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Valutazione del rischio in azienda: nuova assurda scadenza per le imprese

Novara - Arriva Babbo Natale e nella gerla dei doni, dopo l’IMU, anche il Documento di valutazione dei rischi! “Si tratta di una nuova, ulteriore zavorra burocratica di cui non si sentiva la necessità” denuncia Francesco Del Boca, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale “Un ulteriore onere sulla spalle di oltre 4 milioni di imprenditori italiani”. Di cosa si tratta? Semplice: entro il 31 dicembre 2012 le imprese prima escluse (e per le quali bastava una semplice autocertificazione) devono redigere il documento sulla valutazione del rischio in azienda. Lo impone il decreto interministeriale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 6 dicembre con il quale vengono emanate le procedure standardizzate per effettuare la valutazione del rischio in azienda per le PMI.

“In passato – come detto - le imprese potevano adempiere all’obbligo autocertificando l’effettuazione della valutazione dei rischi, senza quindi essere costrette a produrre la documentazione. Ora, invece, l’autocertificazione non basta più” spiega Del Boca. Un nuovo adempimento che lascia 20 giorni, comprese le festività (domeniche, Natale, Santo Stefano ) per adempiere: “Infatti la validità dell’autocertificazione è fissata al 31 dicembre prossimo” afferma Del Boca. “Come Confartigianato e unitariamente come rete Imprese Italia abbiamo da sempre denunciato che non si deve mettere le imprese con le spalle al muro imponendo nuovi adempimenti a ridosso della scadenza degli stessi” denuncia Del Boca “le imprese sono ormai oberate dalla pressione fiscale e burocratica, ormai ben oltre la soglia reale del 60% del reddito delle imprese: nuovi adempimenti, peraltro di complicata se non impossibile adempimento, sono un danno per le imprese che lavorano e quindi per il nostro Paese”. Saggezza vorrebbe almeno la concessione di una proroga, considerato soprattutto che le sanzioni per mancato adempimento sono anche di natura penale; “Buon senso reclama invece meno burocrazia, meno fisco, meno tasse!: le imprese hanno il fiato corto, non ce la fanno letteralmente più. Questo politici e burocrati devono tenerlo ben presente!” afferma Del Boca.