo studio, sono fonte di un piacere prossimo alla felicità. Anzi, crede che donare sia l’unica forma di felicità che non possa mai lasciare inappagati. Insomma: far bene fa star bene! Nel frattempo ha maturato l'idea di candidarsi a delegato regionale in ambito del servizio civile perché gli sta a cuore il futuro del volontariato e vorrebbe che diventasse un'esperienza accessibile al maggior numero dei suoi coetanei. Non solo, il servizio civile italiano si trova oggi di fronte a trasformazioni importanti di cui vuole farsi protagonista. Da un lato è attualmente in discussione in Parlamento la riforma del Terzo settore. Dall'altro, il nostro governo si sta facendo promotore di una proposta di servizio civile europeo denominata Odysseus. Oggi in Europa si alzano muri, si risvegliano i nazionalismi e ogni stato tende a pensare egoisticamente per se stesso. Alla luce di tutto ciò, è convinto che il servizio civile e più in generale il volontariato rappresentino un argine a questa deriva autoritaria. Per tale ragione, nelle prossime settimane si candiderà a rappresentante nazionale. Le elezioni si svolgeranno a Roma il 20-21 maggio.