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Settori Cave d’estrazione ed Edilizia: Confartigianato chiede lo stato di calamità naturale e lo slittamento del pagamento dei contributi

Novara - Stato di calamità naturale e slittamento dei contributi INPS e INAIL. Lo chiede Confartigianato Imprese per i settori cave d’estrazione ed edilizia, duramente colpiti dalla crisi economica e ulteriormente provati dalle recenti e persistenti basse temperature che impediscono la lavorazione a cielo aperto.

"Abbiamo sollecitato l’intervento del presidente, Roberto Cota e dell’assessore alle Attività Produttive, Massimo Giordano affinché la Regione Piemonte, il cui assessorato all’Agricoltura ha già avviato la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale, estenda tale riconoscimento anche ai settori delle cave d’estrazione e dell’edilizia che, già pesantemente colpiti dalla crisi economica, si trovano in gravi difficoltà per la impossibilità di lavorare a cielo aperto per le forti gelate di queste settimane - spiegano Francesco Del Boca, presidente, e Amleto Impaloni, direttore, di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale - Questi settori economici, da oltre un mese, hanno ridotto l’attività produttiva facendo massiccio ricorso alla cassa integrazione, proprio per ragioni climatiche".

“Come Confartigianato Imprese abbiamo quindi sollecitato la Regione Piemonte a chiedere un intervento del Governo affinché venga accordato lo slittamento di un mese per le comunicazioni e i relativi pagamenti, in scadenza il prossimo 16 febbraio, presso l’Agenzia delle Entrate, l’INPS e l’INAIL da parte delle imprese piemontesi dei settori in questione” concludono Del Boca e Impaloni.