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TAGLI ALLA PROPAGANDA ELETTORALE: A RISCHIO OLTRE 5.000 POSTI DI LAVORO

Novara - L’API – Associazione delle Piccole e Medie Industrie delle province di Novara, VCO e Vercelli, ha promosso un’istanza, tramite la CONFAPI – Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria, sul tema dei tagli alla propaganda elettorale, contenuti nella Circolare n. 4/2014 del Ministero dell’Interno in quanto  prevedono di fatto solo il taglio della produttività delle Piccole Medie Imprese. Forte preoccupazione per il suo effetto dirompente sulle PMI dell’intera filiera che rischierebbero così di vedersi ridurre il fatturato fino al 50%, con un coinvolgimento di oltre 5.000 addetti sul territorio nazionale. "Il provvedimento legislativo intercede, infatti, solo limitatamente nelle economie gestionali/amministrative dello Stato ma, di fatto, interviene facendo ricadere il taglio economico sulle numerose realtà produttive del settore mettendo a rischio i numerosi posti di lavoro. Si auspicava una riforma incisiva e mirata alla revisione ed ottimizzazione dei fondi elettorali – commenta Gianmario Mandrini, Presidente API – intervenendo specificatamente sui tagli gestionali/amministrativi e invece è stato stabilito di incidere sulle già precarie condizioni delle PMI che operano nel settore". 

"La nostra associazione – prosegue Francesco Cruciano, Vice Direttore API – attraverso la Confederazione Nazionale che ci rappresenta, continua a tutelare le PMI del territorio con l’obiettivo di una ripresa duratura attraverso riforme che tutelino le piccole e medie industrie". "Lo Stato con la spendig review non può e non deve ancora una volta penalizzare le PMI – continua Mandrini – che ritengo siano già sufficientemente penalizzate. Non dimentichiamo le battaglie della nostra Associazione: se non abbassano il cuneo fiscale di almeno 20 punti percentuali e il costo del lavoro – ormai ai limiti dell’indecenza, poco guadagnano i nostri lavoratori rispetto agli altri Stati dell’UE (vedi Germania e Francia), ma molto siamo costretti a pagare per ogni lavoratore – sempre più saranno le aziende che chiuderanno e andranno a produrre all’estero. Salviamo la nostra Industria!", conclude con forza e con credo il Presidente dell’Associazione che rappresenta le PMI.