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Fiera agricola di Oleggio, espositori in continua crescita

Bosio: “Provincia in prima linea su quote latte e valorizzazione dei prodotti locali nella ristorazione”
Massimo Bosio

Oleggio - La Fiera dell’Agricoltura di Oleggio, il primo maggio, è una delle manifestazioni di settore più importanti per il territorio Novarese, con espositori (quest’anno ben 230) e visitatori in continua crescita. In quest’occasione orticoltori, risicoltori, apicoltori, viticoltori, florovivaisti, produttori di carne e formaggi possono farsi conoscere e vendere direttamente i propri prodotti, così come avviene per i macchinari agricoli. Sono naturalmente presenti anche tutte le associazioni di categoria del settore. La Fiera sarà l’occasione da parte del consigliere della Provincia di Novara con delega all’Agricoltura, Massimo Bosio, per alcune riflessioni riguardo le produzioni locali e l’attività del Settore Agricoltura della Provincia di Novara, che sta attraversando una non semplice fase di transizione. Inoltre, una delle iniziative più significative intraprese dalla Provincia in questi ultimi mesi riguarda la valorizzazione dei prodotti locali all’interno della ristorazione, di cui si sta occupando il “Tavolo verde” che riunisce esponenti del mondo agricolo, commerciale e turistico.

ZOOTECNIA E PRODUZIONE DI LATTE

“All’interno della fiera – spiega Bosio – l’Associazione Allevatori Regionale del Piemonte organizza la Mostra Regionale bovini di razza Frisona Italiana, che gode di un contributo da parte dalla Provincia relativo alla promozione e alla valorizzazione delle razze bovine da latte e da carne. La consistenza degli allevamenti nel Novarese, alla data del 1 dicembre 2014, era di circa 9.000 vacche da latte per una produzione di circa 738.000 quintali destinato all’alimentazione umana (trasformazione e vendita diretta). La zona di Oleggio – prosegue Bosio - è caratterizzata dalla più alta concentrazione di allevamenti della provincia: la maggior parte del latte viene utilizzato per la produzione di Gorgonzola, in particolare negli stabilimenti Igor e Latteria Sociale di Cameri”. “Il settore del latte sta attraversando un periodo particolarmente critico – prosegue Bosio - dal primo di aprile è terminato il regime delle quote latte: la liberalizzazione delle produzioni preoccupa i produttori in quanto si teme la concorrenza di produttori europei che potrebbero entrare sul mercato italiano con prezzi più bassi rispetto a quelli  pagati ai produttori italiani, prezzi già molto vicini ai costi di produzione. In questo scenario diventa importante il valore aggiunto della trasformazione del latte in Gorgonzola, in quanto il latte deve provenire esclusivamente da allevamenti ubicati in Piemonte e Lombardia”. Oltre al lattiero-caseario la zona di Oleggio è caratterizzata anche dalla presenza di aziende orticole (biologiche e tradizionali) che vendono direttamente il loro prodotto sui mercati locali (filiera corta e prodotti a chilometro zero) e da aziende apistiche. Le coltivazioni (mais, frumento, orzo, prati) sono legate soprattutto alle aziende zootecniche.

IL PROBLEMA DEGLI INVESTIMENTI

“La mancata approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte 2014 – 2020 da parte della Commissione Europea costituisce un ostacolo significativo per gli agricoltori che desiderano fare degli investimenti o per i giovani che vorrebbero avviare una azienda agricole. Per questo è indispensabile promuovere anche altre fonti di incentivazione e intercettare nuove risorse”.

SETTORE AGRICOLTURA DELLA PROVINCIA

“Malgrado le incertezze, la notevole diminuzione di risorse e personale – spiega Bosio - Il Settore Agricoltura della Provincia di Novara supporta gli agricoltori nei diversi procedimenti con competenza e autorevolezza. A causa delle risorse non trasferite dalla Regione ha potuto aprire nel 2015 un solo bando per l’acquisto di attrezzature di trasformazione e conservazione dei prodotti apistici”.

VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI LOCALI NELLA RISORAZIONE

“La Provincia di Novara, in particolare attraverso il lavoro del ‘Tavolo verde’ – aggiunge il presidente della Provincia, Matteo Besozzi – si sta impegnando molto per la valorizzazione dei prodotti agricoli ed enogastronomici locali. Il nostro obiettivo - in collaborazione con la Camera di Commercio, le agenzie di promozione turistica, i Consorzi, le aree protette e ovviamente le associazioni di categoria agricole e del commercio - è quello di aumentare di molto l’attenzione per le produzioni locali all’interno del circuito della ristorazione e della distribuzione commerciale. Non tutte le azioni finora intraprese – aggiunge Besozzi – sono state sufficientemente incisive, anche per le resistenze della stessa ristorazione. E’ impensabile, solo per citare un esempio, che in molti ristoranti non compaiano nei menù vini novaresi; così come è auspicabile, soprattutto per le produzioni ortofrutticole più piccole, la creazione di marchi e di iniziative che le leghino ai nostri prodotti più conosciuti come il riso, per una promozione più corale delle produzioni agroalimentari del territorio”.